DUE CUORI IN UN GRANDE BRONZO OLIMPICO

Andy Diaz e Fabrizio Donato, grinta e determinazione per vincere!

Ci sono storie che nascono veramente sulla strada, che fanno parte di un destino incondizionato ed insolito, per pochi sicuramente. Un viaggio fatto di un incontro che ha trasformato due vite in una sola, combinazione vincente donata alla Sport italiano.

Andy Diaz e Fabrizio Donato, due uomini, due Atleti, due campioni e due grandi storie,  che hanno portato la nostra Italia ad essere fieri di loro e del loro Bronzo Olimpico! Sono certo che ne vedremo ancora delle bellle, perché sognare con loro è qualcosa di raro e coinvolgente.

 

Caro Andy, finalmente hai realizzato un grande sogno, dal Giappone sei approdato a Parigi 2024, e con la tua nuova maglia blu hai rappresentato l’ITALIA,  salendo sul  podio con un fantastico Bronzo olimpico.
Quale è stato l’impatto emotivo entrando nello stadio  olimpico di Parigi 2024?  Paure ed emozioni?
 

Ero molto emozionato, non vedevo l’ora di gareggiare e onorare la maglia azzurra , sentivo molta pressione, ma non perché avessi paura, ma perché sapevo che era il mio momento di dimostrare a me stesso che avevo aspettato tre anni per una sola occasione e non potevo sprecarla. Sicuramente è stato un turbinio di emozioni molto forti che non avevo ancora mai provato cosi intensamente. E’ stato un sogno da cui non vorrei mai svegliarmi.

Nella prima parte delle qualifiche abbiamo visto un Andy molto grintoso e carico, forse troppe nuove emozioni inaspettate o hai sentito la forza del grande pubblico nello stadio? Come ti sei sentito ? 

Il pubblico non era un problema, al contrario, mi piace sentire l'energia che trasmette, ho semplicemente commesso errori nella rincorsa d’impulso che non mi ha permesso di essere molto libero al momento di iniziare il balzo


Una gara Olimpica, impegnativa ma di grande trionfo, un Bronzo che pesa e che testimonia un grande viaggio. Come è essere sul podio delle Olimpiadi? 

Sono davvero molto felice di far parte di quel piccolo gruppo che ha ottenuto una medaglia olimpica, ci si sente super bene, è un sogno che molti hanno e io ho potuto realizzare il mio. Ma se mi chiedi se sono soddisfatto, ti confermo non proprio, perché abbiamo fatto un viaggio con sudore, pianto e gioia con la certezza che potevamo salire sul gradino piu’ alto, ma non sempre va come si vuole, a Los Angeles le cose cambieranno, ne sono certo e darò ancora di più, per me e per l’Italia.


Andy, hai superato il record del tuo allenatore lo scorso Golden Gala a Firenze, ora hai preso il Bronzo come Fabrizio Donato a Londra, quale sarà il prossimo salto? 

L'obiettivo sarà sempre lo stesso, vincere! Vincere insieme!


Quanto la mamma e tutta la nuova “famiglia” a torno a te, ti hanno dato la forza di far crescere questa grande energia che tu hai dentro e che quando sei in pedana esce fuori. Sono importanti questi valori della famiglia e degli affetti sinceri che ti sono vicini? 

Mia madre è la donna per cui vivo da quando ero bambino, ho visto come lavorava per darmi un futuro migliore, tutta la volontà, la disciplina e la forza di lottare la devo a lei.  Essere in una finale olimpica e sapere che tua madre ti sta guardando da vicino, mi riempie il cuore e dà l'energia per non fermarmi mai.

Mi sento davvero molto fortunato, perché ho al mio fianco persone che mi stimano davvero molto e con loro abbiamo creato un’unione familiare importantissima per i miei valori di vita.

 

 

FABRIZIO DONATO

Fabrizio, Atleta, Allenatore, Coach, Mentore e supporto morale per il tuo grande ANDY. Vedervi è una combo stupenda che si esprime in un sentimento stupendo di grande complicità.
Qual è il segreto e la forza di questo grande legame?
 

Onestamente penso che il tutto si possa racchiudere in “semplicità” io e Andy riusciamo a rendere facile ciò che è difficile. Siamo stati fortunati ad incontrarci, il nostro binomio è vincente, è un modello unico nel suo genere è forse neanche ripetibile. Abbiamo le stesse ambizioni gli stessi ideali e soprattutto non ci accontentiamo mai.
Si è vero ormai l’allievo ha battuto il maestro e ne sono felice. Le nostre medaglie olimpiche hanno due storie incredibili, stesso metallo aggiungerei prezioso, lo stesso giorno, il destino alcune volte regala sorprese incredibili, per entrambi il 9 agosto. Vederlo su quel podio è stato emozionante ed ha sbloccato in me ricordi che forse avevo dimenticato, non vi nascondo che mi sono emozionato. È stato stupendo ed unico.

Quali sono le tue emozioni, gioie, paure dell’accompagnare un atleta come ANDY e tanti altri che ti scelgono come loro punto di riferimento atletico e di crescita sportiva? 

 Accompagnare gli atleti con la speranza di aiutarli a realizzare i loro sogni è una grande responsabilità. A maggior ragione con Andy dove per ovvi motivi le ambizioni sono grandi, ma ciò non mi spaventa, la mia grande esperienza mi aiuta a sbagliare poco, si, è proprio così, il bravo allenatore è colui che sbaglia meno.


La vita sportiva e degli atleti è fatta di cadute e rigenerazione interiore e soprattutto sfide. Quale saranno le vostre prossime avventure? 

È proprio così la vita dell’atleta è una grande avventura. Il nostro viaggio è iniziato 3 anni fa, forse sono pochi ma sicuramente intensi. Abbiamo vissuto talmente tante emozioni che ho l’impressione di conoscere Andy da sempre. Ci aspetta un quadriennio Olimpico ricco di appuntamenti e cercheremo di non lasciare nulla per strada, Los Angeles 2028 è dietro l’angolo…Noi ci saremo!

Quando è importante per ANDY oggi poter far parte di un gruppo militare sportivo, di grande orgoglio come le Fiamme Gialle?

 Oggi Andy è un finanziere in forza al primo nucleo atleti, le fiamme gialle hanno contribuito in modo significativo per far sì che Andy potesse essere messo nelle migliori condizioni possibili per raggiungere i suoi obbiettivi e allo stesso tempo portando prestigio alle ffgg. I gruppi sportivi militari sono di fondamentale importanza per far sì che i migliori atleti possano allenarsi e competere con i migliori al mondo.