Riparte lo sport del Lazio nel nome di Bikila


Uno dei settori sportivi colpiti duramente dal lockdown è stato certamente quello delle corse podistiche. Decine di manifestazioni sono state annullate su tutto il territorio della Regione Lazio che, tradizionalmente, è sempre stata la "casa" di tante gare a cui erano iscritti decine di migliaia di runners. Oggi, finalmente, il clima da “caccia alle streghe“ che si era creato verso chi legittimamente praticava la corsa come attività motoria individuale è solo un brutto ricordo. La Regione è al fianco del mondo del running e di tutto lo sport concretamente, sostenendo con contributi a fondo perduto centinaia di ASD e SSD per ripartire tanto nell'attività ordinaria che nell' organizzazione di manifestazioni sportive. Sono, infatti, quasi 600 i progetti che hanno materialmente ricevuto i primi acconti dei finanziamenti previsti dai bandi di sostegno al mondo dello sport, messi in campo dalla Regione Lazio come risposta alla crisi in cui è precipitato l'associazionismo sportivo a causa del Coronavirus. Tra questi, sperando di non far torto a nessuno, mi piace menzionare proprio un evento podistico che si è svolto in occasione dei 60 anni dalla Maratona Olimpica di Roma. Era il 10 settembre del 1960 quando Abebe Bikila vinse l’oro a piedi nudi diventando una vera e propria icona nella memoria collettiva. E proprio il 10 settembre scorso si è svolta a Roma “Ricordando Bikila”, una maratona commemorativa a staffetta per ricordare l’impresa, organizzata da ACSI anche grazie al nostro sostegno. Un evento di alto valore simbolico: non solo un’ occasione concreta di ripartenza di una gara podistica nel Lazio, ma anche un omaggio a un grande campione che vinse la gara Regina delle Olimpiadi sventolando al mondo come una bandiera la ricchezza dei valori dello sport: rispetto delle regole, non violenza, multiculturalità. Valori di cui abbiamo, soprattutto in questo momento storico, un enorme bisogno nel Lazio e in Italia.