Manchester City club pilastro di City Football Group, nuova piattaforma mondiale di sviluppo calcistico
di Marcel Vulpis
In un calcio sempre più globalizzato, ma soprattutto alla ricerca di continui ricavi (per far lievitare il valore della produzione), il punto di riferimento è, da alcuni anni, il "modello di business" del Manchester City, che, nel 2018, ha fatturato, secondo "Football Money League 2019" (report realizzato annualmente da Deloitte) circa 568.4 milioni di euro (in crescita rispetto ai dati 2017, quando il giro di affari si era attestato sui 527.7 milioni).
Una crescita costante se si analizza l'ultimo quinquennio: dagli iniziali 416 milioni di euro della stagione 2014 fino agli oltre 568 milioni dell'ultimo bilancio in esame (2018). Il club britannico, attualmente primo in English Premier League (a 71 punti), è stabilmente (da tre anni) in quinta posizione nella classifica dei club di calcio europei più ricchi (la leadership è del Real Madrid ad oltre 750 milioni di euro).
Il Manchester City non è soltanto un football club nella visione "tradizionale" del termine. Fa parte, infatti, di una holding internazionale, con base sempre a Manchester, conosciuta con il nome di City Football Group (CFG). I Citizens sono uno dei sette pilastri nello sviluppo calcistico di questa moderna piattaforma di investimenti, con l'occhio rivolto, soprattutto, all'individuazione di giovani talenti (attraverso la nascita di Academy in ogni angolo del pianeta).
Si tratta di una realtà complessa controllata dal fondo emiratino Abu Dhabi United Group (ADUG) nella misura dell'87%. Il restante 13% del capitale è stato acquistato da China Media Capital (compagnia cinese attiva nel settore dell'intrattenimento sportivo on demand) e dalla banca d'affari, sempre cinese, Citic Capital. Gli obiettivi di questo progetto sono dichiarati pubblicamente sul sito ufficiale: "lo sviluppo e la creazione di una rete di società e progetti calcistici sparsi in tutto il mondo".
Il valore economico del gruppo (considerando anche le strutture immobiliari di proprietà), secondo gli analisti finanziari, è vicino ai 3 miliardi di euro, con il fatturato del ManCity (568.4 milioni di euro) perno di quello globale del CFG.
Fanno parte del gruppo internazionale, di matrice araba ben sette club di calcio: il Manchester City (EPL/Gran Bretagna), il Melbourne City FC (A-league/Australia), il Girona (La Liga/Spagna), il Club Atletico Torque (seconda divisione/Uruguay), il Sichuan Jiuniu (League Two/Cina), il New York City FC (MLS-Eastern Conference/Usa - CFG detiene l'80% delle azioni del club), oltre agli Yokohama F-Marinos (J-League/Giappone - CFG detiene il 20% delle azioni).
Il Manchester City punta alla internazionalizzazione
La crescita costante del fatturato dei Citizens è strettamente collegata ad un politica di internazionalizzazione, sia per linee esterne (partnership all'estero come le regional sponsorship), sia per linee interne (intercettando aziende).
Il ManCity, attualmente, può contare su 25 "global partner": da Etihad, sponsor di maglia e dello stadio, a Nike (sponsor tecnico), passando per Etisalat, Nissan, Visit Abu Dhabi, Nexen Tire (sleeve sponsor), Aabar (altro importante fondo d'investimento emiratino), MarathonBet (betting partner russo, sponsor da quest'anno della maglia della Lazio) fino al partner tecnologico tedesco SAP. A questi si aggiungono marchi del calibro di Wix, Hays, Gatorade, Tinder, Tecno, Qnet, Ubtech, Xylem, Mundipharma, EA Sports, Valvoline, Avatrade, Wega, Tappit, Dsquared2, Seatgeek.
Da considerare anche il numero crescente dei "partner regionali" (ben 14): Citi, Wolf Blass, Nexon, Khmer Beverages, Heineken, Eaton, SHB Bank, Pak lighting, Tecate, Healthpoint, Tappit, PZ Cussons, Power Horse, First Abu Dhabi Bank. Aziende che, in esclusiva commerciale/geografica, possono abbinare il loro nome a quello del Manchester City all'interno di specifici mercati (dall'Europa, passando per l'Asia e l'America, fino nel continente africano).
Nei disegni futuri di City Football Group c'è la volontà di sviluppare nuove forme di cross-marketing, anche sfruttando questa piattaforma calcistica transnazionale, con l'abbinamento di marchi di livello mondiale a supporto dei 7 club dell'hubCity Football Group. E' quanto avvenuto, di recente, con il brand globale Puma (abbigliamento sportivo), che ha deciso di legarsi a tutte le realtà della "filiera" CFG.
Manchester City FC in cifre*
5a posizione (da tre anni) nella Football Money League/Deloitte (2019)
5 anni di crescita costante consecutiva del fatturato
54.054 spettatori di media (nel 2018) all'Etihad Stadium di Manchester
568.4 milioni di euro (dato valore produzione 2018)
527.7 milioni di euro (dato valore produzione 2017)
+152 milioni di euro di crescita del fatturato dal 2014 al 2018
39 sponsor (di cui 25 global partner e 14 regional partner)
47% ricavi commerciali (265.7 mln di euro) rispetto al dato di fatturato globale
42% ricavi da diritti tv (238.8 mln)
11% ricavi da "Match Day" (63.9 mln)
City Football Group apre in Cina
A conferma di questa scelta strategica, c'è il recente acquisto del club Sichuan Jiuniu (terza divisione del calcio cinese),che ha sede nella città di Chengdu (capoluogo della provincia sud-occidentale di Sichuan). Dispone, tra l'altro, di uno stadio moderno (con 27mila posti a sedere), realizzato insieme ad un fondo di investimento cinese (China Sports Capital) e ad una società internazionale (Ubtech) che si occupa di robotica. Proprio Ubtech è uno dei "global partner" commerciali del Manchester City nella Premier league. Nel complesso, per City Football Group, holding controllata dal fondo Abu Dhabi United Group (società di investimento di proprietà dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan), questa realtà asiatica è la settima squadra acquistata o di cui detiene partecipazioni significative (come nel caso di Yokohama F-Marinos e del NYCFC).
CFG sempre più gruppo mondiale: espansione futura in India e maxi accordo con Puma
Novità importante per il Manchester City in vista della prossima stagione sportiva. A partire dal luglio 2019, il nuovo sponsor tecnico dei Citizens (fino ad oggi legati a Nike), sarà il marchio tedesco Puma. Una partnership che comprende altre società appartenenti al City Football Group (CFG):il Melbourne City FC, il Girona FC, il Club Atlético Torque e lo Sichuan Jiuniu FC. Non farà parte dellaccordo il New York FC, per via del legame tra Adidas e tutte le 24 franchigie (suddivise in Eastern e Western conference) iscritte alla Major League Soccer statunitense. Anche lo Yokohama F-Marinos non rientra in questa operazione, per il contratto firmato, precedentemente, sempre con il brand Adidas.
Puma: accordo "monster" con CFG
Il legame tra Puma e City Football Group avrà durata decennale, per un budget totale di 755 milioni di euro(circa 75,5 milioni a stagione). Come sottolineato dai vertici del Manchester City, la Puma diventerà lo sponsor tecnico di tutte le formazioni appartenenti alle società coinvolte (comprese quelle femminili e del settore giovanile). Una partnership, in casa Puma, che mira sia a massimizzare i risultati sul campo, che ad aumentare la cultura del calcio in settori come la musica, il gaming/eSports e la moda. Puma e Manchester City collaborano da tempo tramite diverse partnership con alcuni giocatori, tra cui Caroline Weir, Pauline Bremer e Nikita Parris nella squadra femminile, oltre al capitano della selezione maschile (il difensore belga Vincent Kompany), al centrocampista David Silva e all’attaccante argentino Sergio Agüero. L'operazione in esame rientra in una strategia di riposizionamentodel brand tedesco, che, in queste settimane, si è avvicinato anche all'Atlètico Madrid e al Valencia sul mercato spagnolo. Sono sempre più forti poi i rumourdella fine del sodalizio (al termine della stagione in corso), tra Puma e Arsenal in Premier League. Un accordo di fornitura tecnica, nato nell'agosto 2014, per una cifra complessiva di 180 milioni di euro (circa 30 mln annui). Denaro che verrebbe reinvestito sul progetto City Football Group.
India: prossimo mercato di sviluppo per CFG
Il City Football Group, proprietario del Manchester City (MCFC), intende acquistare, entro il 2019, una società di calcio indiana. Il gruppo inglese possiede già il controllo/quote di ben sette club, inclusa la realtà cinese Sichuan Jiuniu. Nello specifico si attende soltanto la fine della stagione sportiva per rendere questa operazione "operativa" per lo sviluppo in Asia. Parallelamente, la proprietà del CFG vuole espandersi anche in India, dove il calcio, come prodotto, sta crescendo, ma non è ancora il primo sport, come per esempio il cricket. La scelta nasce dalle enormi possibilità di sviluppo sportivo, con particolare attenzione all'analisi dei dati demografici (presenti e futuri).
L’esplosione demografica attesa
Attualmente l'India può contare su 1 miliardo e 367 milioni di abitanti, mentre la Cina 1 miliardo e 390 milioni. Secondo i ricercatori dell'istituto Population Reference Bureau, il "sorpasso" demografico potrebbe avvenire nel 2030, quando l'India arriverà ad avere l'8% in più degli abitanti della Cina. Tra il 2030 e il 2050, l'India infatti dovrebbe passare da 1 miliardo e 530 milioni a 1 miliardo e 680 milioni di popolazione. Logico, quindi, che City Football Group abbia scelto la Cina e l'India come aree di sviluppo delle proprie attività calcistiche. Contatti sportivi, anche significativi, tra questi due mondi (ovvero City Football Group e Lega calcio indiana) vi sono già stati: Ferran Soriano (manager catalano AD del Manchester City), infatti, ha assistito al match della Indian Super League (ISL), tra Jamshedpur FC e Mumbay City FC, agli inizi del 2018, invitato da Tata Steel (attiva nella produzione e vendite dell'acciaio), azienda proprietaria del Jamshedpur FC. E dopo questo incontro vi sono state successive relazioni intrattenute tra i dirigenti delle due rispettive strutture aziendali.
City Football Group (CFG) in cifre*
6 diverse strutture "correlate" (City Football Academy, City Football Academy, City Football Services, City Football Services, City Football Singapore, City Football China, City Football Japan)
7 club di proprietà e/o partecipati a livello azionario
15 il numero di club che faranno parte di CFG entro i prossimi 5 anni
13% quota di China Media Capital/CITIC all'interno di CFG
87% quota di Abu Dhabi United Group (ADUG) all'interno di CFG
850 dipendenti complessivi
3 miliardi di euro (valore globale del gruppo)
+15% previsione crescita annua del giro d'affari nel prossimo triennio