Un anno da incorniciare. Non svegliateci, è tutto vero! Il Tennis italiano sulla vetta del mondo.
Di nuovo. Malaga si tinge di Azzurro, come il campo in cemento della Martin Carpen Arena. L'Italia maschile si aggiudica per la terza volta il trofeo più ambito dalle nazioni tennistiche. Ma nel 2024, a dire il vero, tutto il Mondo si è colorato di Bianco Rosso e Verde. Un anno incredibile. Pieno di soddisfazioni e successi, che neanche nei desideri dei più ottimisti appassionati di Tennis si sarebbe potuto immaginare. Un bellissimo sogno ed una sicurezza. Ci vorrà tempo per trovare qualcuno che ci possa svegliare e farci tornare alla realtà. Vincere 2 Davis di seguito e ridiventare Campioni del Mondo, fino a qualche tempo fa, solo pensarlo, era una roba da ricovero coatto. Generazioni intere di tifosi cresciuti nei ricordi vintage da boomer del 1976, quando nella lontana Santiago del Cile, in una finale caratterizzata da aspre polemiche politiche, venne conquistata la prima ambita Insalatiera della nostra bellissima storia. Edizione del Torneo raccontata anche dalle telecamere di Netflix con la serie tv di grande successo "La Squadra". I nomi di Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli con la guida di Nicola Pietrangeli, divennero nel tempo una filastrocca da ripetere ad oltranza per un Paese intero. Perché mai la racchetta italiana aveva raggiunto un trionfo tale da portarci nell'olimpo di questo sport. Dopo, quasi 50 anni, i nostri ragazzi hanno conquistato addirittura il "Back to Back", mutuando il basket americano, la vittoria 2 anni di seguito. L'Andalusia ha celebrato lo strapotere da numero Uno ATP di Jannik Sinner, la rinascita di Matteo Berrettini, la classe di Lorenzo Musetti, la signorilità di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, un Team composto da giocatori che con grande carattere e sportività, per la ragion di Stato, hanno saputo capire e rispettare le scelte del proprio allenatore, pardon condottiero, Filippo Volandri. È raro veder"da parte dei giocatori, gestire ed accettare le dure decisioni di un Coach con tanto rispetto e serenità ed è altrettanto bello vedere che la ricerca della vittoria per la propria bandiera è molto più importante dell'interesse del singolo. E mutuando un vecchio detto. Per questa volta, Atene ride e Sparta non piange... Perché la settimana prima anche le ragazze di Tathiana Garbin hanno alzato al cielo spagnolo, la Coppa più ambita, la Davis Femminile, che da qualche anno, in onore della più iconica giocatrice della storia, si chiama Billy Jean King Cup. Un torneo vincente grazie allo stato di grazia di Jasmine Paolini, l'esperienza di Sara Errani, la determinazione di Elisabetta Cociarietto ed una panchina di altissimo livello con Lucia Bronzetti e Martina Trevisani, che con un fine settimana da urlo hanno scritto nell'albo d'oro della prestigiosa manifestazione il nome Italia per la Quinta volta. Un dolce epilogo in salsa latina, che ha coronato un anno solare incredibile. Le vittorie del nostro campione altoatesino, in vetta alla classifica ufficiale, degli Australian Open, di Flushing Meadows a New York, della 6 Kings Slam a Riad in Arabia Saudita, delle Nitto Finals di Torino e tutto, di pari passi, con le medaglie d'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 della coppia Serrani/Paolini e quella di bronzo di Lorenzo Musetti. Ciliegina sulla torta, il doppio vincente nella Grande Mela di Bolelli/Vavassori. E poi un'altra bellissima notizia, dal 18 Novembre 2025, per tre anni consecutivi, le Finals Davis di Malaga si terranno a Bologna, questo a dimostrazione che il nostro movimento, al momento, è al centro di tutto il fenomeno tennistico. Quindi, ora, non ci resta che aspettare un 2025 memorabile con testa e cuore agli Internazionali di Roma. Fusse che fusse la vorta 'bbona...