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MUSEO PIAGGIO…L’ITALIA S’E’ VESPA!

Viaggio un uno dei musei storici più affascinanti e visitati in Italia, dove si respira decisamente un pezzo importante di storia italiana.

di Marco Oddino

Dalla sua apertura, nel 2000, il Museo Piaggio ha avuto più di 510.000 visitatori, con un continuo aumento fino ad arrivare ad un record annuale di oltre 56.000 visitatori nel 2016 che la inserisce fra i 5 musei d’impresa più visitati in Italia.

La Fondazione Piaggio nasce nel 1994.
E’ una Onlus a partecipazione mista pubblica e privata (Piaggio & C. S.p.A. e Comune di Pontedera) che ha lo scopo primario di sviluppare e gestire il Museo e l’Archivio Storico Piaggio e di promuovere le sinergie tra impresa, cultura e Territorio.
La Fondazione, all’interno dei suggestivi spazi del Museo Piaggio, è un luogo di promozione culturale estremamente vivo e dinamico dove convivono mostre d’arte, convegni, incontri ed eventi culturali, spettacoli musicali, di danza, di moda.

Ma scopriamo qualcosa di più dalle parole del suo Presidente Riccardo Costagliola.
QUANDO NASCE IL MUSEO?
Il Museo Piaggio nasce nel 2000 nei 3.000 metri quadrati dell’ex officina attrezzeria, uno dei corpi di fabbrica più antichi e affascinanti del complesso industriale di Pontedera, dove l’azienda insediò la propria produzione a partire dai primi anni Venti del ‘900.
CHE OBIETTIVI VI SIETE PREFISSATI?
Il Museo è nato per conservare e valorizzare la memoria storica dell’impresa. Si pone l’obiettivo di ricostruire le vicende di Piaggio e del suo Territorio e di ripercorrere un lungo periodo di storia italiana, fatto di trasformazioni economiche, di costume e di sviluppo industriale, narrato attraverso l’esposizione dei prodotti più famosi e rappresentativi dell’azienda e attraverso i documenti e le immagini del suo ricchissimo Archivio Storico.
Le sue sale accolgono le collezioni Vespa (dai primi prototipi alle Vespa di serie attualmente in commercio) e Gilera (dalla moto VT 317 del 1909 alla RC600 Parigi-Dakar del 1991), accanto ai più significativi prodotti di Piaggio (i motori aeronautici degli anni Trenta, un esemplare di motrice ferroviaria MC2 de 54 del 1936, l’aereo P148 del 1951, l’Ape, il Pentarò, il Ciao e gli altri ciclomotori Piaggio).
QUALI SONO LE “ATTRAZIONI” PIU’ VISITATE?
Ciò che maggiormente attira al Museo appassionati di tutto il mondo è tuttavia la Collezione Vespa, unica nel suo genere. Solo a Pontedera, infatti, è possibile trovare i preziosi prototipi degli anni ’40: l’MP5, conosciuto con il soprannome di “Paperino”, primo esercizio di Piaggio sul tema scooter, prodotto in pochissimi introvabili esemplari tra il 1944 e 1946; e l’MP6, il  celeberrimo prototipo di Vespa uscito dalla matita di Corradino d’Ascanio nell’autunno 1945.
Tra i veicoli di serie si possono ammirare i “classici” della sconfinata produzione Vespa (più di centoquaranta versioni) tra cui si distinguono la prima serie 98cc dell’aprile 1946; la Vespa 125 del 1951, modello utilizzato da Audrey Hepburn e Gregory Peck sul set di Vacanze Romane; la Vespa “U”  (utilitaria) del 1953, costruita in soli 7.000 esemplari, oggi tra i pezzi più ricercati dai collezionisti di tutto il mondo; la prima Vespa granturismo, la Vespa GS 150 del 1955; la Vespa 50 del 1963 (per tutti gli italiani “il Vespino”), che segnò una pietra miliare nella storia dello scooter più famoso del mondo (e fu seguita, nel 1969, dal grande successo della 50 Special); la 90 Super Sprint del 1965, veicolo-mito per i giovani sportivi; la 125 Primavera del 1967, vero e proprio oggetto di culto per i giovani dell’epoca. Gli anni ’70 sono egregiamente rappresentati dalla Vespa 125 Primavera ET3 e dalla Vespa 200 Rally, che in quegli anni proponevano una soluzione tecnica innovativa come l’accensione elettronica, e dalla Vespa P125X del 1977, “replicata” da una sua versione gigante, un modello fuori scala di 4 metri di altezza in vetroresina e vernice rossa.
CI SVELA QUALI SONO I PEZZI PIU’ RARI CHE ESPONETE?
Trai pezzi più rari conservati al Museo Piaggio ci sono senz’altro alcuni esemplari di Vespa da record e da corsa: veicoli unici, tra i quali spiccano la Vespa Siluro (una 125 a cilindri contrapposti con la quale Mazzoncini conquistò il record mondiale sul chilometro lanciato nel 1951) e la Vespa Montlhéry (una 125 che nel 1950 conquistò 17 record del mondo in 10 ore sull’omonimo circuito francese), senza dimenticare la Vespa Sei Giorni numero 94 guidata dal famoso pilota Giuseppe Cau (modello con il quale la squadra corse Piaggio vinse nel 1951 ben 9 medaglie) e le Vespa 98 e 125 corsa e circuito.
CI RACCONTI QUALCHE CURIOSITA’
Una vera curiosità è la Vespa Alpha, veicolo fuoriserie realizzato per la produzione del film Dick Smart Agente 2007 del 1967, che nella finzione scenica poteva trasformarsi in elicottero e sottomarino. Un capitolo a parte meritano le due Vespa destinate a uso militare: la Vespa 150 T.A.P., destinata alla Armée Française e armata con un cannone anticarro senza rinculo da 75 mm e il prototipo di Vespa Militare 125 del 1964, progettata per il Ministero della Difesa italiano.
E QUALCHE “CHICCA” DA VERI COLLEZINISTI?
La collezione del Museo è arricchita da quei prodotti che hanno accompagnato il successo dell’azienda nel settore della mobilità individuale dal 1946 in poi: l’Ape (di cui sono conservati alcuni esemplari, tra i quali spicca il Cassone del 1953, il Calessino del 1956, il Pentarò versione “antincendio” del 1962 e una bellissima versione “carretto siciliano” interamente dipinta a mano), i ciclomotori (dal prototipo del 1955 al Ciao del 1967), la Vespa 400 (una piccola automobile che Piaggio produsse dal 1957 al 1961 negli stabilimenti in Francia dell’ACMA) e il Moscone (“la Vespa del mare”, motore fuoribordo del 1949).
NON SOLO PIAGGIO…
Un’apposita area del Museo, infine, è dedicata alla Collezione Gilera, storica azienda produttrice di motociclette di Arcore, acquisita da Piaggio nel 1969.
ED IN ULTIMO, ANCHE LA FONDAZIONE STRIZZA UN OCCHIO AI SOCIAL
La Fondazione Piaggio e il suo Museo hanno recentemente vinto il prestigioso Corporate Art Award, premio pensato per identificare, valorizzare e promuovere le eccellenze nelle collaborazioni tra il mondo del business e quello dell’arte a livello internazionale, per “Il Miglior coinvolgimento dei Social Media”.