LA VIRTUS ROMA 1960 HA COMINCIATO LA SCALATA. PRIMA IN CLASSIFICA INSEGUE L'OBIETTIVO DELLA B NAZIONALE

La pallacanestro a Roma. Un lusso poterla portare avanti. Un privilegio per pochi poterla vivere. Solo negli ultimi anni hanno dovuto alzare bandiera bianca in ordine temporale le prime squadre della Virtus Roma (serie A), l'Eurobasket (serie A2) , la Lazio Basketball (CGold) e la Stella Azzurra (A2). Ancora riecheggia il Grido d'allarme dell'head coach della compagine universitaria della Luiss, Andrea Paccarrie', che milita in A2 e ha dichiarato che fare pallacanestro nella Capitale è quasi impossibile. Premesso tutto questo, da tre stagioni sta portando in alto la bandiera del basket capitolino con orgoglio e determinazione, la nuova Virtus Roma 1960 del proprietario Maurizio Zoffoli e del Co-fondatore, allenatore ed indiscussa bandiera giallorossoblu Alessandro Tonolli, che con le sue 547 presenze a referto e i suoi 2.641 punti a canestro, è l'highlander della palla a spicchi in questa città per la casacca virtussina. I primi due campionati in CGold sempre ad un passo dalla promozione e lottando ai play off fino al suono della sirena, ora con la riforma dei campionati in serie B Interregionale, sempre la IV serie dei campionati nazionali. I risultati al momento gli danno più che ragione. Con innesti di livello, Giacomi e Petrucci, mantenendo tra le proprie fila un roaster affermato e di grande prestigio, da Casale a Zoffoli Jr., da Frisari a Banach, da Valentini a Fokou, sta maramaldeggiando nel campionato che la vede impegnata tra le mure amiche del PalaCentro nel quartiere di Valle Aurelia, un impianto bellissimo con vista mozzafiato sul Cupolone. Nonostante l'ottimo livello delle avversarie come Palestrina e Fiumicino, c'è una classifica che sorride, sempre primi, a cercare di centrare l'obiettivo che tutta la Città gli chiede. Risalire al più presto nei vertici del mondo a spicchi italiano ed andare a giocare al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano (debutto il 18 Febbraio scorso nel derby contro la Carver, tutti i 2.500 biglietti andati a ruba in pochi giorni). Un luogo icona di questo sport ed un volano per portare di nuovo in alto questo meravigliosa disciplina.