CI VEDIAMO AL CANOTTIERI
di Mario Monetti
ROMA – Gli anni passano ma la Coppa dei Canottieri, giunta alla 59a edizione e all'alba dell'appuntamento numero 60 che si preannuncia ricco di grandi sorprese, mantiene intatto il suo fascino. Spalti sempre gremiti, grande attenzione mediatica ma soprattutto una ricca partecipazioni di personaggi noti che anche in questa edizione hanno animato la famosa 'fossa' del Circolo Canottieri Lazio. Un'edizione questa che ha visto la partecipazione anche del ct della Nazionale italiana di calcio Roberto Mancini. Così come ai tempi di Sampdoria e Lazio, il Mancio all'esordio nella categoria Over 60 con la sua eleganza ed i suoi colpi di classe ha deliziato gli spettatori che hanno potuto godere dei numeri di un campione che ancora oggi è capace di strappare applausi. Al ct azzurro sono bastati due minuti per segnare il primo goal (finirà la sua gara trionfale con una doppietta), in un match che l’Aniene ha condotto in porto con decisione (6-1 il risultato finale), respingendo gli attacchi di un coriaceo Circolo Tennis Eur. Con l’immancabile numero 10 sulle spalle il ct azzurro ha dimostrato un eccellente stato di forma, dispensando assist da navigato metronomo del Calcio a 5 e un tacco al volo che ha strappato gli applausi del pubblico ancora oggi estasiato dai suoi numeri ed il video dei suoi numeri e in poche ore diventato a dir poco virale. Per Mancini si è trattato di un ritorno nella “Fossa” dove, venti anni fa subito dopo la vittoria dello scudetto con la maglia della Lazio, scese in campo con la casacca del Circolo Canottieri Roma. Una squadra piena zeppa di personaggi noti quella dell'Aniene Over 60 che ha visto alternarsi sui campi di gioco del canottieri Lazio personaggi del calibro di Andrea Abodi, Ministro dello Sport, Giovanni Malagò, presidente del Coni e Diego Tavano tra i più importanti agenti Fifa in Italia e procuratore tra gli altri di Edoardo Bove. Aniene che in questa edizione della Coppa Canottieri è tornato a fare la voce grossa ed è stato grande protagonista. Non è stato certamente da meno Bruno Giordano sceso in campo proprio con la maglia del Canottieri Lazio. L'ex giocatore, che lo scorso anno ha tifato come un matto nella finale che il figlio Rocco ha vinto nella categoria Assoluti nel derby contro la Roma grazie alla rete all’ultimo minuto di Saddemi, quest'anno ha rimesso gli scarpini a dire il vero mai appesi al chiodo. L'ex giocatore tra le altre di Lazio e Napoli (con cui vinse lo scudetto insieme ad un certo Maradona), oltre ad aver brillato per i (soliti) gol e gli assist si è distinto anche per aver ceduto un calcio di rigore ad un compagno di squadra, un gesto apprezzato anche dal pubblico presente che gli ha dedicato un lungo applauso.