Calcio & Sponsor Tecnici
Una leva sempre più strategica per le aziende di abbigliamento sportivo che vogliono entrare in contatto con i tifosi.
di Marcel Vulpis
In Europa domina il binomio Nike-Adidas con il 40% del mercato, seguito dall'italiana Macron con l'8%, seguita da Joma e Puma con una quota del 7%.
Cresce la competizione tra i marchi di abbigliamento sportivo, con il calcio scelto come piattaforma di comunicazione principale per entrare in contatto con i tifosi. E' la fotografia che emerge dal "Club Licensing Benchmarking Report"dell'Uefa per l'anno finanziario 2016.
Nike e Adidas coprono il 40% del mercato (la casa americana supera la percentuale del 21%), seguite al terzo posto, per la prima volta, dall'italiana Macron (8%). In quartaposizione vi sono Joma e Puma (7% a testa). Al sesto Umbro, marchio storico inglese, con il 4% del mercato. Queste sei realtà controllano il 66% della torta continentale delle sponsorship tecniche.
L'Uefa ha monitorato 16 diversi campionati di calcio e un totale di 41 produttori di materiale da gara. I restanti 35 brand coprono una quota complessiva pari al 34%. Nessuno dei sei top sponsor tecnici dominauno specifico mercato (ovvero con più del 50% dei club sponsorizzati). Adidas, per esempio, firma sette squadre della prima divisione russa, Nike otto di quella turca; in entrambi i casi raggiungono il 44% di "copertura" (la percentuale più alta in ciascuna delle 16 Leghe calcio monitorate dal report).
Nel complesso sono stati analizzati i contratti di 268 squadre di calcio. Belgio (63% di stabilità), Grecia (75%) e Spagna, insieme alla Premier league inglese (80%), sono le serie calcistiche dove si è assistito allarotazione più forte per quanto riguarda gliabbinamenti sponsorizzativi. La serie A svizzera, con quella francese (Ligue1), tedesca (Bundesliga1) e austriaca si caratterizzano, invece, per la totale stabilità (100%).
La media europea dei contratti è 7,9 anni
I più importanti top team hanno scelto marchi globali con contratti prolungati nel tempo. La media europea è 7,9 anni, ma ci sono casi come Chelsea (15 anni), Bayern Monaco (15), Inter FC (11), Real Madrid, Manchester United, AC Milan, Galatasaray,FC Schalke04, AS Roma, Amburgo e AFC Ajax (10 anni), che hanno puntato su accordi a lunga scadenza. Il Liverpool, legato al marchio americano New Balance, si presenta con il sodalizio meno longevo (appena tre anni). I Reds sono seguiti da Borussia M'Gladbach, Besiktas, AS Monaco, West Ham United, Celtic FC, SSC Napoli, Arsenal, con cinque anni di contratto per club. I partenariati pluriennali consentono agli sponsor tecnici di sviluppare strategie articolate di merchandising, con la gestione diretta dell'e-commerce, insieme a quella dei negozi "fisici" sui diversi territori.
Il report dell'Uefa ha suddiviso i club per fasce di investimento (da parte dei marchi di abbigliamento sportivo). Nella fascia più alta di budget (tra i 75 e i 150 milioni di euro annui) il Manchester United, il Real Madrid e il Barcellona. Nella seconda (25-75 milioni) ben quattro club di Premier league (Tottenham, Arsenal, Liverpool, Chelsea),oltre al Bayern Monaco e alla Juventus. Nella terza fascia (10-25 milioni) due club di serie A (Inter e Milan), PSG, Leicester City e Atletico Madrid. Sedici squadre, infine,presentano investimenti tecnici compresi tra 3 e 10 milioni di euro (in questa categoria anche il Napoli e l'AS Roma).
MERCATO EUROPEO SPONSOR TECNICI*
1) Nike (21%)
2) Adidas (19%)
3) Macron (8%)
4) Puma (7%)
4) Joma (7%)
6) Umbro (4%)
7) altri marchi (34%)
fonte: "Club Licensing Benchmarking Report" Uefa su anno finanziario 2016
* monitorati 216 club iscritti ai campionati di 16 Leghe di calcio europee
VALORI ANNUALI DEI CONTRATTI DI SPONSORSHIP TECNICA
- Tra 75 e 150 mln di euro: Manchester United (GB), Real Madrid e Barcellona (SPA);
- Tra 25 e 75 mln di euro:
Juventus (ITA), Bayern Monaco (GER), Arsenal, Chelsea, Liverpool e Tottenham Hotspur (GB);
- Tra 10 e 25 mln di euro:
Inter e Milan (ITA), PSG (FRA), Atletico Madrid (SPA), Leicester City (GB);
- Tra 3 e 10 mln di euro:
Napoli e AS Roma (ITA), Borussia Dortmund, Schalke04, Amburgo, Borussia M'Gladbach (GER), OM e AS Monaco (FRA), Benfica (POR), Galatasaray e Besiktas (TUR), West Ham ed Evertom (GB), AFC Ajax (OLA), Celtic (SCO).
fonte: "Club Licensing Benchmarking Report" Uefa su anno finanziario 2016
SPONSOR DI MAGLIA IL 12% IN EUROPA È ANCORA SENZA
Un focus speciale è stato realizzato dall'Uefa sul mercato dei main sponsor di maglia. Tradizionalmente il più importante contratto commerciale, sotto il profilo economico, per i club di calcio (ad eccezione dei diritti tv). Due i dati più significativi che emergono dall'indagine (monitorati 268 football club): il 12% delle realtà calcistiche si presenta in campo senza sponsor (in Grecia sette dei 16 club della massima serie hanno iniziato la stagione con la divisa "pulita") e il 64% dei contratti di sponsorizzazione è collegato ad aziende nazionali. L'11% parla asiatico (interessati 31 club), l'8% ha sede in Europa, il 4% in Nord-America e appena l'1% in Africa. La serie A si presenta con oltre il 75% di realtà tricolori, confermando una scarsa internazionalizzazione del nostro massimo campionato. La penetrazione sui mercati esteri è spinta dall'offensiva commerciale di tre club: Juventus, Inter e Milan (tutti molto attenti all'Estremo oriente).
Un ulteriore dato è la percentuale di rotazione degli sponsor di maglia. Il 66% dei marchi era presente anche nella precedente stagione, il 22%, invece, è nuovo (il 12% restante è collegato a divise senza marchi commerciali).
Solo la prima divisione austriaca presenta il 100% delle aziende-sponsor di un anno fa, la Turchia invece si ferma al 39%. La serie A italiana ha una rotazione del 20% e un 10% di marchi assenti sulle divise (ad inizio stagione 2017/18). Austria e Inghilterra (con Premier league e Football Championship) presentano tutti club sponsorizzati (40% di rotazione in Premiership, 42% nella seconda divisione).