UN PALAZZETTO PER TORNARE A SOGNARE. IN GRANDE.
Un nuovo palazzetto polifunzionale a disposizione dello sport italiano. La struttura è stata inaugurata lo scorso 1 Marzo al Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti', all'Acqua Acetosa, dal Presidente del CONI Giovanni Malagò, dal Segretario Generale, Carlo Mornati, dal Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, dai Vice Presidenti del CONI Silvia Salis e Claudia Giordani. Sono intervenuti, tra gli altri, il Capo del Dipartimento Sport Flavio Siniscalchi, il Presidente di Sport e Salute SPA Marco Mezzaroma, il membro onorario del CIO Franco Carraro, numerosi Presidenti federali e dirigenti del CONI, a partire dal Responsabile dei CPO, Alessio Palombi.
Il progetto architettonico sviluppato dall’ingegner Gustavo Gennari della Gennari e Conti Ingegneria è stato realizzato sotto la direzione dei lavori dell’ingegner Pietro Santoiemma dal Consorzio Stabile Rennova dell’Aquila (impresa mandante La Torre Costruzioni srl di Palombara Sabina).
La struttura, dotata di un impianto fotovoltaico integrato che contribuisce alla gestione energetica e predisposta per il recupero delle acque piovane, contiene una palestra polivalente a tutt’altezza e un corpo più basso sui tre lati est, sud e ovest che ospita gli spogliatoi e altri spazi di supporto all’impianto.
Realizzato nell’area dell’ex galoppatoio, il palazzetto ha un’area di attività di dimensioni nette in pianta pari a 44x26 metri (foto Giancarlo Gobbi GMT), con un’altezza media di 12 metri che la rende idonea ad ospitare differenti discipline sportive come badminton e parabadminton, pallacanestro, basket 3x3, basket in carrozzina, pallavolo e sitting volley (con pavimentazione removibile), ginnastica (artistica, ritmica, trampolino elastico, acrobatica e aerobica), calcio a 5, handball, sport rotellistici (pattinaggio artistico e hockey pista), pugilato e discipline come judo lotta karate e arti marziali e con una parete dedicata all’arrampicata sportiva in allestimento all’esterno.
“Siamo molto contenti, molto felici. Non dico che viviamo per questo, ma è uno di quei momenti che ci ricompensano del lavoro”, ha dichiarato Malagò. “La nascita di un impianto consente di viaggiare con la testa, fantasticare, sognare. È impossibile fare sport a tutti i livelli se non c’è una casa. E simbolicamente è molto importante che questa casa sia nel Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti”.
“È una storia travagliata, tipicamente italiana. Questa struttura è stata immaginata e pensata da CONI Servizi, poi l’interregno di Sport e Salute, nel frattempo ci sono stati Covid e guerra, i costi sono aumentati, i budget rivisti. Non voglio fare davvero alcuna polemica, ma questo palazzetto è stato terreno di uno scontro formidabile tra me e il governo precedente: ringrazio il ministro Abodi, inizialmente non mi seguiva su questo argomento, ma quando è troppo è troppo. Al mondo dello sport sono stati riservati appena 700 milioni dei fondi dei 209 miliardi previsti per l’Italia dal PNRR, peraltro distribuiti in modo scellerato: moltissimi degli impianti in costruzione sono in grande difficoltà perché i fondi non sono sufficienti. Il colmo, poi, è non aver dato neanche un centesimo al CONI, che rappresenta lo Stato Italiano, un ente no profit che sta costruendo un palazzetto come questo. Una cosa scientifica, cattiva, sbagliata. Un’assurdità”.