ANNO NUOVO, VITA NUOVA

 

Quante volte abbiamo sentito – o esternato – questa frase? Probabilmente molte volte.

Lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre porta con sé una ventata di speranze, aspettative, sogni, desideri, obiettivi da realizzare. E, talvolta, non è necessariamente qualcosa di nuovo quello che serve.

È il caso della Nazionale Italiana Rugby Maschile che si appresta a preparare l’edizione 2023 del Guinness Sei Nazioni, il torneo più antico al mondo dedicato alla palla ovale. L’Italia ha concluso il 2022 con 5 vittorie su 11 incontri disputati ma, soprattutto, una percezione mutata all’esterno circa lo spessore e il valore della squadra guidata da Kieran Crowley.

Il Sei Nazioni 2022 è andato in crescendo – in termini di prestazioni – concludendosi con la storica vittoria al Millenium Stadium di Cardiff, nell’ultima giornata del torneo, contro il Galles campione in carica in uno stadio vestito a festa per i 150 caps di Alun Wyn Jones e 100 di Biggar.

Il tour estivo ha portato due vittorie su tre partite con qualche punto interrogativo le cui risposte sono arrivate – in modo perentorio – nel novembre 2022 con il netto successo contro Samoa, la seconda storica vittoria annuale – in questo caso contro l’Australia, battuta per la prima volta dagli Azzurri – con il match contro il Sudafrica, vinto dai campioni del Mondo in carica, che ha chiuso il trittico di partite.

Gli Azzurri hanno espresso un gioco veloce, coinvolgente e divertente. Addetti ai lavori e tifosi hanno apprezzato quanto fatto vedere sul campo dalla squadra guidata da Kieran Crowley con tutto il gruppo che ha lavorato tanto nello sviluppo di una identità di squadra definita e guadagnarsi il rispetto a livello internazionale.

In preparazione del Guinness Sei Nazioni 2023 nella rosa dell’Italia ci sono esordienti e giocatori che ritornano a far parte della squadra. Tutti con lo stesso obiettivo: avere l’opportunità di costruire su quelle fondamenta create nella scorsa stagione sportiva.