Sport

La coppia perfetta

Ho visto coppie formarsi sotto i migliori auspici e poi sciogliersi in men che non si dica, dopo un solo game giocato male e ovviamente perso. Neanche in torneo. Litigati per sempre, senza guardarsi più in faccia. Con lui non ci gioco più, non s’impegna come me, non è bravo quanto me, non chiude un colpo e io faccio un mazzo tale per nulla. Esagerati. Bisogna prenderla con un po’ più di filosofia, spirito sportivo e soprattutto d’amicizia. Giocate spensierati. Per divertirvi, per il gusto di stare insieme sul campo. Sembra facile.
Perché il Padel è super-social aggregante ma è come benzina sul fuoco. Competitivo, terribilmente competitivo. A tutti i livelli. Siamo sempre alla ricerca del partner perfetto. Gli spagnoli dicono sia uno sport di squadra perché hanno l’abitudine che quando due giocatori fanno coppia rimangono insieme nel bene e nel male. I bilanci si fanno sul lungo periodo. In Italia invece no. Abbiamo l’ossessione di cambiare partner molto spesso. Frenetici ed eternamente insoddisfatti. Soltanto pochissimi resistono, si sopportano e vincono insieme. Guarda caso sono al vertice della classifica. Gli altri si mischiano tra loro in maniera quasi umorale. Davanti a un caffè al bar del circolo sono capaci di promettere a un “amico-conoscente-anche no” la propria disponibilità. Tu a destra io a sinistra, come facciamo a perdere?  Siamo frenetici. Giochiamo con un compagno e già pensiamo al prossimo che può farci salire in classifica perché l’obiettivo – giustamente – è sempre quello. 
Se nei tornei sarebbe auspicabile una maggiore fedeltà di coppia, al circolo - nelle sfide quotidiane - bisognerebbe assecondare l'aggregazione. La strada più breve per scalare la montagna dei sogni è quella di allenarsi in Spagna  e fare tornei in Italia. Nessuno può farlo, pochi ci riescono per un periodo limitato come l’estate. Un mio amico non gira più il mondo ma va in vacanza solo ed esclusivamente in Spagna. Grandioso. Ci va con moglie, figli, governante e fisioterapista per giocare ogni giorno sempre di più. Un mese e passa la paura, quando torni sei un altro. La passione per questo Padel è  epidemica e schizofrenica. Ultimamente si è diffusa la tendenza a chiamare il proprio partner direttamente dalla Spagna. Incredibile! Sono gli “stranieri” del padel italiano,  giocatori tecnicamente fuori categoria. Lo spagnolo  scende dall'aereo, gioca, mangia, dorme sino a quando non perde e poi se ne torna a casa. Li chiamano anche rapporti occasionali.
Il fenomeno non deve scatenare commenti negativi e neanche invidiosi perché in questa maniera si alza il tasso tecnico di gioco e ne traggono beneficio tutti.  Si migliora solo giocando con, o contro, chi è molto più forte.  

  Il  partner si sceglie per talento tecnico, per amicizia, per simpatia, per età, per professione, oppure per stanchezza e compassione stremati dalle continue richieste. Se fate coppia con un giocatore molto più forte gli avversari concentreranno il gioco solo su di voi cercando di estraniarlo. Si gioca per vincere sfruttando a proprio vantaggio le debolezze degli avversari. C'è da perderci la testa in questo affascinante gioco psicologico di pazienza e frustrazione. Un'ultima raccomandazione: quando giocate non cedete alla tentazione di conteggiare le palle sbagliate da voi e quelle dal vostro partner perché il Padel non deve essere scambiato per una scienza troppo esatta.

 


 

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