Lo Sport, cosa succede nel momento dell’emergenza del Coronavirus
di Daniele Frongia
Qualche giorno fa, il 4 marzo, è entrato in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri contenente le disposizioni per contenere la diffusione del virus COVID-19. Il giorno successivo, l’Assessorato allo Sport e il Dipartimento Sport si sono riuniti ad un tavolo tecnico di approfondimento per assicurare l’attuazione delle disposizioni in esso previste.
Tutti i provvedimenti prodotti dal tavolo tecnico del Dipartimento Sport sono stati poi condivisi e approvati durante l’incontro che si è tenuto con la Sindaca Virginia Raggi e il COC, il Centro Operativo Comunale di Roma Capitale.
Al fine di un maggiore coordinamento ho avuto un confronto diretto e continuo anche con gli omologhi Assessori di altre grandi città italiane.
Alla luce poi di quanto approvato gli uffici del Dipartimento hanno provveduto ad inviare una comunicazione ai concessionari degli impianti sportivi comunali invitandoli ad adempiere alle prescrizioni previste dal Decreto e darne attestazione di avvenuta applicazione al Dipartimento Sport.
La stessa comunicazione è stata inviata anche ai Municipi affinché possano valutare di adottare analoghi provvedimenti per gli impianti municipali e le palestre scolastiche ove si svolge attività sportiva durante la fascia pomeridiana. I Municipi, ricordo, godono di autonomia imposta dal decentramento che dà la piena titolarità ai dirigenti municipali e, per quanto riguarda gli indirizzi politici, agli assessori e ai presidenti municipali e quindi anche un’autonomia di azione.
Un capitolo a parte riguarda le manifestazioni: sono stati cancellati i grandi eventi sportivi previsti fino al 3 aprile mentre è in corso di valutazione quali altre manifestazioni possano svolgersi regolarmente nel rispetto delle indicazioni previste nel DPCM, in particolare all’art. 1, c.1 lett. b) che recita “sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Per le manifestazioni che non potranno avere luogo, verrà valutata di comune accordo con gli organizzatori la possibilità di riprogrammare l’evento in data successiva.
Pur nell’incertezza e in attesa di costanti sviluppi sono in contatto con il CONI, le Federazioni e gli Enti di promozione sportiva al fine di promuovere, in accordo con quanto riportato nell’art. 2 c. 1 lett. e), attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette, da svolgersi all’aperto, che siano in grado di soddisfare le indicazioni previste come, per esempio, assicurare la distanza di almeno 1 metro.
Ci stiamo già impegnando con il Presidente della Commissione Sport Angelo Diario, con cui sono costantemente in contatto, a garantire che, al venir meno delle limitazioni imposte dal Decreto, saranno presentata una serie di misure di sostegno allo sport.
È importante ricordare che sono tenuti al rispetto del DPCM tutti gli impianti sportivi siti nel territorio di Roma Capitale, siano essi pubblici o privati.
Per ogni sport le Federazioni di riferimento pubblicano sul loro sito le misure ad hoc a seconda dello sport praticato.
Per avere un quadro sempre aggiornato della situazione invito però tutti a consultare la pagina ufficiale dello Sport del Governo che contiene tutti gli aggiornamenti relativi ai diversi adempimenti connessi al contenimento della diffusione del contagio dal Virus COVID-19.
Già sono state pubblicate novità, oltre a dei chiarimenti in merito alla distanza minima di un metro e allo svolgimento di attività agonistiche.
Daniele Frongia, Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini