Eventi

Taobuk e le mille “rivoluzioni” che hanno cambiato la  storia

A colloquio con Antonella Ferrara, presidente del prestigioso festival che coniuga arte e letteratura

TAORMINA –  Si fa presto a dire 'rivoluzione'. Meglio parlare di 'rivoluzioni': il plurale è d'obbligo per declinare, con un solo termine, rivolgimenti dai mille risvolti.  Ora dagli esiti eclatanti, tali da segnare il cammino dell’umanità. Ora  intimi e privati, circoscritti alla sfera individuale. Le rivoluzioni non hanno regole e si propagano in ogni campo e direzione: nella storia e nell’arte, nella scienza e nella tecnica, nel macrocosmo di popoli e nazioni, come nel microcosmo di cui si nutre ognuno. Questo - e molto più - è il tema portante dell’ottava edizione di Taobuk, che si svolgerà a Taormina dal 23 al 27 giugno: una nuova esaltante sfida per il prestigioso festival ideato e diretto da Antonella Ferrara, che ha saputo coniugare la letteratura con le altre arti, bruciando le tappe e conquistando rapida e vasta risonanza internazionale. Merito di una manifestazione davvero unica nel suo approccio multidisciplinare, immersa per di più nel coté intellettuale di quella che è conosciuta come la Città del Centauro, adorna di suggestivi scenari intrisi di Mito. Un progetto vincente. Ne parliamo con la stessa Antonella Ferrara, presidente e anima del festival.

  Perché ha scelto proprio la località regina del turismo siciliano?
«Per la sua storia culturale e la tradizione di buen retiro di grandi personalità artistiche e intellettuali, da Goethe a Wilde, da Gide e Capote. E per il magnetismo che emana incantando i visitatori, circa un milione l'anno.  Taormina come brand a livello mondiale, luogo ideale per sperimentare una formula che pone al centro le “Belle Lettere” in dialogo con le altre espressioni della Cultura: dal cinema alla musica, dal teatro alle arti visive, dal giornalismo alla comunicazione, dall'enogastronomia allo sport.  Scrittori, giornalisti, filosofi, artisti, esponenti della società civile e politica, provenienti dai quattro angoli del mondo, parteciperanno anche quest’anno ad incontri, tavole rotonde, momenti musicali e di spettacolo, reading, mostre di arte e fotografia, botteghe del gusto, itinerari turistici, proiezioni di film, corsi di scrittura».
  Dopo i concept altrettanto impegnativi delle passate edizioni – “Gli ultimi muri” con riferimento ai pregiudizi che dividono popoli e singoli, oppure “Padri e figli” sul confronto tra passato, presente e sull’eredità generazionale – Taobuk 2018 indagherà le proiezioni che dentro ciascuno di noi generano appunto le rivoluzioni, quelle piccole, individuali del quotidiano e quelle epocali e collettive che hanno cambiato il corso della Storia.
  Quali e quanti risvolti può contenere il tema “Rivoluzioni”?
«Innovazione, rinnovamento, palingenesi: il cammino della civiltà è scandito da rivoluzioni scientifico-tecnologiche, economiche, politiche che hanno dato forma agli assetti sociali ancora oggi alla base dell’universo occidentale, senza mai prescindere da quella che Voltaire nel Settecento definiva “la grande rivoluzione dello spirito umano”. Dall’invenzione della scrittura a quella dei caratteri a stampa, dalla rivoluzione elettronica a quella digitale, dalla bioetica all’astrofisica, sono tante le frontiere aperte che portano in sé ancora l’ebbrezza della sfida e il senso di una rivoluzione. Il modo in cui l’arte interviene nel modificare e dare forma alla nostra visione del mondo, e come la letteratura legge le rivoluzioni, interagendo con queste, è quanto ci proponiamo di investigare Il Festival è sempre stato un osservatorio privilegiato sul nostro tempo e un’opportunità per accendere dibattiti e discussioni su temi-chiave, grazie al contributo di intellettuali, scrittori, filosofi e artisti. Insieme a loro metteremo a fuoco uno dei temi più rilevanti nel dibattuto contemporaneo: visioni, sogni e progetti che possono cambiare il mondo e dare forma alla realtà. Il 2018 è poi un momento straordinariamente significativo per parlare di questo tema: ricorrono, com’è noto, gli anniversari della scomparsa del Mahatma Gandhi, di Bob Kennedy e Martin Luther King, il centenario dalla nascita di Nelson Mandela, uomini la cui visione ha ispirato un radicale progetto di rinnovamento, sociale e politico, e la cui eredità è ancora viva».
La kermesse si aprirà anche quest’anno con la cerimonia di premiazione, uno spettacolo evento che ha come inimitabile cornice la cavea millenaria del Teatro Antico: un vero e proprio format televisivo, che ha portato alla messa in onda su Rai 1 nel 2016, cementando la mediapartnership stretta con la Rai.
  Ripercorriamo l’albo d’oro dei premiati...
«Nel corso della serata, ad ingresso libero, vengono conferiti i Taobuk Awards, riconoscendo a ciascuno dei premiati un particolare legame con il tema prescelto. I Taobuk Awards for Literary Excellence sono andati a scrittori come i cileni Luis Sepulveda e Isabel Allende, gli israeliani Abraham Yehoshua e David Grossman, il marocchino Tahar Ben Jelloun, il premio Nobel turco Orhan Pamuk, gli italiani Claudio Magris e Domenico Starnone, lo statunitense Michael Cunningham. Per il cinema Gianni Amelio, Christian De Sica, Luigi Lo Cascio, quest’ultimo premiato anche per il teatro come Leo Gullotta. Per la musica l’israeliana Noa, il premio Oscar Nicola Piovani, il violinista Uto Ughi, con la fondamentale partecipazione dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania. Vanno inoltre ricordati i Taobuk Award all’impegno civile a Pietro Grasso, Nicola Gratteri, Cantone. Sono convinta che la riflessione culturale deve incoraggiare il dialogo, mirare a superare gli steccati, esaltare i valori etici della tolleranza e dell’uguaglianza, il rispetto per la meritocrazia e la sana competitività. Valori presenti anche nello sport. Non a caso Taobuk ha in cantiere progetti con un grande campione del ciclismo come Vincenzo Nibali o atleti come Daniele Garozzo, oro olimpico nella scherma».
  E lei è sportiva?
«Certamente, fin dall’infanzia. Ho fatto per anni dressage e danza classica. E se la mia ginnastica mentale è la lettura, alleno il mio corpo andando ogni giorno in palestra. Considero l’esercizio fisico uno stile di vita irrinunciabile, almeno per me».

  Taobuk - Taormina International Book Festival, a cui è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica, è patrocinato dal Mibact-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. È sostenuto e promosso da Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana, Agenzia Nazionale per i Giovani, Comune di Taormina, Parco Archeologico di Naxos, Associazione Albergatori di Taormina; e con il contributo di Università degli Studi di Messina, Teatro Massimo Bellini di Catania, Sac Società Aeroporto Catania, Fondazione Bonino Pulejo, Consiglio Nazionale Forense, Ordine degli Avvocati di Messina.