RIGIOCARE IL FUTURO…LO SPORT PER RIPARTIRE
Parte il nuovo progetto di Seconda Chance e Sport Senza Frontiere con il sostegno della Fondazione Entain
Grazie all’impegno congiunto delle due associazioni e della Fondazione e altre aziende private, prenderanno il via nel mese di dicembre i lavori per la realizzazione del più grande polo sportivo carcerario in Italia nel Centro Penitenziario «Pasquale Mandato» di Secondigliano
Il Salone della CSR 2024, che si è svolto nei giorni passati a Milano, è stata la cornice ideale per affrontare il tema di come rendere efficaci, nella generazione di impatti positivi per il territorio, le collaborazioni tra imprese profit e associazioni non profit ed in generale sul tema del partenariato. In questo contesto è stato presentato in anteprima “Rigiocare il Futuro, lo sport per ripartire”, progetto ideato dalle associazioni Seconda Chance e Sport Senza Frontiere e supportato dalla Fondazione Entain. L’iniziativa punta a realizzare all’interno dell’istituto penitenziario di Secondigliano la più grande cittadella dello sport, un polo sportivo d’eccellenza che offra ai detenuti nuove opportunità di crescita e reinserimento lavorativo. Il progetto, nato dalla forza del partenariato, è sviluppato secondo due direttrici: essere un esempio concreto di investimento in infrastrutture sociali in un luogo pubblico (interamente sostenuto da risorse private) e puntare sulla forza del partenariato (tra pubblico, privato e terzo settore) per lo sviluppo dei servizi che quelle infrastrutture permetteranno di erogare.
Il progetto si sviluppa in due fasi: la prima prevede la creazione e la dotazione all’Istituto penitenziario delle infrastrutture per la pratica sportiva e la seconda l’avvio di corsi professionalizzanti che consentiranno un reinserimento nel mondo del lavoro.
La riqualificazione, all’interno del perimetro del centro penitenziario di un’area non agibile, consentirà la realizzazione ex novo di due campi da padel, che potranno essere utilizzati anche per altri sport, mentre la ristrutturazione dell’attuale campo da calcio, consentirà ai detenuti di utilizzare l’intera area anche con l’ausilio di nuovo materiale tecnico per gli allenamenti. Il completamento delle nuove strutture sportive consentirà l’avvio di un percorso formativo della durata di 24 mesi che, grazie alla presenza diretta di formatori, tecnici ed istruttori sportivi certificati all’interno della rete di Sport Senza Frontiere, lavorerà sullo sviluppo delle competenze sportive e trasversali dei detenuti, che potranno anche ottenere l’abilitazione per diventare arbitri. L’obiettivo di “Rigiocare il Futuro” è una sfida: dimostrare che la sostenibilità è reale attraverso un progetto concreto realizzato all’interno di un carcere.
LE DICHIARAZIONI
Giuliano Guinci, Public Affairs, Sustainability & Retail Operations Director del Gruppo Entain in Italia ha commentato: “Lo sviluppo di un progetto d’impatto come Rigiocare il Futuro è una sfida che abbiamo accolto sin da subito con entusiasmo. L’esperienza che abbiamo maturato con il nostro CSR Award, che sostiene da anni progetti di inclusione attraverso lo sport, ci ha fatto capire l’importanza per una Fondazione di mettere a disposizione dei progetti non solo risorse economiche ma anche competenze e relazioni.
Guinci aggiunge che “a fare la differenza nella creazione di progetti di valore è proprio la capacità di fare squadra, di costruire sinergie che siano in grado di mettere assieme e far lavorare più attori, in ruoli diversi, realizzando una vera partnership fra pubblico e privato con la finalità di raggiungere un importante obiettivo comune”.
Alessandro Tappa, Presidente di Sport Senza Frontiere ha affermato: "La nostra esperienza ci mostra ogni giorno il potere trasformativo dello sport come strumento di inclusione sociale. Il progetto di rieducazione che presentiamo mira a portare questa opportunità all'interno di uno dei principali istituti penitenziari italiani, offrendo ai detenuti la possibilità di acquisire nuove competenze attraverso la pratica sportiva e corsi professionalizzanti. Siamo convinti che il miglioramento del benessere psicofisico garantito dallo sport, insieme a un apprendimento mirato, possa avere un impatto positivo sul loro percorso di vita, sostenendo la loro reintegrazione sociale. Attraverso valori fondamentali come disciplina, rispetto e lavoro di squadra, intendiamo fornire strumenti che permettano di ricostruire il proprio futuro e affrontare le sfide con rinnovata fiducia. Oggi il tema delle carceri è all’attenzione di tutti e poter intervenire concretamente attraverso un progetto così impattante è per noi una grande soddisfazione. Solo condividendo opportunità, strumenti e competenze si può realmente affermare che la relazione profit, non profit rappresenta un valore aggiunto”
"In Seconda Chance, crediamo fermamente che ogni individuo abbia il diritto a una seconda opportunità, specialmente quando dimostra di voler lavorare su sé stesso e contribuire alla comunità. Questo progetto di rieducazione attraverso lo sport si fonda sull’idea che il carcere non debba essere solo un luogo di detenzione, ma anche uno spazio di crescita personale e di riqualificazione. Investire poi sulla formazione e sul reinserimento professionale dei detenuti significa anche ridurre il rischio di recidiva, creando condizioni concrete affinché possano reintegrarsi nella società come cittadini responsabili e autonomi. Attraverso programmi mirati di formazione professionale vogliamo offrire a questi uomini e donne gli strumenti per riscattarsi, per trovare un lavoro dignitoso e per ricostruire i loro legami con la società. Vogliamo dimostrare che la nostra Società è capace di offrire una seconda possibilità, e che questa possibilità può fare la differenza tanto per il singolo individuo quanto per la collettività intera" ha dichiarato Flavia Filippi, giornalista di LA7 e fondatrice di Seconda Chance.
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È possibile supportare l’iniziativa partecipando al crowdfunding ad esso dedicato avviato da Seconda Chance e Sport Senza Frontiere sulla piattaforma della Rete del Dono (https://www.retedeldono.it/progetto/rigiocare-il-futuro).