TORINO “CAPITALE” DEL FIGHTING

Dopo la Ryder Cup di golf il nostro Paese è pronto ad ospitare un altro emozionante evento di profilo internazionale. Nello specifico parliamo di sport da combattimento (ovvero kickboxing, thai boxe, savate e MMA), perché il prossimo 18 novembre, la città di Torino (e più precisamente il PalaRuffini, forte di una capienza di 4.400 posti) ospiterà la 26ima edizione di Oktagon (format di intrattenimento nato da un’idea del promoter lombardo Carlo Di Blasi), da sempre il più importante evento di questo specifico settore.

In programma 16 match di cui tre validi per il titolo mondiale ISKA. Una cintura leggendaria per tanti atleti di sport da contatto (conquistata anni fa, ad esempio, dal campione belga Jean-Claude Van Damme, poi dedicatosi al cinema e ai film d’azione). La sfida più importante vedrà Mattia Faraoni (campione iridato in carica e influencer molto popolari tra i più giovani) opposto al campione rumeno Bogdan Stoica (già numero uno di promotion del calibro di Enfusion o SuperKombat).

Torino, per una notte, torna “capitale” degli sport da combattimento, perché, proprio dal capoluogo piemontese (nel lontano 1996) partì, nel nostro Paese, l’onda lunga dei combat sports, diventati, quest’estate, fenomeno di tendenza dopo l’invito-sfida di Mark Zuckerberg a combattere sul ring (o in una gabbia) al magnate-rivale Elon Musk.

 

Tre i titoli mondiali messi in palio, durante la serata di Oktagon, dalla ISKA (la International Sport Kickboxing Association). Il più atteso, a Torino, è appunto tra il neo campione mondiale dei pesi massimi (-95kg), il fighter romano Mattia Faraoni (atleta, ma anche “influencer” di successo con oltre 450mila follower), e il popolare campione rumeno Bogdan Stoica, già detentore di cinture in vari circuiti (tra questi “Super Kombat”, “Enfusion”, “WAKO” e “WKU”). Nella categoria ISKA fino a 59 kg (tra le più spettacolari per la velocità di esecuzione dei suoi principali interpreti) si affronteranno, sempre per il titolo mondiale, il milanese Mirko Flumeri (campione europeo in carica) e Takumi Terada della scuderia giapponese Sagami Ono Krest (tra le più popolari del circuito “K-1”). Titolo iridato in palio anche per l’ucraino Taras Hnatchuk opposto al marocchino Hamza Imane. I due campioni si affronteranno, sulla classica distanza dei titoli mondiali (5 round da 3 minuti), nelle regole della kickboxing (“fight code rules”), per il titolo fino a 70kg (nella storia di questa specialità, assegnato sempre a grandi campioni).

Taras, soprannominato “Babayaga” (nella lingua ucraina sta per “uomo nero”), è un “K.O.- man” d’eccezione, con pugni d’acciaio, ed è già campione del mondo ISKA in una categoria superiore. Hamza invece ha conquistato la cintura ISKA in una categoria inferiore di peso. Questo match, per molti addetti ai lavori, sarà la “Sfida dei Campioni”. La “pattuglia” dei fighter piemontesi Grande attesa al PalaRuffini anche per l’azzurro Christian Guiderdone. Nella main card di Oktagon, il campione piemontese (nato a Brandizzo, in provincia di Torino, iridato ISKA nella categoria “fight code rules” fino a 75kg) affronterà il temibile spagnolo-marocchino Mohamed Bullalmaund. Previsti anche due derby torinesi: nella categoria fight code rules (fino a 70 kg) si affronteranno Luigi Saraco e Riccardo Allena; in quella fino a 75kg (sempre FCR) Alessandro Venuto e Kevin Redruello. A completare il parterre torinese il fighter Ruben Sciortino (muay thai – fino a 65kg) opposto al 28enne senegalese Adama “Blindé” Diop (proveniente da una importante promotion sudafricana) con esperienze anche nelle MMA (in occasione di Oktagon 2023 sono previsti due incontri di Arti Marziali Miste). In fase di definizione infine l’atteso match femminile “International Prestige Fight” (categoria di peso fino a 57kg) tra i più interessanti della “card” di Oktagon e i due eventi di MMA, con l’obiettivo di attrarre il pubblico appassionato di Mixed Martial Arts.