La Viborita
di Paolo Cecinelli
La squadra azzurra abbandonata all’Estoril. Senza trasporti, senza dirigente accompagnatore. Soli. Non è stata una bella cosa da scoprire. Forse ero abituato troppo bene con gli azzurri della nazionale di rugby o i team di Coppa America di vela ma senza arrivare a tanto basterebbe un po’ più di organizzazione e programmazione per vivere meglio. Ragiono e mi faccio l’idea che qualcosa non sta funzionando bene negli ingranaggi politici federali. Serve dialogo. Serve maggiore rispetto per la squadra azzurra, il bene più grande per uno sport.
Cominciano le gare e scopro che intorno alle nazionali (le altre) ci sono troupe professionali di 4-5 persone che si occupano di riprendere le partite e caricarle sulla pagina Facebook della loro federazione.
Il mio editoriale questo mese è in difesa dei diritti della Nazionale Italiana di Padel ancora troppo poco considerata dallo stesso movimento.
Sogno un futuro migliore per il nostro sport e lo faccio senza presunzioni o ambizioni di ricoprire qualche poltrona. Il mio ruolo è questo: guardare e raccontare.
Sui giornali italiani (carta stampata) degli europei non è uscito un rigo. In un anno – dai mondiali di Cascais – non è cambiato nulla. Nessuno ha fatto nulla. Per favore ricordiamoci della nostra nazionale che avrebbe bisogno di stage e collegiali come qualunque altro sport. Altrimenti quando batteremo il Portogallo? Finisco trasformando la lettera in un annuncio economico per cercare una sponsorizzazione all’attività di alto livello. Attenzione però non è una svendita anzi questo è uno degli sport più belli del mondo.