10 COSE CHE NON SAI DI JANNIK SINNER 

di Elena Oddino

Sinner il fenomeno. Sinner la rivelazione. Il campione imbattibile, bravo, talentuoso ma senza arie da star. Un esempio per il mondo dello sport. Un esempio per i giovani. E per tanti campioni che, specie nel mondo del calcio, si atteggiano, senza avere un decimo della classe, del rispetto del prossimo e la sensibilità di questo ragazzo che, a soli 22 anni, ha conquistato le vette più alte del tennis mondiale. Non ama i social, preferisce i libri, è semplice, riservato, equilibrato. Ha vinto gli Australian Open, primo Slam in carriera, dopo aver battuto il russo Medvedev,numero 4 nel ranking Atp. Ha già vinto un oro nella Coppa Davis 2023, ma anche un titolo Masters 1000, 3 ATP 500 e 6 ATP 250. Jannik Sinner è diventato il terzo azzurro di sempre a conquistare uno dei quattro tornei più importanti al mondo, dopo Nicola Pietrangeli, campione al Roland Garros nel 1959 e nel 1960, e Adriano Panatta, vincitore del torneo parigino nel 1976. Ora lo attende il Roland Garros,dal 26 maggio al 9 giugno. E certo le sorprese non mancheranno. Ma siete sicuri di sapere davvero tutto del giovane campione? Ecco 10 cose di Sinner che certo non conoscete. 

 

1 - La famiglia – il ragazzo prodigio del tennis, che è alto ben 1 metro e 88 centimetri, nasce il 16 agosto 2001 a San Candido, in provincia di Bolzano. E' cresciuto in Val Fiscalina, in Alto Adige, zona bilingue che gli consente oggi di parlare 3 lingue, tedesco, italiano e inglese. Una marcia in più per un campione che deve girare il mondo. I genitori di Sinner, Siglinde e Hanspeter, gestiscono il Rifugio Fondovalle, e oltre a lui hanno un altro figlio, Mark, adottato quando credevano di non poter avere figli. Mark è nato in Russia, ha 3 anni più di Jannik e tra i due c'è un rapporto splendido.

2 - L'inizio sugli sci – La carriera sportiva di Jannik è iniziata sugli sci, come è ovvio per chi è cresciuto in montagna. Già a 3 anni Sinner aveva gli sci ai piedi, e a 7 ha vinto il 32esimo Gran Premio giovanissimi 2009. “In Italia del nord ci sono delle bellissime montagne, dei bellissimi inverni e delle ottime stazioni sciistiche, quindi tutti sciano”, ha detto il tennista. “Casa nostra a Sesto si affaccia proprio sulle piste. Ho iniziato a sciare a tre anni e mezzo, passando poi all’attività agonistica con gli allenamenti". Così Sinner si dedica allo sci alpino fino ai 13 anni e, come ha raccontato il papà, è stato anche campione italiano. Ma se amava molto sciare ma la sua vera passione era il tennis. E così a 13 anni ha cambiato rotta

3 – Gli esordi in Liguria- A 13 anni Sinner si trasferisce in Liguria per allenarsi da tennista, i genitori lo lasciano libero di seguire la sua strada e lui continua a seguire la scuola in un Istituto superiore di Bolzano a didattica integrata, a distanza. Lascerà però al 4° anno per gli impegni sportivi,ma ha sempre nel cassetto il proposito di finire gli studi. L'esordio nel tennis professionistico arriva a 14 anni, dopo tanto lavoro sui campi a Bordighera. E' il 2019, quando Jannik ottiene una wild card per gli Internazionali d’Italia e la sua prima vittoria in un Masters 1000, su Steve Johnson. In quell'anno riesce a conquistare un posto nel tabellone degli US Open e il suo primo Slam. Nel finale di stagione vince alla Next Gen ATP Finals, torneo che raggruppa i migliori giovani talenti del tennis internazionale. Ed è solo l'inizio.

4 – I genitori – un rapporto di affetto e riconoscenza quello tra Jannik ed i suoi genitori. “Grazie di avermi lasciato libero”, ha detto loro dopo la vittoria in Australia”. “I miei genitori che mi hanno sempre permesso di scegliere e non mi hanno mai messo pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la stessa libertà. Sono andato via di casa a 13 anni, costretto a crescere velocemente: ho imparato da solo a fare la lavanderia, a cucinare, a fare la spesa. Per un genitore lasciare andare un figlio così presto non è facile. Ci siamo persi molte cose che sto cercando di recuperare”.

5 - Oggi risiede a Montecarlo – Una notizia che, tra le solite invidie e gelosie, ha scatenato polemiche e chiacchiere. Ma per Sinner non è tanto una questione economica quanto di lavoro (tenendo conto che le tasse sui premi vinti si pagano nel paese in cui essi vengono corrisposti). E la spiega con semplicità. "È una scelta professionale, null’altro” dice. “A Montecarlo giochi all’aperto tutto l’anno, ci sono tutti i top player, i campi sono sempre a disposizione, sembra un Master 1000. Con chi giocherei in Italia? Ed io devo pensare ad allenarmi nel modo migliore, sennò non progredisco". “Il tennis è la mia passione, mi dà emozioni positive e negative, gioie e dolori. Mi dà tutto”, ha confessato Sinner in un'intervista. “Respingo il concetto di essere un’azienda: il mio pensiero non è il fatturato, non sono mai i soldi. Se lo fossero giocherei sempre, accetterei le esibizioni, non prenderei pause. A me al contrario interessa alimentarmi bene, dormire le ore giuste, mangiare a casa ogni volta che posso, farmi trovare in campo pronto la mattina dopo. Pronto a migliorare. A diventare la migliore versione di me possibile”. 

6 – Amore - Jannik è un tipo molto riservato, specie riguardo la sua vita sentimentale. Si sa che dal 2020 al 2021 è stato fidanzato con Maria Braccini, famosa influencer e modella di 22 anni. Ma pare che dopo una breve rottuta l'amore sia tornato, e i due sono stati anche visti a San Siro per la partita Milan-Borussia Dortmund di qualche mese fa. La Braccini è italiana ma è nata in India, a New Delhi. E non è certo una ragazza che vive nell'ombra. Anzi, gira il mondo per lavoro, ha migliaia di followers che impazziscono per il suo fisico mozzafiato, dalle curve perfette, che ogni tanto posta sui social con foto ad hoc. Ma la ragazza da quando Sinner ha scalato ogni vetta del tennis ha sposato le sue idee di riservatezza riguardo al loro rapporto di coppia: profilo basso e poca pubblicità.

7 – Quando guadagna – Nei tornei i giocatori tennisti incassano una cifra sempre maggiore ad ogni turno superato ed i montepremi variano secondo l'importanza del torneo. I più preziosi sono i quattro Slam del circuito: Roland Garros, Wimbledon, Us Open e Australian Open. Quest’ultimo è il più ricco di tutti, con un montepremi di circa 54 milioni di euro, di cui più di 2,8 milioni spettano al solo vincitore. Sinner ha raggiunto la sua prima finale Slam proprio in Australia. Poi ci sono gli sponsor che oggi fanno a gara per accaparrarsi il campione. Il primo è stato Gucciche lo ha scelto come brand ambassador, ma l'azzurro è testimonial anche di RolexAlfa RomeoLavazzaFastweb,Parmigiano Reggiano e Techogym. I contratti attivi gli hanno fruttato fino ad oggi quasi 3 milioni di euro netti a stagione. E a questo va aggiunto il contratto con Nikerinnovato fino al 2032 con cui Sinner guadagnerà circa 15 milioni all’anno. 

8 – Curiosità – Tifoso di calcio, Jannik è tifoso del Milan, spesso va a San Siro per seguire le partite dei rossoneri ed ha una grande ammirazione per Ibrahimovic. Dei social dice: “Non mi piacciono. Non è quella la verità, vedi certe cose ma non sono quelle". Dei suoi hobby confessa: "Mai andato in discoteca, poreferisco giocare a carte. Poi ci sono momenti in cui leggo tanto, ho sempre un libro con me. Sono un ragazzo di 22 anni a cui piace stare al computer, mangiare a volte in camera da solo, fare cose semplici”. Del suo carattere e del suo maggior pregio rivela: "Credo sia la semplicità, che poi mi dà la forza di gestire vittorie e sconfitte, momenti belli e altri meno. Il successo è una cosa positiva ma non ti deve cambiare. È un’occasione per crescere e capire”. 

9 – Avversari e record - Per aver 22 anni Sinner ha sbaragliato ogni record. In due mesi ci ha regalato la Coppa Davis e uno Slam che all’Italia mancava da 48 anni. Solo nell’ultimo anno può vantarsi di aver battuto il numero 1 al mondo, Novak Djokovic, per ben tre volte, e aver infilato un tris di sconfitte a Daniil Medvedev (oggi numero 3 al mondo). Si è pure concesso di battere il numero 2 al mondo Carlos Alcaraz per due volte su tre incontri, conquistando il diritto di salire al quarto posto della classifica ATP, impresa riuscita solo ad Adriano Panatta. Di Djokovic Sinner dice: “ I suoi 10 titoli? Non ci penso, lui è di un’altra serie. Penso che ho ancora molto da fare”. Mentre il suo modello è Federer. “ Lo è sempre stato”, dice, “non solo per la sua classe ma per il modo di porgersi: l’importante è circondarsi delle persone migliori e affrontare tutto col sorriso”.

10 – Il Soprannome Fox- "Fox" ("Volpe"), così Jannik era stato battezzato dai suoi compagni di scuola, quelli che restano ancora oggi i suoi più cari amici con cui passa le serate quando è libero dai tornei. Fox è diventato anche il suo logo dal 2021 quando Sinner era impegnato in una campagna contro il Covid. Nel logo a forma di volpe, le orecchie ricordano le montagne dove è cresciuto, e la riga verticale ricorda le linee di un campo da tennis. Nel disegno ci sono anche una S e una J stilizzate come le iniziali del tennista.