Prima di Roma 2024...
c'è la Lazio
Quello che sta succedendo nella Capitale ha dell'incredibile. Si sottovaluta, da tutte le parti, quello che è un vero e proprio malessere sociale. Il Presidente del Coni, prima di pensare alla candidatura alle Olimpiadi che si terranno tra 8 anni, dovrebbe rendersi conto di quello che sta succedendo intorno alla più antica Società della Capitale. Un problema di rilevanza enorme, si gioca con i sentimenti di quasi 1 milione di persone. Mi rivolgo a lui, in quanto "proprietario" dell'impianto ed in quanto grande appassionato di calcio. E sono sicurissimo che i colori della sciarpa in questa caso non hanno valore. Domenica scorsa con l'Atalanta, allo stadio Olimpico, teatro degli accadimenti, ci saranno stati 2024 spettatori... arrabbiati, infreddoliti, stanchi... ma a casa davanti alle tv c'era un popolo in fermento che aspetta ANCHE da Malagò un segnale forte, deciso ed intransigente verso una situazione non più sopportabile. Questo distacco da una passione di una vita intera, diventa un pericoloso boomerang nei confronti del Progetto Olimpiadi. Nasce dal contrasto con la Società, ma soprattutto dall'essersi sentiti abbandonati dalle Istituzioni della propria città. Il caso barriere divisorie in curva è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, già stracolmo. Saranno anche le PayTV, il carovita, l'impianto di 50 anni ma se vogliamo le Olimpiadi nella Capitale, dobbiamo cominciare a capire le ragioni per le quali l'unico stadio di calcio che abbiamo è sempre vuoto. Perché come canterebbe Baglioni...LA VITA e' ADESSO, il SOGNO E' SEMPRE..