ITALIA-FRANCIA: #SOSTENIAMOLI
Dopo la bella prova in Inghilterra gli Azzurri affronteranno i francesi allo Stadio Olimpico di Roma
Di Antonio Pellegrino
“La vita non consiste nel trovare se stesso. La vita consiste nel creare te stesso”. George Bernard Shaw è stato uno scrittore che ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1925. Il particolare che interessa – non in assoluto, ma in questo contesto – è la sua origine: irlandese.
Creare, Inventare, Cambiare. Sono tre parole che fanno capo alla stessa medaglia coniata in Irlanda in cui viene raffigurato il volto di Conor O’Shea, irlandese doc. Tra il dire e il fare, come suggerisce la saggezza popolare, c’è di mezzo il mare. Ma se al dire fa seguito il fare… allora diventa tutto molto interessante. Riempirsi la bocca di belle parole non è nel modus operandi del CT dell’Italrugby: il suo pensiero è il frutto del lavoro svolto in costante sinergia con lo staff e la squadra al completo.
Quando si parla di un cammino lungo e difficile, ma percorribile, che porta al cambiamento della Nazionale Italiana di Rugby, due sono le tappe che vanno assolutamente sottolineate in questi primi passi mossi insieme: Firenze e Twickenham. Allo Stadio Franchi, nella serata uggiosa del 19 novembre 2016, battere il Sudafrica ha significato che le basi sono buone. C’è da lavorare, è fuori dubbio. Ma superare una squadra storica nel mondo della palla ovale… ha sempre un valore importante. A Twickenham, nel tempio del rugby, dinanzi a coloro che hanno inventato questo sport, lo staff azzurro mette in costantemente in crisi l’Inghilterra con una tattica pienamente conforme al regolamento ma che ha fatto riflettere, se non fare più di un passo indietro, tutti coloro che mettevano in dubbio la partecipazione dell’Italia al 6 Nazioni (e che a cui non farebbe male un ripasso sulla regolamentazione del Torneo). Non è andato in scena “The Italian job” sdoganato a più riprese, ma qualcosa di nuovo che ha fatto parlare degli Azzurri in tutto il mondo.
La saggezza popolare, sempre in prima linea come un pilone navigato, suggerisce che due indizi fanno una prova. La speranza è che, ovviamente, “vox populi vox dei” sia la frase più calzante. Nell’attesa di avere un riscontro nei fatti, l’Italia si appresta ad affrontare le ultime due partite del torneo contro Francia e Scozia. La sfida ai cugini d’oltralpe, in calendario allo Stadio Olimpico di Roma sabato 11 marzo alle 14.30, ha sempre il suo fascino particolare. Il Trofeo Garibaldi, di concerto ai punti messi in palio per la classifica del torneo, hanno una grande importanza. Al di fuori del campo di gioco, negli occhi, nel cuore e nella testa dei tifosi azzurri la parola da usare è una: #sosteniamoli.