Violenza contro le donne
Oltre l’indignazione è arrivato il momento dell’impegno
Nicola ZingarettiPresidente della Regione Lazio
Su un tema così delicato e drammaticamente di attualità come quello della violenza sulle donne credo sia doveroso andare oltre lindignazione: servono impegno comune, progetti concreti e una grande reazione collettiva. Noi su questa battaglia ci siamo sempre stati, e ci saremo ancora con più forza. È fondamentale infatti che le istituzioni collaborino per mettere in campo strumenti utili, in grado di affiancare lazione di repressione esercitata dalle forze dellordine. La Regione si è quindi dedicata in questi anni alla costruzione di un piano integrato in difesa delle donne, con azioni per prevenire le violenze, per aiutare le vittime, evitando che alla tragedia del sopruso subito si associ quella della solitudine, e per innescare un percorso di rivolta culturale. A partire dai ragazzi. Nei giorni scorsi abbiamo voluto rivolgere un appello alle scuole del Lazio e di Roma per una mobilitazione culturale coinvolgendo i professori, i dirigenti scolastici oltre agli studenti, ai quali chiediamo contributi, idee ed elaborati sul tema della violenza di genere. Stiamo raccogliendo tutto il materiale prodotto dalle scuole per presentarlo il 25 novembre prossimo in occasione della Giornata Nazionale contro la Violenza alle Donne.
Sono quattro anni che la nostra Regione caratterizza le sue politiche attive contro la violenza sulle donne. Questo ci ha portato ad avere una legge contro la violenza di genere allavanguardia in Italia grazie alla quale siamo stati in grado di coordinare gli interventi e di mettere in campo politiche attive e di prevenzione innovative e integrate tra loro. Abbiamo presentato Le 10 azioni a contrasto della Violenza di Genere per cercare di arginare un fenomeno che continua ad essere unemergenza sociale, dato che secondo i dati del Viminale ogni giorno sono avvenuti nel nostro paese ben 11 stupri, nei primi sette mesi del 2017. Tra azioni specifiche per combattere la violenza di genere e azioni più generali sul tema sicurezza urbana, abbiamo messo a disposizione circa 10 milioni di euro. I 10 punti rappresentano un intervento articolato, con cui cerchiamo di dare una risposta al bisogno di assistenza e protezione delle donne, ma anche riserviamo risorse importanti a progetti educativi per generare parità di genere e per combattere labominio culturale da cui nascono le violenze. Cito, tra le diverse azioni, lo stanziamento di 2,1 milioni alla Rete delle strutture Antiviolenza per l'istituzione di 8 nuovi centri antiviolenza nel Lazio; altri 2 milioni di euro stanziati per l'autonomia delle donne vittime di violenza; 1,3 mln per la rete antitratta; 1,1 mln per progetti su prevenzione e contrasto alla violenza di genere; 400mila euro a sostegno degli orfani vittime del femminicidio, di cui 160mila già erogati a ragazzi e ragazze; l'avvio di percorsi nella rete sanitaria con sportelli ad hoc e assistenza psicologica per le donne; una App per smartphone 112 Where are U collegata con il numero unico 112 che permette all'operatore di individuare la posizione della vittima e la possibilità di effettuare una chiamata silenziosa, nel caso in cui la donna fosse impossibilitata a parlare; 2,7 milioni a sostegno di Forze dell'Ordine, Comuni e Prefetture suddivise tra il "Patto Lazio Sicuro", finanziato con 800mila euro, e 1,9 milioni per il bando "Sicurezza in comune" per l'installazione di impianti di videosorveglianza.
Io credo che attraverso una grande mobilitazione delle nostre comunità riusciremo a incidere su questa enorme questione sociale e civile.