Sport

roma 2024

di On. Daniela Sbrollini - Responsabile Nazionale Sport e Welfare del Partito Democratico.

Roma si candida ad ospitare per la seconda volta i giochi olimpici, si candida per il 2024 a 64 anni di distanza dai mitici giochi del 60’. Parigi, Los Angeles, Budapest le sfidanti, ma questa volta, finalmente, la candidatura avrà il sostegno totale delle istituzioni, del Coni e di buona parte della politica.
In Parlamento e tra le fila del Governo, sta cambiando l’atteggiamento verso lo sport : sono diversi i deputati e i senatori che stanno affrontando ed approfondendo i problemi dello sport professionistico, fondamentale catalizzatore di attenzione mediatica, partecipazione e opportunità di business e lavoro, ma anche i problemi in seno all’attività dilettantistica, il vero cuore dello sport , un mondo in cui operano decine di migliaia di realtà che coinvolgono quotidianamente migliaia di volontari e milioni di utenti.

Il progetto olimpico dev’essere interpretato come una sfida nazionale: Governo, Politica, Coni ed Enti Locali devono lavorare insieme con determinazione in un progetto che metta a sistema le migliori risorse pubbliche e private per permettere alla Capitale di far vincere l’Italia nel mondo. Nella nuova legge di stabilità è presente un mio emendamento che assicura i fondi necessari per il lavoro del Comitato Promotore Roma 2024 per gli anni 2016 e il 2017 così da garantire concretezza al sogno olimpico e per una promozione del progetto dentro e fuori i confini nazionali.
Inseguire il sogno di Roma 2024 non deve significare lavorare “solamente” per l’assegnazione del titolo ma può (e deve) esser l’occasione per creare già negli anni precedenti cultura sportiva a partire dai circoli e dalle associazioni dilettantistiche. Creare cultura sportiva non significa forgiare donne e uomini campioni soltanto di sport, ma soprattutto di civiltà. Lo sport crea benessere, crea ricchezza, partecipazione, valori positivi e condivisione quando è praticato con serietà, lealtà a tutti i livelli. E’ per questo che mi sto impegnando perché vengano riconosciute e valorizzate tutte le figure che lavorano quotidianamente nei centri sportivi della penisola e che troppo spesso vengono considerati lavoratori di “serie b” come se le competenze necessarie a gestire, formare ed allenare le persone nello sport fossero meno importanti rispetto a tante altre. Inoltre, le tante realtà dilettantistiche sane devono poter promuovere le loro attività senza le difficoltà di un sistema burocratico-fiscale barocco e disincentivante: stiamo pensando a importanti agevolazioni fiscali per chi promuove ed investe nell’attività fisica per i cittadini, con progetti sportivi, culturali e sociali. Cambiamenti doverosi che possono improvvisamente incrementare la quantità e la qualità dell’offerta sportiva.
 Il nostro Paese ha dimostrato con Expo Milano 2015 e in questi giorni con il Giubileo a Roma di esser assolutamente in grado di organizzare, gestire e promuovere grandi eventi internazionali. Roma 2024 sarà l’occasione anche per rivedere l’urbanistica, il sistema dei servizi e di trasporti della Capitale : un lavoro necessario a prescindere dall’Olimpiade ma che diventerebbe obbligatorio e di immediata esecuzione.
Torino a partire dall’olimpiade 2006 ha saputo organizzare il tessuto sportivo cittadino, investendo in formazione e per l’universalità dell’accesso allo sport, lo ha fatto in maniera eccellente fino a conquistare il titolo di Capitale Europea dello Sport per il 2015 ritornando assoluta protagonista europea nel panorama sportivo, culturale e sociale. Grazie al lavoro del sindaco Piero Fassino, della sua squadra e grazie ad una partecipazione trasversale del mondo, non solo sportivo ma anche dell’associazionismo e delle realtà di quartiere si sono organizzati circa 1000 eventi con un ritorno in termini economici di quasi 19 milioni di euro.
Roma potrebbe valutare di far il percorso opposto candidandosi al titolo di Capitale Europea dello Sport per il 2021. Tale prestigioso titolo, assegnato ogni anno da ACES Europe consentirebbe non solo di far le prove generali della macchina organizzativa olimpica in caso di assegnazione, ma anche di creare valore aggiunto alla candidatura stessa di Roma 2024 in un percorso più forte di accrescimento delle competenze culturali, sportive e gestionali. 
E’ la grande occasione per far tornar grande l’Italia nel mondo, avanti tutta!