INTERVISTA IN ESCLUSIVA A MARCO MEZZAROMA, PRESIDENTE DI SPORT E SALUTE: LO SPORT COME INSEGNAMENTO DI VITA
Di Luigi Capasso
27 Dicembre. Palazzo H del CONI. Prima mattina. Roma, come tutte le città del nostro Belpaese, sta faticando a riprendersi dall'orgia mangiareccia di panettoni, pandori e torroni. Ma c'è chi già è al lavoro, perché non si può aspettare tempo per dare un futuro migliore allo sport italiano. Marco Mezzaroma, romano, classe 1966, imprenditore e manager di successo, da fine Luglio scorso è Presidente di Sport e Salute (già CONI Servizi), la Società nata nel 2019 per gestire i fondi dello sport del Governo ed erogarli alle Federazioni sportive (quest'anno 315, 7 milioni di Euro, +6,7%), agli Enti di Promozioni, alle Discipline sportive associate, alle Benemerite, ai Gruppi Sportivi Militari e Corpi Civili dello Stato.
Presidente, si è insediato da poco tempo. Scusi il gioco di parole... Ma qual è lo stato di Salute di "Sport e Salute"?
Ottimo. È chiaro che il mio lavoro è appena all'inizio ma i risultati che stanno arrivando sono buoni. Il nostro movimento è in costante crescita. Basti pensare che l'Italia è passata dal 5 all'11 posto delle nazioni più sedentarie al mondo. Questo risultato non può accontentarci, ma siamo sulla strada giusta. La nostra mission è quella di agevolare in ogni maniera e con qualsiasi mezzo i cittadini italiani ad alzarsi dalle poltrone e fare sport. Sviluppare in ogni cittadino il valore Etico dello sport, non solo come spettacolo da vedere davanti ad una televisione, ma come protagonista nel vivere quotidiano. Noi promuoviamo i corretti stili di vita ed il Progetto si rivolge ad ogni età e fascia sociale. Questo è la principale ragione per cui è nata "Sport e Salute" .
Nelle scuole c'è ancora molto da fare...
Stiamo lavorando per aumentare le ore di educazione fisica nelle scuole anche con l'iniziativa "Scuola Attiva". Ora si comincia in V elementare a fare attività gimnica, dobbiamo assolutamente abbassare la soglia e permettere di fare sport appena si comincia il percorso scolastico. Comunque i numeri crescono ed i nostri Progetti prendono spessore. Quest'anno abbiamo coinvolti più di 2.000 studenti. Sul tavolo di lavoro c'è il rilancio dei Giochi della Gioventù, che hanno visto, anni addietro, la formazione di tanti bambini e ragazzi che ora sono adulti.
Non pensa che nel nostro Paese per fare sport bisogna rivolgersi esclusivamente al Privato...
Lo sport italiano vive e prolifica grazie alla dedizione ed alla passione dei genitori che ogni pomeriggio lo passano ad accompagnare e seguire i propri figli per fargli fare attività. Il nostro sistema, al momento e nostro malgrado, non può essere paragonato a quello americano. Lì, come tutti sappiamo, la scuola è un volano per la crescita di un atleta, qui quasi sempre è a carico delle famiglie. Dobbiamo capire che anche questione di cultura sportiva che nel tempo può essere cambiata per dare a tutti, e sottolineo tutti, la possibilità di giocare ed allenarsi. Un tempo si passavano pomeriggi interi a divertirsi in strada con le porte fatte dai nostri maglioni e le macchine come confine del campo, ora è impensabile.
Passiamo alla sua carriera da manager. Ha aiutato il suo nuovo incarico, essere stato co-proprietario della Salernitana Calcio per un decennio?
Il mondo del calcio è un mondo completamente a parte. A se stante. Ora il mio settore è un altro che esula dai risultati del campo. Nel pallone si lavora tutto il giorno pensando a far quadrare i conti e rendere una Società modello, poi la Domenica arriva la partita. E a prescindere di come tu abbia lavorato in settimana, il risultato a fine partita, agli occhi della meravigliosa passione dei tifosi, decretera' il tuo successo. Noi abbiamo regalato ai nostri sostenitori ben 4 promozioni, dalla serie D alla A, poi abbiamo dovuto vendere per le normative federali ( Il socio Claudio Lotito non poteva avere due squadre nella stessa categoria. NDR).
Il Decreto Crescita è terminato. Vedremo ancora squadre come l'Udinese che su 36 giocatori nelle liste ne ha solo 5 italiani?
Il calcio è cambiato. È oramai Business. I presidenti devono prestare più attenzione al Fair Play Finanziario che a seguire la crescita dei propri tesserati. Quindi se utilizzano tanti giocatori stranieri, vuol dire che conviene a tutti. Pacifico, che con la fine delle agevolazioni fiscali, probabilmente le Società avranno un occhio di riguardo nuovamente per i settori giovanili e per giocatori cresciuti in casa. Potrebbe essere un nuovo corso per rilanciare anche la nostra Nazionale.
Sport e Salute è proprietaria dello Stadio Olimpico di Roma. Impianto progettato nel 1928 ed inaugurato nel 1953. Non è arrivata l'ora di uno Stadio nuovo?
L'Olimpico fa parte del Parco del Foro Italico, complesso monumentale, eccellenza che ci invidiano in tutto il mondo per l'incredibile fascino storico. Abbiamo appena terminato il restauro di gran parte dei mosaici dei viali di accesso ed ora stiamo portando a nuova vita lo Stadio dei Marmi. Per l'Olimpico è previsto un importante efficientamento energetico con l'installazione di pannelli fotovoltaici, che lo renda più moderno e, sempre di più, orgoglio sportivo dell'Italia. Ricordiamoci che oltre la Lazio e la Roma, gioca la Nazionale ed ospita da sempre il Sei Nazioni di rugby ed a Giugno sarà la vetrina degli Europei di Atletica.
Dopo il fallimento della candidatura all'Expo del 2030, Roma quando sarà pronta ad ospitare un Grande Evento come le Olimpiadi?
La Capitale può ospitare tutto. È oggettivamente la città più bella del mondo e non è seconda a nessuno. Come in tutte le cose, bisogna avere un Progetto che sia sostenibile sia a livello strutturale che finanziario. La governance sportiva è molto attenta a valutare occasioni ed opportunità per nuove Candidature. Sull'Expo era troppo forte la candidatura della ricchissima Riyad e penso che nonostante l'ottimo lavoro fatto, il risultato della vittoria dei Sauditi non sorprenda più di tanto.
A proposito della Città Eterna. Com è possibile che, nel silenzio assoluto, siano sparite società blasonate di pallacanestro e pallavolo?
Da sportivo dispiace molto, ma non possiamo entrare in logiche imprenditoriali private. Roma è sempre stata "calciocentrica", ma condivido che deve avere squadre ad alti livelli in tutte le discipline. Sono convinto che la riapertura del PalaTiziano sia solo il primo passo di una nuova sensibilità che sta dimostrando l'amministrazione capitolina verso compagini storiche di tanti sport che meritano palcoscenici di primo piano.
Manca poco alle Olimpiadi di Parigi. Stride il fatto che ancora nessuna Nazionale si sia qualificata. È preoccupato?
Questo è di competenza esclusiva del CONI che prepara gli atleti per questo Evento. Sono sicuro, che come sempre, arriveranno degli ottimi risultati e gli Azzurri anche in questa edizione transalpina si faranno valere. Noi abbiamo fatto il nostro, distribuendo i contributi alle singole Federazioni con nuovi modelli che si basano su tre principali criteri quali la meritocrazia, trasparenza ed innovazione. Abbiamo lavorato a lungo con l' A.D. Diego Nepi Molinares per creare questo nuovo modello di allocazione dei Contributi sportivi. Avendo un dialogo aperto con tutti i Presidenti, sono soddisfatto che abbiano apprezzato il nostro sforzo per premiare il lavoro di tutti e non lasciare indietro nessuno.
A pochi mese dal suo insediamento c'è una cosa che la rende particolarmente orgogliosa?
In verità sono più di una. La prima è il bellissimo Progetto che è già partito a Caivano, Comune nell'hinterland di Napoli, dove stiamo riqualificando un'area che sarà destinata a 41 discipline sportive. Sono le Associazioni di quartiere che stanno collaborando in maniera decisiva alla rinascita del celeberrimo Parco Verde. Un altro orgoglio, è che a breve partirà un censimento, ultimo nel 2020, per valutare lo stato dell'arte dei 77.000 mila impianti sportivi in Italia e verificare quelli dismessi, perché siamo pronti a mutuare il Progetto "Illumina Caivano" e riproporlo sull'intero territorio nazionale. C'è anche bisogno, dopo tanto tempo, di un piano regolatore dello sport che rilanci l'impiantistica per il prossimo futuro. Inoltre, è significativo che una seconda sede di "Sport e Salute" sia stata aperta a Cosenza, dove abbiamo creato un presidio a sostegno del sistema sportivo di base per la Comunità. Dopo la Calabria ne nasceranno altri in diverse Regioni.
Infine... ripartiamo dall'inizio. Tutto pronto per l'intervista, il Presidente Marco Mezzaroma mi stoppa la domanda e scusandosi va a spegnere tutte le luci delle stanze rimaste vuote. Un chiaro segnale del rispetto della "Res publica". Un esempio da seguire. Per tutti.