Viaggi

Road To Australia….una incredibile esperienza down-under

E’ quel tipo di viaggio che non puoi fare una sola volta, perchè ti rimane dentro e ti strega per tutta la vita

di Fabio Zinanni

Era un venerdì di ottobre. Erano le 19.00. Ero in aeroporto a Fiumicino. Ero eccitato solo all’idea che stavo per affrontare uno dei viaggi più impegnativi e significativi e lunghi e emozionanti di tutta la mia vita. Ero in procinto di partire per l’Australia. Ero in procinto di volare con una grande compagnia quale Etihad Airways. Ero in procinto di affrontare il viaggio che alcuni dei miei parenti sostennero oltre cinquant’anni fa, ma con la nave. Altri tempi. Altri sentimenti. Altre aspettative. Ma gli stessi luoghi. Il sentimento che mi pervade é quello del bambino, quello che ti fa stare bene, che ti fa partire l’adrenalina, che ti fa battere forte il cuore, che ti dice che stai per volare down-under, che stai andando in un altro mondo.
Quello che vi sto per raccontare non é una guida, non é un vademecum, ma é un’esperienza che cercherò di trasmettervi perché l’Australia é così: un’esperienza da vivere a 360° e col cuore in gola. Vi darò alcuni consigli fuori dai normali schemi che vi permetteranno di vivere da Aussie.
Il volo parte in perfetto orario e dopo circa 6 ore atterro ad Abu Dhabi. Le mille e una notte, una favola di aeroporto dove trovi tutto. Il personale di bordo é stato fantastico, sempre attento a ciò che mi sarebbe potuto servire durate il volo, il personale aeroportuale altrettanto cordiale. Come iniziare meglio di così un viaggio? Un paio di ore gironzolando tra gli sfavillanti negozi emiratini e si riparte alla volta di Sydney, dove atterro dopo circa quattordici ore di volo. A bordo c’é tutto: cosa ti serve? C’é. Esiste. Basta chiedere e sei accontentato. Non so quanti film (di prima visione!) ho visto durante il tragitto, non so quante volte siano passati a portarmi da mangiare, non so quante volte mi abbiano chiesto se volevo qualcosa da bere. So soltanto che, dal monitor del mio sedile, impostata la rotta di bordo,  dopo circa 9 ore, si intravede la prima città Australiana che é Darwin e pensi: “dai che siamo arrivati, manca poco”. Ecco. Non é così. Ci vogliono almeno altre 5 ore per atterrare a Sydney. Tutto questo per darvi l’idea di quanto sia vasta l’Australia. Di quanto sia importante pianificare il viaggio con largo anticipo per gli spostamenti (non nei minimi particolari perché é quasi impossibile) ma in maniera molto accorta sì, perché altrimenti ti ritrovi a dover affrontare dei viaggi lunghissimi con tempi –magari- brevi. E non ce la fai.
Atterriamo a Sydney alle 6 di mattina. Dimenticavo di dirvi che non sono solo in questo viaggio, ma sto in famiglia, con moglie e figli ad accompagnarmi. Arriviamo alla dogana e, dopo aver visto centinaia di puntate di “airport security” in Italia, non vi nascondo di aver provato un brivido quando l’addetta allo smistamento delle persone, mi fa prendere una fila diversa e mi incanala dove c’é il cartello di Channel 7, la TV che filma la serie. Mi prendono i bagagli, mi fanno una serie di domande (tra cui se portavo con me cibo) e poi mi controllano da capo a fondo. Ricordatevi di denunciare sempre, e dico sempre, tutto quello che potrebbe darvi noia di fronte ad un ufficiale di dogana. Non scherzano mica, e se trovano qualcosa che non va, vi rispediscono subito indietro. Contenti di non aver trovato alcuna anomalia, mi lasciano andare e mi augurano un “buon soggiorno”, in un italiano masticato anglosassone che gli spalanca la bocca mostrando il classico sorrisone australiano che, alle 6 di mattina, ti fa partire bene la giornata.
Usciamo dall’edificio aeroportuale e mi assale il sentimento del ricordo. Mi sembra di essere stato qui un mese fa. Mi sembra di essere a casa. Mi sembra di aver sempre abitato lì. Aria frizzantina e la luce del sole già forte e i colori brillanti e le persone educatamente in fila e le auto educatamente sornione e tutto mi piace. Ma non avevo dubbi. Prendiamo uno shuttle bus che ci porta all’abitazione che abbiamo voluto affittare a Kissingpoint Road, un po’ fuori Sydney ma estremamente funzionale alle nostre esigenze.

Sydney: La nostra prima tappa é il quartiere di “The Rocks” dove l'antica storia narra di detenuti che arrivarono a Sydney e che rivive un insieme di strade acciottolate e vicoli ciechi a cinque minuti da Circular Quay. Qualche consiglio... Lasciate la baia ed esplorate le case e i cottage di pietra arenaria ed alcuni dei più antichi pub di Sydney. Ci sono musei e gallerie, vivaci mercati del fine settimana e hotel con vista sulla baia, questo quartiere storico è semplicemente fantastico. Da lì prendiamo poi la passeggiata che ci porta alla Opera House. Imponente costruzione eretta negli anni ’70 ed oggi riconosciuta Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO e sponsorizzata in parte anche da Etihad Airways. Dentro é un grande centro per concerti, fuori é un luogo di aggregazione, un posto che almeno una volta nella vita dovresti visitare. Continuando la nostra passeggiata dietro l’Opera House, ci si immerge nel giardino botanico che é semplicemente incantevole. Il prato é un manto erboso che sembra un dipinto di Monet per quanto é bello e le varietà e specie di arbusti sono una miriade, gli insetti pullulano ma anche loro sono educati e sornioni (basta non infastidirli). A poche centinaia di metri si trova Darling Harbour che è una delle tante baie di Port Jackson un'insenatura sulla quale si affaccia la città di Sydney. Questo magico posto pulsa di attività notte e giorno ed é diventato una delle maggiori aree di negozi, ristoranti e attività di svago che attirano grandi folle. Due passi più in là si trovano diverse strutture tra le quali il museo marittimo, il Sydney Aquarium, il Sidney Wildlife museum, l'Imax Theater e diverse imbarcazioni visitabili, fra le quali anche alcuni sottomarini. É un’area in completo movimento, dove lo sviluppo la fa’ da padrone. Un consiglio: in questi posti troverete una miriade di ristorantini, vedrete che saranno sempre tutti molto affollati e frequentati, ma se posso dirvi la mia... andate ancora un po’ più avanti e fermatevi a mangiare la famosa “Aussie Meat Pie” dal famosissimo chiosco di Harry's Cafe de Wheels, a Wollomollo.
Sydney é piena di cose da fare specialmente in estate (ricordate che qui le stagioni sono inverse rispetto a noi) a partire dalla famosissima spiaggia di Bondi Beach alla meno nota ai turisti ma bellissima Coogee, o alla spiaggia di Manly (a nord della città). Insomma a Sydney non ci si può annoiare. Vogliamo parlare di tutti i mercatini che trovi in tutta la città? O del celeberrimo Fish Market, dove a presenza della flotta peschereccia attraccata proprio accanto al mercato garantisce una vasta gamma dei migliori e più freschi prodotti a portata di mano.

Da non perdere: una gita alle Blue Mountains (dove l’atmosfera é di colore bluastro grazie all’olio sprigionato dalle innumerevoli piante di eucalipto) dove avrete la fortuna di affacciarvi su delle gole maestose. Un caffè o un pranzo a “Core de Roma” a North Strathfield, se avete nostalgia della cucina Italiana (quella vera); l’osservatorio astronomico, dove vi faranno effettuare una visita guidata con la possibilità di vedere le “macchie solari” con un telescopio incredibile e terminerete con la scoperta di una nuova galassia nel piccolo planetarium al piano inferiore dell’edificio. Se non soffrite di vertigini da non perdere assolutamente una visita alla Sydney Tower, nel cuore del CBD (Central Business District), dai suoi 309m di altezza potrete dominare la sconfinatezza di questa terra.  Inoltre Jervis Bay, a circa due ore e mezza da Sydney, si distingue per le sue distese di sabbia finissima simile al borotalco. Hyams Beach, una delle sue spiagge, viene molto spesso nominata per essere la più bianca e la più pulita dell’intero nostro pianeta. Questa stupenda spiaggia, infatti, detiene il record ufficiale all’interno del Guinness World Records della spiaggia più bianca del mondo!

Canberra: Insomma, i nostri 4 giorni a Sydney sono stati molto intensi che sono volati via come un respiro d’aria. Ci affittiamo una bella auto cabrio e partiamo alla volta di Melbourne, passando per Canberra, la capitale, dove ci attende una città gradevole, ampia, sfacciatamente squadrata e circolare allo stesso tempo. Dove tutto é silenzioso e funzionale. Dove i centri commerciali la domenica sono chiusi. Diventa la capitale dell’Australia nel 1908, dopo che la battaglia tra Sydney e Melbourne viene decisa a tavolino per evitare quella rivalità che avrebbero fatto perdere tutti. Spendiamo lì una notte in un motel proprio all’entrata della comunità. La città sembra una grande EUR (il famoso quartiere romano) ma molto, molto più grande. Da vedere assolutamente il Parlamento e, se siete fortunati e capitate al momento giusto, la grande esposizione al giardino botanico. Non potrete non vedere un immenso lago artificiale, che è il punto focale di Canberra, che è circondato da molte attrazioni nazionali. Imparate a conoscere la storia di capitale presso la National Capital Exhibition, ascoltate le 55 campanelle di bronzo che squillano sul National Carillon a Aspen Island e visitate il War Memorial. Dimenticavo quasi... la notte la città si popola dei suoi abitanti più famosi: i canguri. Escono dalle verdi vallate per andare a riscaldare i loro lunghi piedi sull’asfalto. Un incontro che può essere tanto affascinante ma altrettanto preoccupante.

Melbourne: Ci rimettiamo in macchina e partiamo alla volta di Melbourne: oltre 650km da percorrere con molta calma perché qui, ricordo, i limiti arrivano al massimo a 110km/h e non tentate di oltrepassarli perché i controlli sono sempre dietro l’angolo. Il panorama che si può ammirare fuori dal finestrino è un continuo alternarsi di farm (fattorie) per lo più di allevamenti di animali e distese di praterie brulle, poche case e pochi villaggi. La strada per Melbourne è praticamente sempre dritta, senza mai nemmeno una salita o una discesa. Le uniche fermate che facciamo sono Holbrook e Albury. Dopo tante ore di viaggio, alla fine c’è l’abbiamo fatta e siamo arrivati a Melbourne. La città più vivibile al mondo. La città che nelle classifiche di ogni anno risulta essere la migliore. E subito ci da’ dimostrazione di quanto sia vero. Arriviamo in una casa prenotata su un noto portale ed il proprietario ci accoglie come se avesse ritrovato i figli dopo anni. Talmente emozionante che sia a me che a mia moglie ci cade una lacrima, senza apparente motivo. Distrutti dal viaggio ma contenti di questa nuova tappa, mangiamo un boccone e subito a nanna, pronti per una nuova giornata da spendere nella città dalle “quattro stagioni”. E si, propio così. Arriviamo dai 36 gradi di Sydney, passando per i 27 di Canberra, ai 14 di Melbourne. Sembra uno scherzo, ma già alle 12 la colonnina di mercurio certificava i 34 gradi. Alle 15 inizia a piovigginare ed infine la sera fa di nuovo freddo con un vento che sembra di essere in inverno. Ma non siamo spaventati, anzi. Attrezzati di tutto punto iniziamo a scoprire questa bellissima città dove, ancora oggi, transita un vecchio tram importato dall’Italia degli anni ’30. E siamo a Flinders Street Station, la stazione più affollata d’Australia dove ogni giorno passano oltre 110.000 pendolari. Il centro della città è caratterizzato da strade acciottolate che sono divenute il centro nevralgico di bar, caffè e singolari boutique. Partendo dalla stazione di Flinders Street, avanziamo per Degraves Street ed esploriamo le bellissime gallerie cittadine e gli esempi di street art a ogni angolo, comprese le opere del rinomato artista di strada inglese Bansky. Ogni angolo una scoperta. Melbourne è nota per i suoi mercati che vendono ogni possibile prodotto locale da opere d’arte, artigianato e moda vintage. Non mancare il trambusto del  Queen Victoria Markets, il più grande mercato all’aperto del Sud. Nel weekend, puoi scovare pezzi realizzati a mano da designer australiani emergenti al Rose St. Artists’ Market di Fitzroy, a poca distanza in autobus dal centro. Insomma, un turbinio di attrazioni, colori, gente che vuole vivere la vita, una generazione di giovani che cerca in Melbourne la propria possibilità, la chance di fare qualcosa di importante.

Le cose da non perdere assolutamente: nei dintorni sono: la visita alla Yarra Valley (che è una regione ad un centinaio di km da Melbourne ed a ridosso dell'Oceano Pacifico) che si estende per 2.500 km2, attraversando colline e vallate ove sono presenti oltre 30 cantine vinicole famose in tutta l'Australia. Non dimenticate che Melbourne é la capitale Australiana dello sport, dove potrete assistere alla famosissima “Melbourne Cup, the race that stopped a nation.'™  infatti durante questa manifestazione, tutta l’Australia si ferma a celebrarne l’attività. A pochi chilometri di distanza il circuito di Formula 1 e MotoGp, sull’isola di Philip Island. Se doveste invertire l’itinerario e andare a Sydney, non potete assolutamente dimenticare la visita a “i sette Apostoli” che si effettua percorrendo la Great Ocean Road. E poi... Scoprire il lungomare di St Kilda dall'atmosfera bohémien, fermarsi ad ascoltare musica dal vivo e mangiare fish'n'chips sulla spiaggia...

Adelaide: Anche qui il tempo é tiranno e volano via questi magnifici giorni. Prima di ripartire alla volta di Adelaide, ci fermiamo a visitare Federation Square (soprannominata "Fed Square") è il centro civico e lo spazio pubblico principale e sorge nel cuore di Melbourne, vicino alla Flinders Street Station, alla Cattedrale di St. Paul e al fiume Yarra. Un ultimo fish’n’chips e via, verso la capitale del Sud Australia. Adelaide è nota come una delle città con i migliori festival del mondo: molte delle principali manifestazioni nazionali si tengono tra febbraio e marzo, e per questo rimaniamo un po’ a bocca asciutta visto che siamo ad Ottobre. Ma ormai abbiamo imparato che in Australia, in una giornata in cui sembra che non ci sia nulla da fare, esce fuori quell’attività che ti farà trascorrere delle ore piacevolissime.  Ed ecco che dal cilindro magico di questa terra bellissima esce una incredibile e sensazionale gita in mongolfiera che attraversa la Barossa Valley che è una delle regioni vinicole più grandi al mondo, con oltre 150 aziende vinicole e 80 cantine. I miei figli sono impazziti, una incantevole escursione all’alba che ti fa vedere le varie sfumature di colore mentre il sole sorge. Ho i brividi ancora oggi che lo scrivo. Ci fermiamo a pranzo in un’azienda viticola dove ci servono i prodotti locali che sono superbi. Il vino eccezionale ed i formaggi incantevoli. Sembra di essere in un film. Nel pomeriggio torniamo in centro (che dista un 35-40 minuti di auto) e ci spostiamo sulla spiaggia di Glenelg in circa 20 minuti. Prendiamo il caratteristico Glenelg Tram per raggiungere la costa e si arriva a due passi dalla cattedrale, dal mercato centrale con accanto la Little China Town, con i caratteristici negozietti e ristoranti tipici cinesi, e a poca distanza dal centro della zona principale dello shopping. Spendiamo il resto del pomeriggio lì, sorseggiando la famosissima birra di Bundaberg in attesa di assaporare il tramonto sulla spiaggia. Il giorno seguente, con shorts e t-shirt, ci dirigiamo verso il Botanic Garden: un angolo di pace e di tranquillità in mezzo alla città. Piante esotiche e museo del vino completano quella che secondo me è l'attrazione più bella di Adelaide. Da non perdere per nessun motivo l’escursione a Kangaroo Island. Siamo partiti in aereo (ma si può fare anche in traghetto) e verso Seal Bay Conservation Park dove leoni marini australiani prendono il sole e si divertono su una spiaggia stupenda. Abbiamo incontrato uno dei ranger del parco nazionale per iniziare una passeggiata guidata sulla spiaggia e vedere da vicino la colonia di leoni marini. Durante la sosta a Hanson Bay Wildlife Sanctuary abbiamo visto i koala arrampicati sugli alberi di eucalipto, gli echidna, i canguri e i wallaby mentre vagavano liberi nella grande riserva e su una lunghissima spiaggia bianca col contrasto del mare che spiegava i suoi colori dal bianco al blu cobalto passando per il cristallo e l’azzurro intenso. Torniamo in hotel e, ancora non paghi, ci dirigiamo tra le vie del centro fino ad imbatterci in alcune strane statue a forma di maialini. Questi maialini (in bronzo) si trovano lungo Rundle Mall. Carini soprattutto per i bambini che si divertono a fare le foto più strane, per un ricordo insolito. Merita una visita la Waterfall Gully: personalmente non ci siamo stati perché era una giornata col tempo avverso, ma alcuni amici mi hanno raccontato che è un lungo percorso che arriva fino alla cima del monte Lofty passando per le cascate. I vari scorci sono davvero belli ma bisogna essere allenati per arrivare sino in cima poiché il percorso è lungo ed in salita.

Perth: Lasciamo ormai Adelaide sazi dei profumi e delle sensazioni che ci ha regalato, ma stavolta in volo. Come vi ho scritto all’inizio del racconto, l’Australia é enorme. Partiamo dall’aeroporto alle 10 di mattina ed impieghiamo quasi quattro ore per arrivare a Perth dove ci aspetta un clima completamente diverso, un paesaggio surreale, una cittadinanza al limite della fratellanza. L'unica capitale australiana sull'Oceano Indiano, dove abbonda l'ispirazione, dove scoprire bar all'ultima moda, spiagge assolate, il verde dei fantastici parchi e scintillanti grattacieli, eccentrici quartieri e una splendida architettura coloniale. Nel pomeriggio, dopo qualche ora di meritato riposo, ci addentriamo lungo Oxford Street, dove troviamo oggetti vintage e di antiquariato che non possiamo non comprare. A trenta minuti dal centro di Perth, raggiungiamo il porto di Fremantle con tutte le sue particolarità: i resti coloniali come la Fremantle Prison, l'Arts Centre e la Old Courthouse; la storia della navigazione nel fantastico Maritime Museum e nelle Shipwreck Galleries, dove sono riuscito a gustare solo otto delle 43 birre alla spina... Trascorriamo una serata incantevole, ammirando il sole che si immerge nelle acque cristalline dell’Oceano Indiano. L’indomani mattina partiamo alla volta di un tour di un giorno su un fuoristrada, nel Deserto dei pinnacoli. Questa volta però ci affidiamo ad un tour operator locale. Dopo il prelievo alle 8 in punto da parte della guida-autista, ci dirigiamo verso Cervantes, la cittadina dei pescatori di aragoste: c’é una fabbrica che ha un passaggio sopraelevato e sul quale puoi fermarti a vedere dall'alto 20 tonnellate di aragoste vive! Successivamente ci siamo diretti verso il Nambung National Park che ospita il famoso Deserto dei pinnacoli. Abbiamo fatto una passeggiata attraverso questo misterioso deserto e tra i famosi pinnacoli, formazioni rocciose uniche che si pensa siano state create milioni di anni fa, quando le conchiglie si frantumarono formando la sabbia, successivamente plasmata dall'acqua e dal vento. Durante il viaggio di ritorno a Perth ci siamo fermati nella piccola città di Lancelin, dove abbiamo provato il brivido dell'avventura su un fuoristrada lanciato sulle enormi dune di sabbia bianca, le più grandi del Western Australia. Stremati dall’intensa giornata e dopo aver mangiato un ottimo primo alla matriciana (sí, perché dopo tre settimane di astinenza, un po’ di pasta non guasta mai), ce ne torniamo al nostro bel hotel.  La mattina dopo, gambe in spalla, sacco pronto, borraccia piena e via di slancio a visitare la Cattedrale dell'Immacolata Concezione, unica nel suo genere: chiesa cattolica Romana che iniziata nel febbraio del 1863, terminata ufficialmente due anni dopo, ma che solo negli anni tra il 1990 ed il 2000 vede completamente portata a termine la propria opera costruttiva. Nel pomeriggio ci siamo avventurati nei giardini botanici di Kings Park, dove abbiamo fatto una passeggiata tra le cime degli alberi sulla Tree Top Walkway. Successivamente abbiamo proseguito verso Cottesloe Beach, la spiaggia più famosa di Perth. Un chilometro e mezzo di sabbia dorata che si estende da Mudurup Rocks fino alle rocce meridionali di Swanbourne Beach. È una delle spiagge preferite dagli abitanti del posto per nuotare, fare snorkeling, surf e ammirare il sole mentre tramonta sull'Oceano Indiano. Nel 2009, Lonely Planet ha nominato Cottesloe Beach la seconda miglior spiaggia al mondo per famiglie. Il giorno prima di partire abbiamo voluto regalare ai nostri figli una delle esperienze più inimmaginabili del mondo: nuotare con i delfini nelle baie protette e vicino alle isole a Rockingham, a soli 40 minuti di strada da Perth. Parlando col capitano, mi spiegava che nel corso di 20 anni hanno fatto amicizia con oltre 200 delfini locali e questa familiarità consente di realizzare un'incredibile interazione con queste sorprendenti e intelligenti creature. Un esperimento che non si può spiegare se non lo si fa.

Darwin: E siccome l’Australia é grande, ma veramente grande, saltiamo sul primo volo disponibile per Darwin. Altre quasi 4 ore di volo e atterriamo nella città di Mr. Coccodrille Dundee. Si narra che la trilogia del famosissimo film sia stata ambientata proprio da queste parti, dove i coccodrilli camminano indisturbati. È considerata la porta di accesso al grande Parco Nazionale Kakadu e ha una zona costiera conosciuta per le diverse spiagge e gli spazi verdi, come il Bicentennial Park. Abbiamo deciso di fermarci due giorni perché sono sempre stato attratto dalla cultura aborigena e qui se ne trovano non solo evidenti tracce, ma tangibili e fruibili ancora oggi. Il popolo Australiano é molto attento alle proprie origini e ha una speciale considerazione per chi ha da sempre abitato questi luoghi magici. Abbiamo impiegato le nostre poche ore a disposizione col birdwatching tra le mangrovie, nel bel mezzo di una foresta monsonica, ammirando promontori rocciosi, la vegetazione della savana e camminando per 2 km tra mangrovie e lungo una passerella fino alle pianure fangose. Quale miglior itinerario per sentirsi come Paul Hogan?  La serata é poi trascorsa tranquilla a Mindil Beach, sulla costa del Mare degli Arafura per ammirare lo spettacolo del tramonto, girovagando tra i banchetti e godendoci le esibizioni di alcuni artisti di strada.

Brisbane: Altre quattro ore di volo e ci fermiamo stavolta in Gold Coast, precisamente a Brisbane. La sensazione é quella di essere in una piccola Sydney, in miniatura. Manca solo il mare, ma hanno ricreato una carinissima spiaggia sulle anse del fiume che taglia in due a città. Qui ci fermiamo per alcuni giorni e la utilizziamo come base per effettuare alcune delle escursioni che ho sempre sognato, fin da bambino. Iniziamo col dire che mondo ci sono le normali isole e poi ci sono le 74 isole di Whitsunday, le uniche a essere situate nel bel bezzo della più grande barriera corallina al mondo! La maggior parte di queste isole sono disabitate, veri paradisi terrestri da visitare in barca a vela godendo dello spettacolo incontaminato che possono offrire, mentre 8 di loro (Hamilton Island, One & Only Hayman Island, Daydream Island, Long Island, Paradise Bay, Lindeman Island, Brampton Island e South Molle) presentano un’offerta diversificata capace di accontentare qualsiasi tipologia di turista. Escursione che facciamo in giornata con l’aereo, partiamo dall’aeroporto di Brisbane per raggiungere Hamilton e dopo circa 1hr ½ di volo siamo già lì. Whitehaven Beach è sicuramente una spiaggia che non potete perdere se vi recate in questo Paradiso Terrestre! La più grande delle isole Whitsunday presenta, infatti, sette chilometri di pura sabbia silicea che vi entusiasmeranno a dir poco. Non appena metterete i piedi su quest’isola capirete subito perché risulta essere la spiaggia più fotografata dell’Australia!
Non in tutti gli stati d’Australia é possibile prendere in braccio un Koala e il solo pensare ‘sta cosa già mi mette di buon umore. C’é uno zoo fuori Brisbane, a circa 12 km (con la linea 445 da Adelaide street si arriva in circa 35/40 minuti) che si chiama Lone Pine Koala Sanctuary. Un vero paradiso dove poter vedere da vicinissimo animali quali koala, canguri, dingo, il diavolo della Tasmania e tanti altri che non vedrete mai in vita vostra! Vale assolutamente la pena di spenderci una giornata. Per attraversare la città e visitarla in lungo e largo, saltiamo a bordo del CityCat ferry: un incrocio tra un catamarano, un traghetto e un aliscafo che ti ferma da una sponda all’altra del fiume Brisbane (non hanno troppa fantasia nei nomi...) che ti permette di muoverti con grande facilità e rapidità ovunque. E poi sulle sponde del fiume ci sono barbecue ovunque, gratuiti, fatti appositamente per far godere i propri cittadini -e non solo- della città stessa.  

Ayers Rock, meglio conosciuta come Uluru: Ancora una volta il tempo non é dalla nostra parte. Ripartiamo alla volta di Cairns dove spendiamo una notte in transito per poi proseguire verso Ayers Rock, meglio conosciuta come Uluru. Tre parole su Cairns le voglio dire: caldo, umido, da tornarci. Queste sono le sensazioni che abbiamo avuto atterrando in questa città che non posso catalogare, ma nella quale tornerò sicuramente.
La mattina partiamo all’alba perché ci aspettano circa 3 ore di volo. Ayers Rock è il più imponente massiccio roccioso dell'outback australiano. Circondato dalla superficie completamente piana del bush, Uluru è visibile da decine di chilometri di distanza per la sua intensa colorazione rossa, che muta in maniera spettacolare (dall'ocra, all'oro, al bronzo, al viola) in base all'ora del giorno e della stagione; caratteristiche che ne fanno una delle icone dell'Australia. La superficie, che da lontano appare quasi completamente liscia, rivela avvicinandosi molte sorgenti, pozze, caverne, peculiari fenomeni erosivi e antichi dipinti. Dormiamo in un lodge senza eguali. Ho imparato cosa significhi il silenzio, la sconfinatezza, la grandezza. Tutti concetti astratti che solo andando in questa località magica potrai scoprirne il vero significato. Il giorno dopo, a malincuore, ripartiamo per Sydney, lasciandoci alle spalle un bagaglio emotivo e culturale che fino ad oggi non avevo mai acquisito.
Una domanda ve la sarete posta: volete sapere cosa abbiamo mangiato durante queste settimane? Beh, in Australia si mangia benissimo, si beve altrettanto bene e ci si immedesima in loro e quindi si mangiano: Pavlova (dolce estivo di origine Australiana ispirato alla ballerina russa Anna Pavlova. La base della torta è costituita da una meringa coperta di panna montata e decorata con frutta fresca, come frutti di bosco, fragole o kiwi), i TIM TAM (Due strati di cioccolatosi biscotti al malto, ripieni di cioccolato e ricoperti di cioccolato. La cosa fantastica di questi biscotti? Possono essere usati come cannuccia morsicandone le estremità opposte: il biscotto interno si ammorbidisce, ma la copertura di cioccolato tiene in piedi tutto l’ambaradan evitando che si spappoli, questa operazione in gergo si chiama Tim Tam Slam), la VEGEMITE (è una crema salata fatta di estratto di lievito di birra, amatissima dagli Australiani, che la spalmano su toast, pane, crackers, biscotti o che usano per farcire dolci. Fondamentalmente è immangiabile per chiunque non sia australiano ma occhio a farlo sapere in giro, la Vegemite è il loro grande orgoglio, guai a farne uso improprio o criticarla).
É fine ottobre, siamo nel pieno dell’estate Australiana. Gli abitanti di Sydney camminano scalzi per la città. Il caldo si fa sentire. La stanchezza anche. É arrivato il giorno di ripartire e tornare in Italia. E per fortuna che anche al rientro abbiamo optato per  Etihad Airways. Saliamo a bordo di un A380, quello a due piani per capirci, quello che é ormai il “king of the skies”, quello che le perturbazioni gli scivolano addosso. Quattordici ore di volo alla stra-grande perché ci hanno regalato l’opportunità di viaggiare in Business Class. Ed é tutto un altro viaggiare, specialmente quando si fanno viaggi così lunghi. Arriviamo ad Abu Dhabi con una precisione svizzera che quasi ci dispiace scendere. Anche stavolta un paio d’ore di attesa e si riparte alla volta di Roma, la nostra destinazione di arrivo.
Di questo fantastico viaggio porterò sempre con me il ricordo di una terra sconfinata, maestosa, imperiosa, misteriosa ed affascinante, con l’affabilità dei suoi abitanti, la multi-etnicità e la convivenza di una miriade di razze diverse e la consapevolezza che un giorno ci tornerò. Magari a viverci, perché no.