IL FISIATRA E LO SPORT
La dott.ssa Federica Conforti risponde alle domande di SportClub
di Valentina Fratini
La dottoressa Federica Conforti, specialista in Medicina Fisica e della Riabilitazione, che opera presso la casa di cura Nuova Villa Claudia, ha accettato di incontrarci per rispondere alle nostre domande su una figura che spesso genera confusione nell’immaginario del paziente: quella del fisiatra.
Buongiorno dott.ssa Conforti, ci potrebbe spiegare chi è il fisiatra e cosa fa?
Certo. Il fisiatra è un medico che si occupa di valutare e affrontare le disabilità temporanee o permanenti, intese come riduzione dell’autonomia nella vita quotidiana del paziente. Tali disabilità possono derivare da svariate patologie o essere conseguenze della chirurgia.
L’intervento del fisiatra mira al massimo recupero delle funzioni e delle abilità della persona. A tale scopo, il medico si pone un obiettivo riabilitativo e delinea, per ciascun paziente, un protocollo individuale… una sorta di abito su misura del malato!
Con che modalità si svolge il lavoro del fisiatra?
Il fisiatra lavora all’interno di un team interdisciplinare, che può essere composto - a seconda delle necessità - dal fisioterapista, dall’osteopata, dal posturolgo, dal tecnico ortopedico, dal personal trainer, dallo psicologo o da altri specialisti.
Compito del fisiatra è quello di coordinare il team e di monitorare il raggiungimento degli obiettivi prefissati con controlli cadenzati.
E in ambito sportivo, di cosa si occupa questo tipo di medico?
Come già anicipato, il fisiatra opera in diversi settori di intervento terapeutico: in traumatologia, in ortopedia, in reumatologia, in neurologia, in cardiologia, in oncologia e in molti altri.
In ambito sportivo si occupa sia della prevenzione che del trattamento delle patologie legate ai diversi sport che possono essere conseguenza di un trauma oppure esiti di un “overuse”, ovvero un sovraccarico funzionale da gesto atletico ripetuto.
La prevenzione si attua in vari modi: rieducando i disturbi posturali che predispongono a traumi; insegnando al paziente il corretto gesto atletico specifico attraverso esercizi mirati di propriocezione e/o rinforzo muscolare selettivo; prescrivendo accorgimenti durante l’attività sportiva quali l’utilizzo di taping, tutori, plantari, etc.
Se la patologia si è già instaurata, invece, il fisiatra segue il trattamento dell’atleta, agonista o amatore, in tutte le fasi della rieducazione: dallo ”stop” fino al ritorno in campo.
Per quei traumi sportivi che necessitano di intervento chirurgico, infine, il fisiatra imposterà il protocollo riabilitativo pre e post operatorio, dettando i tempi di progressione della rieducazione in accordo con il chirurgo.
Quali sono le patologie più frequenti in ambito sportivo?
Riscontriamo spesso delle distrazioni articolari che possono essere associate o meno a lesioni legamentose o meniscali tipiche degli sport da contatto o estremi. Ci troviamo inoltre a trattare di frequente delle lesioni muscolari di vario grado e delle tendinopatie diverse per ciascuno sport: l’epicondilite del tennista; la sindrome della cuffia dei rotatori del nuotatore; la fascite plantare del runner; la pubalgia del calciatore. Ci sono infine le immancabili lombalgie e cervicalgie che devono essere inquadrate attraverso una valutazione posturale globale.