WE RUN TOGETHER: I CAMPIONI DELLO SPORT “CORRONO” INSIEME PER SOLIDARIETA’ CONTRO IL COVID-19
di Salvatore Mendolia
Fiamme Gialle, Athletica Vaticana, Cortile dei Gentili e Fidal Lazio hanno unito le forze e promosso un’asta di beneficenza, che mette in palio cimeli ed esperienze sportive, per sostenere il personale sanitario degli ospedali “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo e Fondazione Poliambulanza di Brescia. All’iniziativa, che ha avuto l’abbrivio il 20 maggio, con un’udienza speciale di Papa Francesco, che la sostiene ed incoraggia, mettendo tra l’altro in palio alcuni doni ricevuti da grandi sportivi, hanno aderito con passione e generosità tanti campioni e alcuni dei team italiani più prestigiosi. Nel corso dell’udienza, toccante nella sua necessaria intimità, la delegazione formata dai campioni delle Fiamme Gialle, Fabrizio Donato e Carolina Visca, da Sara Vargetto, giovanissima atleta affetta da una malattia neurodegenerativa di Athletica Vaticana, società podistica della Santa Sede, da Giulia Staffieri, atleta di Special Olympics, da Charles Ampofo, atleta migrante originario del Ghana e da Barbara, detenuta del carcere di Rebibbia e capitana della squadra di calcetto della struttura, ha presentato al Santo Padre l’iniziativa. Papa Francesco ha invitato a “correre con il cuore” con “unità e solidarietà” per “supportare le infermiere, gli infermieri e il personale ospedaliero – veri eroi che stanno vivendo la loro professione come una vocazione”.
I cimeli, gli oggetti e le esperienze sono messe in palio in diversi lotti, con inizio l’8 giugno e termine ai primi di agosto, sulla piattaforma Charity Stars. L’asta di beneficenza, denominata “We run together – Supporting our team”, è nata da una collaborazione già in essere tra Fiamme Gialle, Athletica Vaticana, Cortile dei Gentili (dipartimento del Pontificio Consiglio della Cultura che si propone di promuovere il dialogo tra credenti e non credenti) e Fidal Lazio che avrebbero dovuto organizzare a Castelporziano, nel mese di maggio, il meeting internazionale di atletica “We run together – Simul currebant”. L’idea era quella di far gareggiare insieme, prima dei Giochi di Tokyo, campioni olimpici e paralimpici, atleti con disabilità mentali, rifugiati, migranti e carcerati, con l’obiettivo di celebrare attraverso lo sport, l’incontro, la condivisione, l’inclusione e il dialogo.
L’emergenza sanitaria ha purtroppo costretto gli ideatori a rimandare il meeting, ma i sentimenti che lo avevano ispirato non potevano andare dispersi e così è nata l’idea di organizzare qualcosa di concreto per chi ha combattuto, e continua a farlo, in prima linea contro il Covid-19, questo subdolo e terribile avversario, ancora lungi dall’essere sconfitto. Si è scelto, anche simbolicamente, di indirizzare l’aiuto concreto derivante dalla generosità dei campioni dello sport e degli sportivi e appassionati che si sarebbero aggiudicati i premi messi all’asta, al personale sanitario delle due strutture ospedaliere prima citate, che hanno condotto la battaglia, pagando prezzi inenarrabili, in due città, Bergamo e Brescia, tra le più ferite e tra le più belle e operose del nostro meraviglioso Paese.
Tra i numerosi premi messi in palio dal Santo Padre anche la Bici Specialized donatagli dal Campione del Mondo Peter Sagan e la maglia degli Harlem Globetrotters personalizzata per lui.
All’asta, giunta al V lotto mentre stiamo redigendo questo pezzo, sono andati, tra gli altri premi:
il body di Filippo Tortu, la canottiera e le scarpe di Gianmarco Tamberi, la canottiera di Pietro Mennea, i costumi di Federica Pellegrini e Tania Cagnotto, gli scarponi di Sofia Goggia, il casco di Aranna Fontana, la tuta di Dorothea Wierer, la maglia delle Olimpiadi 2016 che Alex Zanardi, generoso sempre oltre ogni dire, aveva donato prima del tragico incidente, la maglia e la fascia di capitano di Francesco Totti, la fascia di capitano dell’anno del triplete di Javier Zanetti, le maglie di Ronaldo, Dybala, Chiellini, Immobile, Insigne, Romagnoli e di tanti altri campioni del calcio, la tuta di Antonio Rossi delle Olimpiadi 1996, le maglie di Ivan Zaytsev e Cristina Chirichella, la tuta degli Europei 2016 di Bebe Vio, i guantoni di Clemente Russo, il judogi di Giulia Quintavalle, il body da gara di Giuseppe Vicino e tanti altri. A tutti questi preziosi cimeli sportivi, autografati, talvolta si abbina un’esperienza con il campione, allenamento o cena. Talune esperienze, cena e/o allenamento sono state poste in palio in modo a se stante (cena con i fratelli Abbagnale, weekend e allenamento a Sabaudia con i campioni della canoa e canottaggio Fiamme Gialle, vacanza per due persone al residence di Manuela e Manfred Moellg, allenamento e pranzo con Andrea Lo Cicero, cena a casa dei campioni di fioretto Valerio Aspromonte e Carolina Erba etc…). Quest’ultima esperienza se l’è aggiudicata, ad esempio, Luca, un ragazzo bergamasco, giovane promessa del fioretto, fan di Valerio, che è stato ospite, insieme alla sua famiglia, a casa Erba-Aspromonte la sera del 4 luglio. Considerato che il tête a tête si è prolungato anche nella mattinata di domenica, per un giro turistico con aperitivo a Roma, Luca si è detto entusiasta del weekend schermistico-culinario (la cena l’ha preparata Valerio, a quanto pare piuttosto bene).
Tra i premi più ambiti e la cui assegnazione è stata più combattuta, oltre alla bici che Sagan ha donato al Papa, la paratia dell’alettone posteriore della Ferrari SF90 che nel 2019 ha vinto il GP d’Italia, autografata da Piero Ferrari, una giornata con il team di Luna Rossa, un weekend alla guida della supercar Lamborghini Huracàn EVO e un voucher per la sfilata di Giorgio Armani in abbinamento a un kit EA7.
Naturalmente l’asta continua sino ad agosto e tanti altri bellissimi oggetti, cimeli ed esperienze sportive verranno messe in palio in una gara di generosità per una nobile causa. Una goccia nel mare, certo, viste le sofferenze che il Covid-19 sta generando, ma la solidarietà, oltre che una parola meravigliosa, da qualche parte deve pur iniziare ad essere esercitata. Il mondo dello sport ha preso tante iniziative per questa emergenza e We Run Together è una di queste e si propone di manifestare concretamente affetto e riconoscenza al personale sanitario di Bergamo e Brescia. Un piccolo modo di dire grazie.