I 15 piatti italiani più famosi nel mondo
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I piatti della cucina italiana sono famosi in tutto il mondo e così le loro tante declinazioni nelle ricette regionali; chiunque si metta a pensare alla buona cucina, pensa inevitabilmente a quella dello stivale, che rientra a pieno titolo nel glossario della cultura nazionale.
Ogni regione ha prodotto e conservato nel tempo le proprie specialità, i piatti più noti sono quelli della tradizione, certamente gustosi, apprezzati e divenuti simbolo dell'italianità nel mondo. Dagli ingredienti semplici della dieta mediterranea si arriva a creazioni culinarie che hanno cambiato la storia: spaghetti al pomodoro, pizza, l'immancabile caffè a fine pasto e il prelibato gelato.
E ormai in giro per il mondo, è possibile trovare ristoranti che portano da sempre un pezzetto di Italia da assaporare ovunque ci si trovi.
Ecco i 15 piatti italiani più gettonati all’estero.
PASTA
E' l'alimento cardine della dieta mediterranea, e il simbolo della cucina italiana nel mondo. Molto probabilmente la sua origine risale alla Sicilia durante la dominazione araba, e dall'isola ben presto la pasta divenne piatto tipico di tutta l'Italia. Il suo ingrediente principale è l'amido, che contiene proprietà energetiche molto elevate, e si ottiene dalla lavorazione della semola di grano duro, che viene impastata con acqua purissima. Successivamente l'impasto viene lavorato conferendogli una forma determinata, abbiamo quindi un'infinita varietà di tipi di pasta, dagli spaghetti, alle penne, dai rigatoni alle farfalle. Liscia o rigata, la pasta è fondamentalmente un alimento semplice, ideale per essere condito a proprio piacimento. Per quanto riguarda le ricette a base di pasta più note, sono la Carbonara,gli Spaghetti al pomodoro e gli Spaghetti al ragù.
PIZZA
E' l'alimento tradizionale italiano più conosciuto al mondo. La sua origine è incerta, ma probabilmente ha come sede principale il Regno di Napoli. La sua variante simbolo è la pizza margherita, così chiamata in quanto preparata dal pizzaiolo Raffaele Esposito per la regina Margherita di Savoia, nel 1889. I reali, infatti, avevano saputo della circolazione di questo alimento molto gradito, ed il piazzaiolo Esposito realizzò la pizza margherita partendo proprio dal tricolore, ecco quindi un impasto a base di farina, acqua e lievito, condito con il verde del basilico, il bianco della mozzarella e il rosso del pomodoro, il tutto cucinato rigorosamente in forno a legna. Nelle pizzerie in giro per il mondo è possibile trovare pizze condite in mille modi diversi.
LASAGNE
Sono un piatto di origina antichissima. Pare che già gli antichi Romani parlassero di un strato sottile a base di farina di grano, farcita poi con carne. Anche durante il Medioevo, e in più regioni d'Italia, ci sono tracce scritte che si riferiscono a quello che, nel corso del '600, divenne ufficialmente un piatto definitivo, esattamente in Emilia. Tuttavia, l'uso della salsa di pomodoro è da addurre ai napoletani, dunque ancora oggi persiste una sorta di lotta circa l'origine della ricetta tra le due regioni, ma qualunque sia la verità oggi un bel piatto di lasagne è fatto da sfoglie sottili di pasta all'uovo, ragù, formaggio grattugiato e besciamella.
RISOTTO
E' un piatto tipico delle regioni del nord Italia, in particolare del Veneto e della Lombardia. La sua storia è incerta, ma sicuramente risale all'importazione del riso dall'Oriente, che diede l'idea, nel corso del tempo, di iniziare le coltivazioni di riso anche in Italia, soprattutto nei dintorni di Milano. Se in origine il riso veniva consumato in vari modi, addirittura come medicinale, oggi il piatto viene eseguito in modo che l'amido in fase di cottura lega i chicchi di riso, conferendogli quell'aspetto e quella consistenza cremosa, tipica del risotto. Tra le varianti italiane più famose ci sono il risotto alla milanese, con protagonista lo zafferano, il risotto alla ticinese, con vino rosso, formaggio, luganighetta o funghi porcini, e risotto ai frutti di mare, con vino bianco, brodo di pesce, cozze, vongole ecc.
POLENTA
E' un piatto di origine italiana, e nasce come alimento consumato principalmente tra la fascia della popolazione più povera. Se un tempo veniva ottenuto a partire dalla lavorazione del farro e del segale, oggi il colore che caratterizza il piatto è il giallo, sicché viene preparato utilizzando la farina di mais. Si tratta di un piatto tipico di alcune regioni settentrionali, anche se ancora oggi viene largamente consumato nelle Marche, in Abruzzo, nel Lazio e in Toscana. Generalmente la polenta viene servita con carni e sugo, formaggi e burro.
MOZZARELLA
Tra i formaggi italiani più conosciuti al mondo, questo latticino è originario dell'Italia meridionale. Per ottenere le mozzarelle, occorre far ricorso alla filatura a caldo, un procedimento che riduce l'acidità del latte. Consumata fresca, per condire insalate o arricchire certi piatti, la mozzarella calda diventa filante ed è molto nota la sua versione fritta, ovvero la mozzarella in carrozza, che vede protagonista il formaggio all'interno di strati croccanti di pane, secondo la ricetta tipica napoletana.
Infine, tutelata dal marchio DOP in Campania, è famosa anche la mozzarella di bufala campana, ovvero le mozzarelle ottenute dal latte di bufale, altre varianti sono la pecorina, tipica della Sardegna, Lazio e Abruzzo e la caprina, di recente produzione, a base di latte di capra, considerato più facilmente digeribile.
TIRAMISU’
Tra i dolci della cucina tradizionale italiana spicca il tiramisù, originario delle regione del Veneto e del Friuli-Venezia-Giulia, anche se esistono teorie che collocano l'origine a Siena e in Piemonte. In tutti i casi, protagonisti sono i savoiardi, inzuppati nel caffè e poi ricoperti da una crema a base di uova, zucchero e mascarpone, ottenuto dalla lavorazione della panna e dell'acido citrico, su cui viene infine spolverato del cacao in polvere. Una variante di recente diffusione è il tiramisù con le fragole, in cui i savoiardi vengono imbevuti in succo di fragole.
POLPETTE
Sono tra i piatti sicuramente più famosi e gustosi della cucina italiana. Si ottengono da un impasto a base di carne, tuorlo d'uovo, pan grattato e varie spezie, che viene successivamente lavorato conferendogli la forma rotondeggiante che caratterizza tutte le polpette. La carne può essere sostituita da verdure o pesce. Il termine "polpetta" appare per la prima volta su un ricettario italiano nel XV secolo e la descrizione riportata è praticamente uguale alla ricetta che viene attualmente utilizzata. Le polpette vengono cucinate in vari modi: fritte, in umido, al forno e servite in altrettante modalità, ad esempio per completare un secondo piatto, o per arricchire alcuni tipi di pasta (a tal proposito sono molto famosi gli spaghetti con sugo e polpette).
ARANCINE
Le arancine, o gli arancini, come dir si voglia, rappresentano il simbolo della cucina siciliana. A forma circolare per ricordare l'alimento a cui si ispirano, l'arancia o a cono, per evocare la forma dell'Etna, le arancine sono composte da riso e all'interno vi è un condimento a base di ragù o prosciutto cotto e mozzarella, l'agglomerato viene poi impanato e fritto, fino a raggiungere una copertura dorata.
L'origine della pietanza è incerta e complessa, e in Sicilia diverse città reclamano la paternità della ricetta. In generale, sappiamo con certezza che la ricetta risale alla dominazione araba nell'isola, durante la quale venne importato proprio il riso.
PARMIGIANO
E' un formaggio a pasta dura di origine italiana, in particolare, il parmigiano per eccellenza è quello Reggiano, prodotto a Parma, Modena e Bologna. La sua origine risale al XII secolo, e i luoghi in cui inizia a comparire tale alimento sono monasteri e fortezze, ovvero luoghi in cui sorgevano i primi caseifici. Il parmigiano deve stagionare come minimo per 12 mesi, ma in altri casi la stagionatura può superare anche i 72 mesi. Può esser consumato a scaglie, come spesso accade nella preparazione di taglieri di salumi, o grattugiato, solitamente sulla pasta, come sugli spaghetti al sugo o sui cappelletti in brodo (altro piatto tipico dell'Emilia Romagna).
CAFFE’
E' una bevanda che si ottiene dalla lavorazione dei semi di alcuni alberi tropicali, i Coffea. L'origine del caffè è molto complessa e ci sono svariate leggende a riguardo, tra queste quella che vede protagonista un pastore dell'Etiopia, che scopre le proprietà eccitanti della bevanda osservando il comportamento bizzarro del suo gregge, proprio in seguito alla masticazione delle piante di Coffea. Il caffè in Italia è largamente consumato, soprattutto nella sua formula di caffè espresso, ovvero quello ottenuto dalla torrefazione e macinazione dei semi della Coffea, arabica o robusta, le varietà più diffuse.
OSSOBUCO
E' un piatto di origine lombarda, tuttavia non è chiaro il periodo in cui l'alimento ha cominciato a comparire sulle tavole degli italiani. Le prime tracce scritte risalgono a testi del XIX secolo, dove si evince che l'ossobuco era la pietanza delle festività consumata dai borghesi. Si tratta di un piatto unico completo, in quanto secondo la ricetta tradizionale la carne di vitello dev'essere servita con il risotto alla milanese e l'indispensabile gremolada, ovvero la salsa ottenuta mescolando buccia di limone, prezzemolo, aglio, e acciughe. La particolarità dell'ossobuco sta nel taglio di carne scelto, che corrisponde alla parte superiore della gamba, che viene servita con l'osso, nel quale si trova il midollo.
BISTECCA ALLA FIORENTINA
Tipico piatto della cucina toscana, la bistecca alla fiorentina è un taglio di carne di vitellone, esattamente della lombata, la parte intermedia della schiena, che viene servito con parte dell'osso, dopo una cottura a sangue, da eseguire alla brace o alla griglia. Secondo la leggenda, il piatto nasce il giorno di San Lorenzo, il 10 agosto, durante il '600 quando regnavano i Medici. Furono alcuni viaggiatori inglesi a dar il nome alla pietanza che stavano mangiando a Firenze, ovvero beef steak, da qui il termine bistecca ancora in uso oggi.
GELATO
Nasce in Sicilia, durante la dominazione araba, anche se in vari testi storici è noto che fin dall'antichità, da Alessandro Magno ai Romani, esisteva una ghiotta pietanza a base di neve e frutta.
In Sicilia si mescolava la neve dell'Etna a succhi derivanti da frutta con l'aggiunta di zucchero di canna e ben presto queste deliziosi sorbetti divennero famosi; ma è nel corso del '600 che un pescatore siciliano, trasferendosi a Parigi con il suo attrezzo per produrre sorbetti avuto in eredità, scoprì l'aggiunta del latte, dando vita al vero e proprio gelato. Latte, ghiaccio, mandorle, pistacchi, tutte le prelibatezze dell'isola prendevano forma nell'alimento che fece impazzire prima la corte francese e poi tutto il mondo.
BOTTARGA
Con bottarga si intendono le uova di pesce, di muggine, di tonno o di pesce spada, le quali vengono lavorate secondo il processo di salatura e poi di essiccazione.
La bottarga di muggine è solitamente associata alla cucina sarda e alla cucina toscana, mentre quella di tonno viene prodotta in alcune zone della Sardegna, della Sicilia, della Campania e della Calabria. La sua origine è incerta, presumibilmente il termine deriva dal greco, ma in Italia furono gli arabi a introdurre tale tipo di preparazione delle uova di pesce, basandosi proprio sulla tecnica della salatura.