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E’ stata un’estate caldissima per lo sport italiano. Protagonisti gli azzurri del nuoto con la Pellegrini, Detti e Paltrinieri – ma non solo – e la scherma azzurra che ha dominato europei e mondiali. Ambiziosi, preparati e vincenti. Troppo poco invece dall’atletica azzurra che non riesce ancora a tornare protagonista. A fine luglio splendida doppietta Ferrari a Budapest
Un’estate olimpica, o quasi. Scherma, nuoto e atletica, una disciplina dopo l’altra. Europei, mondiali e ancora mondiali. E poi ancora europei di pallavolo e il basket. Senza sovrapposizioni. Da malati. Unico rischio quello di rimanere tre mesi davanti alla tv. Merito dei calendari internazionali che sono decisi dalle federazioni internazionali senza pestarsi i piedi. Riviviamo l’estate 2017 attraverso i successi italiani. Regina indiscussa Federica Pellegrini che ha vinto l’oro nella sua gara e poi ha detto: “è l’ultima volta…” lasciandoci tutti impietriti. Ci mettiamo anche il graffio rosso della Ferrari – consentiteci la divagazione extra olimpica - che a Budapest è tornata a vincere come ai tempi di Michael Schumacher.
EUROPEI DI SCHERMA
12/17 giugno. Tbilisi, Georgia. L’Italia chiude al primo posto del medagliere con quattro medaglie d’oro, tre d’argento e quattro di bronzo per un totale di undici medaglie, un numero che rappresenta il nuovo record (nel 2010 a Sheffield furono dieci) degli azzurri nella rassegna iridata. Tre ori arrivano dal fioretto con il campione olimpico Daniele Garozzo , Arianna Errigo e con il Dream Team femminile composto da Errigo, Batini, Volpi e Mancini. Passano gli anni, cambiano le interpreti ma non le medaglie. Sempre nel fioretto femminile bronzo per Alice Volpi. Nella sciabola femminile arriva un altro oro nella gara a squadre e un argento nella gara individuale con Rossella Gregorio. Dagli uomini, invece, un argento nella gara a squadre con Aldo Montano e un bronzo nell’individuale con il giovane talentuoso Luca Curatoli. Infine la spada con l’argento di Paolo Pizzo. Un europeo da incorniciare.
MONDIALI DI SCHERMA
19/26 luglio. Lipsia, Germania. L’Italia trionfa anche ai mondiali chiudendo al primo posto del medagliere con quattro ori e un totale di nove medaglie. Grande prestazione della squadra maschile del fioretto formata da Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Alessio Foconi e Andrea Cassarà che hanno battuto in finale gli Stati Uniti 45-41 mettendo a segno una rimonta incredibile dal 13-20. L’Italia torna dopo quattordici anni sul gradino più alto del podio nella prova a squadre della sciabola femminile. Il quartetto azzurro composto dal bronzo iridato Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Martina Criscio, vince la finale con la Corea del Sud. I giornali definiscono eroica e - aggiungiamo noi - commovente la prestazione di Alice Volpi che viene sconfitta nella finale individuale alla stoccata supplementare, dopo una rimonta incredibile della toscana. Sul podio anche Arianna Errigo con il bronzo. Infine l’oro conquistato da Paolo Pizzo nella prova individuale della spada. Deludente invece il mondiale delle ragazze della spada.
MONDIALI NUOTO
14-30 luglio. Budapest, Ungheria. Italia seta nel medagliere finale con 4 ori e un totale di16 medaglie. La rassegna si apre come di consueto con le gare in acque libere dove il napoletano Mario Sanzullo conquista l’argento nella 5 km. Sempre dal fondo arrivano due terzi posti della Bridi nell’individuale e un altro nella prova a squadre. L’attesa è tutta per Federica Pellegrini che non delude. Fuori dal podio prima dell’ultima vasca Federica supera tutte avversarie e conquista la medaglia d’oro. Un sogno. A fine gara arriva l’annuncio shock (forse atteso) di non voler gareggiare più su questa distanza. “E’ il mio ultimo 200” – ha commentato la divina. Oro anche per Gabriele Detti negli 800 stile libero. Il livornese conquista anche un bronzo nei 400 ed un quarto posto nei 1500 vinti con la medaglia d’oro da Gregorio Paltrinieri. Il quarto oro arriva dal sincronizzato misto con Giorgio Minisini e Manila Flamini.
MONDIALI ATLETICA
4-13 agosto. Londra. Si chiama Antonella Palmisano l’unica medaglia italiana ai mondiali di Londra. La tarantina, tesserata Fiamme Gialle, si piazza al terzo posto nella 20 km di marcia ed è bronzo. Nell’alto invece niente da fare per Gianmarco Tamberi che ha realizzato il suo primato stagionale ma non è bastato per entrare in finale. Veniva da un anno complicatissimo per il grave infortunio e due interventi chirurgici. Sono stati i mondiali dell’addio di Usain Bolt. Il giamaicano è soltanto bronzo nei 100 metri vinti da Gatlin mentre nella staffetta si infortuna. Conclude con una dichiarazione dura ma vera: “Lascio ma non ho eredi”. E’ la fine di un’epoca.