UBI BANCA…ROTTA SU ROMA!
La strategia ed i piani di sviluppo del gruppo di Bergamo nel Centro Italia, partendo proprio dalla capitale attraverso la Main Sponsorship dell’Olimpico, il Teatro dei Romani.
di Marco Oddino
Una banca che da sempre si è contraddistinta per tradizione e innovazione, promuovendo il progresso finalizzato a creare valore nella vita economica e sociale del territorio. Sport Club ha incontrato il Dottor Silvano Manella, Direttore Macro Area Lazio, Toscana e Umbria, ecco cosa ci ha raccontato.
Dottor Manella, UBI Banca è il terzo gruppo bancario commerciale per capitalizzazione di Borsa, con quote di mercato rilevanti nelle zone più produttive del Paese. In che modo intendete rafforzare la vostra presenza nel Lazio?
Il Gruppo UBI nell’ultimo hanno ha consolidato notevolmente la propria presenza sul territorio grazie a operazioni di mercato che hanno consentito di incrementare le quote di mercato nelle zone più produttive del Paese. Da poco abbiamo integrato Banca Teatina, ex Nuova Carichieti ed è stata l’ultima integrazione in ordine di tempo delle tre banche acquisite nel 2017 (Nuova Banca Etruria e Nuova Banca Marche). Le recenti acquisizioni hanno modificato l’assetto territoriale della banca dando vita a sette Macro Aree Territoriali. Quella da me diretta comprende Lazio, Toscana e Umbria ed è strategica per la Banca: 266 sportelli, 8 centri impresa e un bacino di oltre 540mila clienti. Serviamo Roma tramite tre direzioni territoriali che gestiscono 106 filiali e oltre 220mila clienti. Un presidio volto a conoscere bene le diverse realtà, a dare risposte tempestive e efficaci nell’ambito di prodotti, servizi e finanziamenti evoluti. Dal 2018 al 2020 verrà effettuato un piano di ristrutturazione di 790 Filiali del Gruppo di cui 35 della nostra Macro Area (19 Lazio, 5 Umbria, 11 Toscana). Il lay out sarà innovativo sviluppando il concetto di filiale sempre open.
Da più di un anno UBI Banca ha una struttura di Corporate & Investment Banking. Quali sono i punti di forza di questa divisione?
La struttura Corporate & Investment Banking, che attualmente conta circa duecento risorse ed è in forte espansione, è un punto di riferimento esclusivo per ogni tipo di prodotto e servizio pensato per i circa 700 gruppi Large Corporate clienti di UBI Banca e per le circa 8.000 imprese Mid Corporate. Una clientela, quest’ultima, assistita nelle operazioni straordinarie di Finanza Strutturata e Corporate Finance (M&A e accesso al Mercato dei Capitali). CIB si muove su un perimetro di clientela che rappresenta un nucleo portante del sistema produttivo nazionale, se si considera che il Gruppo UBI Banca è presente in maniera selettiva nelle aree economicamente più attive del Paese con circa l’80% impieghi concentrati in Lombardia, Piemonte e Lazio: Regioni da cui proviene oltre il 40% del PIL italiano. Il portafoglio della divisione può contare su circa 30 miliardi di euro di credito accordato e 20 miliardi di euro di credito utilizzato, ripartito nelle categorie Project Finance, Acquisition Finance, Corporate Finance, Ordinary Credit e Crediti di Firma.
Quali altri servizi offrite alle imprese?
Siamo il primo istituto bancario entrato nel settore del welfare aziendale. Abbiamo sviluppato, interpretando le necessità delle imprese e dei dipendenti, un modello di welfare rivolto sia alle imprese large che alle Pmi. Inoltre attraverso l’attività strategica della divisone commerciale UBI Comunità, la Banca sostiene investimenti orientati a percorsi di imprenditoria sociale legati allo sviluppo locale, di comunità e nuove filiere, assumendo il ruolo di partner strategico degli Enti del Terzo Settore, in grado di accompagnarli nel perseguimento delle finalità sociali e nei processi di crescita sostenibile, offrendo supporto anche a nuove forme di finanziamento come ad esempio i Social Bond.
In che modo vi posizionate sul mercato del private banking?
Siamo tra i primi 4 operatori in Italia. Grazie anche alle recenti operazioni di acquisizione, siamo ancora più presenti in alcune aree come la Toscana, le Marche e l’Emilia Romagna. UBI Top Private gestisce, attualmente, asset per oltre 36 miliardi di euro con 300 professionisti in tutta Italia. Soltanto a Roma gestiamo oltre 1,5 miliardi di euro grazie al lavoro di 15 private bankers. La gestione di questi importanti patrimoni è per noi fonte di grande soddisfazione ma è anche una grande responsabilità.
Nel vostro portfolio ci sono prodotti o soluzioni specifiche per il target famiglia?
Le famiglie, come le imprese, rappresentano il nostro target di riferimento e i prodotti e i servizi vengono studiati ad hoc in modo da essere estremamente competitivi sul mercato. Siamo concentrati sul rendere i servizi bancari tecnologicamente evoluti e affidabili per le esigenze ordinarie del cliente retail, che sia un privato o una famiglia. Soggetti a cui mettiamo a disposizione professionisti dedicati per valutare esigenze di risparmio o di finanziamento. Ad esempio, come avrete visto, in questi mesi abbiamo in corso una campagna pubblicitaria sulle emittenti nazionali su un’offerta di mutui particolarmente interessante.
Nelle principali città italiane il mercato degli immobili è ancora un valido investimento, i finanziamenti hanno in parallelo tassi interessanti?
Le famiglie sono tornate a chiedere finanziamenti, hanno capito che per fare progetti per il futuro è importante cogliere questo momento con tassi bassi e fissi anche per molti anni. Coloro che si rivolgono al nostro istituto oltre a condizioni di particolare vantaggio, vengono assistiti nella scelta della tipologia di finanziamento che rispecchi le necessità individuali. Nel 2017 le erogazioni hanno evidenziato una sostenibile crescita a doppia cifra, crescono i mutui per acquisto casa e frenano le surroghe. L’83% dei mutui erogati è a tasso fisso.
UBI Banca ha acquisito, soprattutto con l’integrazione di Nuova Banca Etruria, competenze nel mondo dell’oro. Che interesse riscuotono gli investimenti in metallo?
In termini di banca dell’oro UBI Banca continua ad essere a fianco delle attività dei distretti orafi italiani come Arezzo, Vicenza, Valenza e Marcianise. In relazione all’oro da investimento abbiamo esteso a tutta la rete della Banca l’attività di vendita di oro, custodia e gestione per privati e investitori. Un’attività che lo scorso anno ha registrato una crescita a doppia cifra.
Dal suo osservatorio ci sono segnali evidenti di una ripresa economica?
Dai dati pubblicati da Banca d’Italia di recente, emerge che a livello di sistema il finanziamento alle imprese è aumentato, sono cresciuti i prestiti al settore privato e, sempre nell’ultimo trimestre dello scorso anno, anche il PIL è cresciuto seppur in misura minore che nel resto d’Europa. I segnali di ripresa sono tangibili anche nella crescita dei consumi e nell’incremento dei depositi. Auspico che tutte le condizioni politiche e congiunturali consentano nei prossimi mesi di consolidare la crescita e la fiducia percepita oggi.
Negli ultimi anni avete messo in campo una serie di iniziative importanti nel mondo dello sport. Nella vostra area quali interventi avete messo in campo?
Il sostegno di UBI Banca al mondo dello sport è in linea con i valori del nostro Gruppo. Il supporto ai club sportivi va dal calcio al basket e non solo. Siamo Main Sponsor della Juventus e dell’Atalanta, Official Sponsor del Brescia Calcio, main sponsor dell’NBA in Italia e della Federazione Italiana Pallacanestro. Allo stesso tempo siamo vicini allo sport amatoriale e dilettantistico con cui condividiamo i sani valori e la massima diffusione tra i più giovani. Affinché venga insegnato ai più piccoli cosa siano il sacrificio e la corretta cultura sportiva, ottimi pilastri di una crescita sana.
In questa ottica, lo scorso anno è stata organizzata la prima Festa dello Sport targata UBI Banca, che ha unito la Giornata della Famiglia, il tradizionale pomeriggio a porte aperte dedicato ai figli dei dipendenti, alla Giornata per lo Sport, la riunione di tutte le realtà sportive sostenute ad Arezzo e provincia. Abbiamo aperto le porte a migliaia di bambini nell'ambito dell’iniziativa nazionale “Bimbi in Ufficio” promossa da Il Corriere della Sera creando un palazzetto dello sport a cielo aperto con i bambini che hanno potuto cimentarsi nelle più disparate discipline.
In ultimo e proprio in questa ottica, siete da pochi mesi diventati il main sponsor di uno dei teatri più importanti in Italia e punto di riferimento da sempre del popolo romano. Come mai la scelta del teatro olimpico e quali sono i vostri obiettivi sul medio periodo?
Abbiamo valutato questo intervento come un importante palcoscenico per affermare il ruolo di UBI Banca nella Capitale. Una sponsorizzazione che rientra nella grande sensibilità ed attenzione che la nostra Banca riserva al mondo della cultura ed in generale delle arti, un’impostazione che intendiamo continuare a valorizzare su tutti i territori serviti. Lo sa ad esempio che ad Arezzo UBI Banca amministra la Casa Museo dell’Antiquariato di Ivan Bruschi? Un unicum nell’ambito del collezionismo di valore che invito ad andare a scoprire.