Stupa. Umiltà ed esperienza. La giovane rivelazione è argentina
Franco Stupaczuk, classe 1996, è tra i migliori professionisti del Circuito mondiale, raggiungendo l'8º posto della classifica del World Padel Tour. Il giovane giocatore argentino ha iniziato da bambino e oggi aspira non solo a raggiungere la massima posizione del ranking ma ad essere un esempio sia come persona che come sportivo
Franco, quando ti sei avvicinato al Padel?
Molto presto. Giocavo nel patio di casa con i miei fratelli e a sette anni avevo già disputato il primo torneo. Mia madre mi ricorda sempre che già a tre anni impugnavo una racchetta.
In cosa consiste il tuo allenamento?
Dal lunedì al venerdì alleno sia la parte fisica che quella tecnica. Il programma consiste in un'ora e mezzo di ginnastica e, a seguire, due ore e mezzo di Padel. A questo si associa un'alimentazione sana con il mio nutrizionista che si occupa del mio fisico al fine di poter rendere di più e meglio. È come un normale lavoro ma con meno ore, anche se tutto viene compensato con i viaggi alle tappe del WPT o con gli eventi durante i fine settimana.
Quale l'obiettivo ambizioso per il 2020?
L'anno prossimo mi vedo lottare per i posti alti della classifica, sono molto ambizioso nello sport. Aspiro sempre a raggiungere la parte alta del ranking.
Qual è il tuo obiettivo ambizioso?
Ne ho due: essere da esempio come persona e come sportivo e arrivare a essere il numero 1 del ranking mondiale di Padel.
Dopo la lesione hai ripreso l'attività agonistica. Come stai?
In seguito alla lesione - che mi ha costretto ad abbandonare la tappa di Valladolid del WPT - abbiamo lavorato per recuperare al meglio, per poi restare sconfitti nella finale della tappa svedese di Bastad (in coppia con Matias Diaz, ndr). Questo risultato non è stato un colpo di fortuna ma la riuscita del lavoro di squadra della riabilitazione ‘kinetic sport’ e dell'appoggio che ho avuto dalle persone che mi sono state vicine in questo momento per nulla facile.
Com'è andata la tappa a Riccione del Cardio Padel Tour? Cosa pensi di questa nuova forma di allenamento?
Riccione è un esempio di crescita del Padel in Italia: durante il fine settimana abbiamo mostrato il nostro metodo di insegnamento e trovo sia stupendo espandere il Padel in luoghi accoglienti e belli come Riccione. In merito al Cardio Padel è un modo di allenamento differente rispetto a quello quotidiano: il buono sta nel mescolare la parte fisica, tecnica e dinamica per raggiungere un miglior rendimento sia in una competizione che in una partita amichevole con gli amici.
Cosa pensi del Padel italiano?
Da anni è nota la crescita del Padel in Italia ma da quando ho iniziato il progetto con il mio allenatore Carlos Pozzoni, e con le persone del Cardio Padel, la Padel m2 Italia e la StarVie Italia, ho avuto modo di confermare che non solo il Padel italiano è serio e competitivo, ma è anche in grado di raggiungere posizioni importanti nelle competizioni internazionali. E, soprattutto, di avere sportivi e istruttori qualificati con molta voglia di andare avanti, migliorando. Sempre.