la miglior prevenzione contro il bullismo
On. Daniela Sbrollini
ll mese scorso alla Camera dei deputati abbiamo approvato il provvedimento per il contrasto del Cyberbullismo.
Il bullismo ed il cyberbullismo sono fenomeni gravi: costituiscono un'oppressione, psicologica o fisica, ripetuta e continuata nel tempo da parte di una persona più potente nei confronti di un'altra percepita come più debole. Lo sport è esattamente il contrario di tutto ciò: è condivisione, lavoro di squadra, rispetto delle regole e dell'avversario: uno strumento educativo assolutamente efficace.
Quello approvato é un testo molto semplice ,composto da otto articoli che prevede un complesso di misure volte alla prevenzione, con particolare attenzione alla strategia da adottare verso i minori favorendo azioni di carattere formativo-educativo rivolte anche a soggetti minori di 21 anni.
Più di altri percorsi educativi lo sport costituisce un'opportunità unica contro il disagio giovanile, per l'educazione dei ragazzi ed è dimostrato che può prevenire comportamenti devianti è pericolosi. costituisce quindi a livello macroscopico ma anche a livello familiare un grandissimo investimento educativo.
I fenomeni migratori stanno ponendo sulle spalle delle istituzioni scolastiche anche l'arduo ma necessario compito del favorire l'integrazione e della mediazione culturale. Il mondo dello sport su questi temi è avanti anni luce: attraverso lo sport si cresce assieme, ci si confronta sul merito, solo sulle proprie capacità fisiche, morali e mentali, é un fenomeno da cui molti dovrebbero apprendere.
I circoli sportivi sono un luogo fondamentale della vita quotidiana, svolgono un compito sociale importantissimo non soltanto come un luogo di aggregazione, ma anche come centro educativo fondamentale al pari della scuola.
Sono luoghi in cui i genitori sanno di poter lasciare serenamente i propri figli nei loro pomeriggi, seguiti grazie all'impegno di una rete di professionisti e volontari che costituiscono una ricchezza incalcolabile dell'Italia.
La dimostrazione ulteriore di ciò e che tutti gli studi del settore ci riportano che ragazzi che si impegnano nello sport sono anche i più bravi a scuola. Chi sceglie un doppio percorso per la propria formazione e per il proprio futuro deve essere premiato invece molto spesso viene penalizzati dai docenti, su questo tema serve velocemente un'intesa con gli insegnanti per invertire la rotta.
Chi fa sport non si annoia mai, è "costretto " ad organizzare al meglio i propri tempi ed i propri impegni, chi invece non lo pratica rischia di isolarsi , di esagerare con l'uso delle nuove tecnologie e di farsi coinvolgere in passatemi non controllati.
Anche questa riforma dunque, pone l'attenzione alla crescita educativa globale dei ragazzi, ancora prima che solamente punire un fatto compiuto. Lotterò sempre per incentivare quei centri sportivi che oltre alle competenze tecniche investiranno anche nella crescita globale dei giovani, gli atleti ed i cittadini del domani.