Il 2019 del Padel Italiano

Road to IBI, il progetto per le scuole, il TPRA. Queste e altre novità per il 2019


Oltre 700 campi in tutta Italia, 50.000 i praticanti quantificati e oltre 6.000 tesserati. Questi i numeri con cui si è concluso il 2018, senza dimenticare l'elezione di Luigi Carraro, neopresidente della Federazione Internazionale di Padel (FIP). Gianfranco Nirdaci, numero 1 del Comitato Padel preannuncia le novità per l'anno da poco iniziato.

Presidente, quali le novità previste per il 2019?

Le novità possono essere riassunte nel Road to IBI che per la prima volta vedrà il torneo del Foro Italico durante gli Internazionali di Tennis come obiettivo di competizioni che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale. Nell’ambito del Circuito Slam le tappe da 8 saranno ridotte a 6 più il Master finale mentre sul fronte delle conferme il regolamento del Campionato italiano a squadre resterà invariato così come i due appuntamenti con i Campionati Assoluti: Outdoor - ad agosto - e Indoor a dicembre.

Sono in cantiere attività per i giovani. Di cosa si tratta?

Si svolgeranno tornei under 14, 16 e 18 in tutte le Regioni d’Italia e lavoreremo per un master giovanile in una sede prestigiosa. Dopo l’inserimento del corso federale per Maestri di Padel, a partire dal 2019 sarà possibile avviare scuole dedicate ai ragazzi (sulla scia delle scuole di addestramento tennis, le S.A.T., ndr). E’ inoltre previsto l’avvio del progetto Racchette di classe, orientato a portare il Padel all’interno delle scuole. Far conoscere il Padel ai ragazzi e indirizzarli in scuole ad hoc sarà di fondamentale importanza. In tutto questo abbiamo pianificato il coinvolgimento di coach internazionali e un simposio mondiale sul Padel.

In che modo potenzierete il lancio della piattaforma del TPRA?

Sarà online un tutorial per il TPRA e abbiamo preparato circuiti ad hoc per questo strumento che già in partenza sta dando degli ottimi risultati.
Infine Nirdaci ringrazia il presidente Angelo Binaghi e tutto il Consiglio Federale “perché se siamo arrivati fino a qui, se il Padel è il movimento a cui tutto il mondo dello sport italiano guarda con attenzione questo è da attribuire soprattutto a loro perché con pazienza e con determinazione mi hanno sempre messo nella condizione di capire e trovare soluzioni adeguate ad ogni problematica”. Last but non least, il numero uno del Comitato Padel ringrazia “tutti i fiduciari, come si diceva un tempo 'isole comprese' che mi sopportano e mi supportano quotidianamente. Grazie”.