C'e Posta per te...
Quando ancora la “Rete” non esisteva, le Poste Italiane mettevano in rete il Paese
di Marco Oddino
Il 5 maggio 1862 nascevano le Regie Poste. Da allora le Poste hanno avuto un ruolo cruciale nella nascita e nel formarsi dell’Italia, come Stato e come Nazione. L’Archivio Storico di Poste Italiane ha il compito di custodire e divulgare questa lunga storia, perché la storia di Poste Italiane è la storia del Paese ed è anche la nostra.
“Un idrovolante tutta ala, dalla compressa fusoliera, posato sulla piazza e sulla città”. È il Palazzo delle Poste di piazza Bologna, a Roma, che accoglie anche la sede - completamente ristrutturata -dell’Archivio Storico di Poste Italiane.
Progettato dall’architetto Mario Ridolfi, inaugurato nel 1935, l’edificio è una pietra miliare dell’architettura moderna: la sobria facciata dalle linee sinuose e avveniristiche cela soluzioni progettuali e costruttive all’avanguardia.
Si snoda da qui, fra foto, filmati, opere d’arte, beni architettonici, documenti, pubblicazioni e strumenti di lavoro, il racconto di un’azienda che ha più di 155 anni di storia.
Il cinque maggio del 1862 il Parlamento del Regno d’Italia approvava la “Legge postale nazionale”, atto fondativo delle Poste dell’Italia unita. In questi anni le Poste hanno contribuito al formarsi della nazione, dello Stato, allo sviluppo sociale, economico e culturale del Paese.
Hanno aiutato gli italiani a comunicare tra loro, a conoscersi, a scrivere e ad acquisire una lingua comune. Con il vaglia, hanno favorito le transazioni commerciali e i pagamenti, anticipando i moderni sistemi di trasferimento di denaro. Con i Libretti di risparmio postale e con i Buoni Postali fruttiferi hanno educato al risparmio milioni di italiani, contribuendo al finanziamento di opere pubbliche.
Con i propri Palazzi e con le opere d’arte che vi sono accolte, hanno impreziosito il patrimonio artistico e architettonico delle nostre città.
Poste Italiane ha un patrimonio di bellezza che non può restare chiuso in un magazzino, in un archivio, in un cassetto, nella cartella di un computer e sta puntando molto sulla valorizzazione e sulla condivisione di un patrimonio così speciale, così importante, con iniziative editoriali, visite guidate negli edifici storici, esposizioni fotografiche, produzione di documentari.
Poste Italiane e l’Italia che cresce: oltre 150 anni di storia del nostro Paese raccontati attraverso foto, filmati, documenti storici e pubblicazioni consultabili presso la nostra sede, nel centro di Roma, esposti negli spazi, nelle mostre e negli eventi curati dall’Archivio Storico.
Attività L’Archivio Storico di Poste Italiane opera con l’obiettivo di preservare e valorizzare il patrimonio storico, culturale e artistico dell’azienda attraverso un delicato lavoro di raccolta, digitalizzazione, catalogazione e comunicazione. Il patrimonio gestito dall’Archivio Storico è consultabile, su appuntamento, presso la nuova sede di Roma dove è inoltre possibile organizzare visite guidate, workshop e incontri culturali. Sempre in ottica di valorizzazione e comunicazione del patrimonio storico artistico dell’azienda, l’Archivio Storico organizza, a livello nazionale, mostre e open day presso i propri Palazzi Storici per offrire alla cittadinanza momenti di incontro con la storia di Poste e del suo intrecciarsi a quella del territorio.
L’Archivio Storico, inoltre, collabora attivamente con i media nazionali e locali, progetta e realizza prodotti editoriali e offre servizi di consulenza a case di produzione televisive e cinematografiche sia nella ricostruzione storica di ambienti e divise postali sia a livello di contenuti.
Il patrimonio dell’Archivio Storico è costituito da fotografie, filmati, volumi storici, pubblicazioni e documenti cartacei. Per la preservazione, la catalogazione e la valorizzazione di questo patrimonio Poste Italiane si è avvalsa di partner qualificati come Alinari per le fotografie, Cinecittà-Luce per i filmati e il Centro Studi per la documentazione storica ed economica dell’impresa, diretto dal professor Valerio Castronovo, per la catalogazione della serie storica delle Relazioni di Bilancio.
Il fondo fotografico comprende circa 52.000 fotografie, conservate presso la sede dell’Archivio Storico, tutte digitalizzate e schedate; di queste, 4.000 sono state digitalizzate anche in alta definizione e catalogate in modo dettagliato secondo criteri scientifici.
Si sta completando la digitalizzazione del fondo filmico, composto da circa 1.100 pellicole, che permette di ripercorrere la storia di Poste dal secondo dopoguerra agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso. Sono già più di 300 i filmati che è stato possibile recuperare e riportare in vita dopo oltre trent’anni.
Nella sede dell’Archivio Storico si possono consultare le Relazioni Statistico-Finanziarie delle Poste, equivalenti alle attuali relazioni di bilancio, i Bollettini Postali (entrambi a partire dal 1863) e i fascicoli del personale impegnato negli uffici postali delle colonie, nel periodo tra il 1900 e gli anni Cinquanta.
Presso altre sedi aziendali sono invece conservati circa 65.000 fascicoli del personale, a partire dalla fine del 1800, di cui è stata effettuata una prima schedatura, e altra documentazione.
Nell’Archivio sono presenti anche alcuni dei 500 oggetti che l’Archivio ha recuperato dal territorio o acquisito da collezioni private. Una selezione di oggetti simbolo - che comprende anche un ufficio di posta militare da campo, come quelli usati al fronte durante la Grande Guerra – ognuno dei quali, insieme alle fotografie, ai filmati e alle pubblicazioni, consente di raccontare momenti significativi della storia dell’azienda e del Paese.
Fra gli oggetti esposti, la postazione di un ufficio di posta militare come quelli che durante la Grande Guerra accompagnavano i nostri soldati al fronte per consentire loro di mantenere un contatto con familiari e amici, grazie a lettere e cartoline. Quattro casse di legno, corredate di sgabelli e piani di appoggio, che una volta aperte si trasformano in un ufficio postale. Dotate di apertura a ribalta, le casse si trasformano in tavoli da lavoro; dal loro interno si estraggono timbri, calamai, tamponi, matite, penne, una piccola bilancia per pesare le lettere e una per pesare i pacchi, il casellario pieghevole in tela per suddividere la corrispondenza. E, naturalmente, una piccola cassetta di impostazione, dotata di maniglia. Nella cassetta esposta nell’Archivio Storico di Poste Italiane si legge ancora, sotto la pennellata di vernice rossa, la scritta “Regie”.
Grazie a questi uffici e a queste cassette negli anni di guerra fra Fronte e Paese, come si diceva allora, vennero scambiati circa quattro miliardi di lettere e cartoline.
Per informazioni:
• Indirizzo: piazza Bologna 39, 00162 Roma, Italia
• Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
• Telefono: 0659581 (centralino)