due ponti bfd challenger
Il BFD Challenger ha riportato il grande tennis a Roma, dopo gli Internazionali d’ Italia. Il torneo ATP, con montepremi di 50 mila dollari giunto alla seconda edizione, nasce dalla partnership tra il Due Ponti e la BFD Energy di Fabrizio Di Meo, azienda che opera nel campo dell' energia elettrica.
Il tabellone presentava nomi di grande rilievo: l’ olandese Robin Haasen° 62 del ranking mondiale (testa di serie n° 1), il ceco Adam Pavlasek n° 80 (testa di serie n°2), quindi l’ inglese Aljaz Bedene n° 82, il grande specialista del rosso Daniel Gimeno-Traver, n° 118, lo slovacco Andrej Martin n° 127 e la promessa del tennis svedese Elias Ymer n° 141, che ha superato agli ottavi il nostro Filippo Volandri, autore comunque di una prestazione di assoluto livello, dimostrando che anche a 35 anni è ancora competitivo almeno su terra rossa.
Mentre nella parte alta del tabellone non ci sono state sorprese e, come da pronostico, Haase arriva in finale, la grande sorpresa viene dal ceko Satral n. 169 del mondo, che conquista la finale facendo strage di teste di serie (la n° 7 Ramirez Hidalgo al secondo turno e la n° 3 Bedene ai quarti) e avendo la meglio in semifinale su Mikael Ymer (cui Arnaboldi aveva spianato la strada eliminando al primo turno la n° 2 Pavlasek).
La finale è addirittura a senso unico, con l’ olandese molto falloso e in gran difficoltà. Di contro, Satral ha mostrato grande regolarità e concentrazione, che lo ha portato a giocare con sapienza tutti i punti che avrebbero potuto far tornare in partita l’ avversario, ottenendo la vittoria con un secco 6-3/6-2.
E’ seguita la premiazione cui hanno preso parte i padroni di casa Emanuele e Pietro Tornaboni, il direttore del torneo Alberto di Meo, l’ executive manager Nicholas Stellabotte, il title sponsor Fabrizio Di Meo, l’ Amministratore Delegato di BMW Roma Massimiliano Di Silvestre, Giorgio Di Palermo membro del Board of Directors ATP.