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CORRENDO ALL'OMBRA DEL COLOSSEO

Obiettivo da centrare sono i 15 mila partecipanti classificati. Aria di record all’Acea Run Rome The Marathon del 17 marzo 2024.

 

Ci siamo! Manca meno di un mese. Il mondo ci guarda. Due nuove pietre miliari segneranno la storia della Acea Run Rome The Marathon che domenica 17 marzo 2024 si prepara a fare un tris di record: confermarsi la maratona più partecipata d’Italia, così come è avvenuto anche nel 2023, fare il primato di partecipanti della manifestazione e dunque infine diventare la maratona più partecipata della storia in Italia.

L’altra grande conquista fatta dagli organizzatori è quella di rendere il percorso ancora più scorrevole smussando punti specifici per confermare le potenzialità di un tracciato che nell’ultima edizione si è rivelato tra i più veloci d’Italia.

 

LA PIU’ GRANDE – Gloriosa come non mai, la 29^ Acea Run Rome The Marathon ad oggi conta oltre 16mila iscritti, un dato incoraggiante e che fa sperare nel superamento del record di presenze risalente al 2014 quando all’arrivo si contarono ufficialmente 14.825 partecipanti classificati. Questo sarà il numero da battere il prossimo 17 marzo 2024, le probabilità di riuscirci sono alte grazie soprattutto agli atleti stranieri che hanno messo in cantiere da tempo la partecipazione alla Acea Run Rome The Marathon e senz’altro una visita turistica di una delle città più belle al mondo.

Sulla linea di partenza ci saranno anche i partecipanti della staffetta solidale Acea Run4Rome e Stracittadina Fun Run, in totale attesi 40mila cuori che batteranno al ritmo della grande emozione di questa grande maratona.

Per gli organizzatori (l’Ati formata da Infront Italy. Corriere dello Sport – Stadio e Italia Marathon Club) sarà dunque una grande esperienza sulla quale lavorare per aggiungere valore tecnico ed emozionalità alla già attesissima edizione del marzo 2025: la maratona a Roma festeggerà la 30^ edizione e potrebbe diventare un appuntamento irrinunciabile per i maratoneti di tutto il mondo perché è allo studio la possibilità che i runner attraversino di corsa il Colosseo. 

 

VELOCE - Nell’ultima edizione si è rivelata come il traguardo più veloce su suolo italiano per le prime due donne, la keniana Betty Chepkwony che migliorò il primato personale di ben 7 minuti vincendo in 2h23'01" e l'etiope Fozya Jemal Amid seconda in 2h25'08. Al maschile nel 2022 ci fu il primato del percorso con uno straordinario 2h06’48” del vincitore etiope Bekele Fikre Tefera.

Acea Run Rome The Marathon è anche l’occasione per aggiungere tra le emozioni della partecipazione quella di un nuovo primato personale, un obiettivo a cui gli organizzatori hanno prestato grandissima attenzione studiando i dettagli perché sia un’esperienza perfetta per ciascun runner.

 

IL PERCORSO – Cambia direzione la partenza che sarà molto più vicino al Colosseo rispetto all’anno passato, gli atleti di accederanno alle griglie di partenza da piazza Venezia e per chi userà la metropolitana per arrivare in zona la fermata sarà quella Piazza di Spagna o Barberini (Metro A - Rossa). Non si andrà più dai Fori Imperiali verso piazza Venezia, il tratto è interdetto a causa dei lavori che interessano la metropolitana.

Su tutto il tracciato saranno predisposti ben 16 punti ristoro e 12 punti di spugnaggio, un lavoro svolto dai circa 1500 volontari impegnati, grande nel numero e nella passione con cui svolge il compito di supportare i runner sul percorso.

Forti emozioni in partenza, gli atleti prenderanno il via guardando il Colosseo, riempiendosi gli occhi di tanta bellezza prima di affrontare i 42,195km. Allo start gli atleti andranno in direzione proprio di Piazza Colosseo e disegneranno per la prima volta il periplo del Colosseo per poi dirigersi verso la parte sud del tracciato e di Roma. Si rientra sul percorso tradizionale in direzione della maestosa Piramide Cestia, monumento funebre inglobato nelle Mura Aureliane, delle quali divenne un bastione. Una lunga cavalcata porta in via Valco di San Paolo, tra la Ostiense e via Marconi, in prossimità del km 7 che costituisce il punto più a sud del percorso.

Da qui si prosegue verso nord, in primis il passaggio nel quartiere Testaccio per vivere lo spirito della Roma vera e popolare, si susseguiranno il Lungotevere Aventino, dove Remo e Romolo vennero raccolti dalle acque del Fiume, il Lungotevere de’ Cenci, situato tra l'Isola Tiberina e il Campidoglio e il Lungotevere dei Tebaldi, tra i più belli che faranno compagnia ai runner fino a via della Conciliazione dove ammireranno frontalmente la basilica di San Pietro nella Città del Vaticano e in seguito il colonnato posto al km 16. Una dolce svolta a destra per trovarsi al cospetto di Castel Sant’Angelo ed il “er coridore” (in romanesco), il Passetto di Borgo, costruito per agevolare la fuga per i Papi sotto attacco. Con la bussola in direzione nord verso lo Stadio Olimpico e il Foro Italico, luoghi che hanno ospitato le Olimpiadi nel 1960. Un po’ di km veloci portano i maratoneti a transitare sul Lungotevere dell’Acqua Acetosa, punto più a nord della città interessato dalla maratona dove era anche situato il Villaggio Olimpico di Roma ’60. Il vecchio percorso avrebbe portato gli atleti ad ammirare la Moschea, posto all’incirca al km 28 dopo aver affrontato un falsopiano in salita, quest’anno eliminato.

 

Inizia da qui il rientro verso il sognato traguardo, prima tappa al km 35 con Piazza del Popolo e le Chiese gemelle, solo in apparenza in quanto presentano diverse disuguaglianze, di Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, volute da Papa Alessandro VII ma adibite a luogo di esecuzione di impiccagioni.

Da piazza del Popolo iniziano i 7 chilometri delle meraviglie, senz’altro i più affascinanti tra tutte le maratone del mondo, la Roma de “La  Dolce Vita”, quella che, come disse Goethe, si può comprendere solo vivendola. Si aprono agli occhi via del Corso, con la sua ricchezza di palazzi gentilizi e chiese, e via del Babuino, con la celebre fontana.

Si procede verso Piazza di Spagna, immortalata nel mito di “Vacanze Romane”, sulla scalinata della Trinità dei Monti si incontrarono, dopo una spensierata notte passata insieme, Gregory Peck e Audrey Hepburn. Famosissima la scalinata composta da 136 gradini, ai cui piedi si trova la fontana della Barcaccia che gli atleti sfioreranno correndo. A destra della scalinata, invece, la “Casina Rossa” che ha ospitato anche il poeta John Keats. Emozioni su emozioni, ed è già Piazza Navona con la Fontana dei Quattro Fiumi e la Chiesa di Sant’Agnese in Agone, da qui mancheranno tre chilometri da vivere con il groppo in gola: dopo aver costeggiato tutto il Circo Massimo e aver ammirato l’Arco di Costantino dove Abebe Bikila scrisse un capitolo nuovo per il continente africano, l’etiope fu il primo maratoneta africano a vincere una medaglia olimpica, con la sua corsa a piedi scalzi entrò nel mito.

Ultimo chilometro, l’arrivo è da brividi, lacrime e cuore in gola, manca appena il tempo necessario a compiere per la seconda volta il giro del Colosseo che saluta così il rientro dei maratoneti che vanno a conquistare un traguardo spettacolare sui Fori Imperiali con alle spalle il Colosseo che troneggerà anche in una foto ricordo unica al mondo.

 

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