Quando tutto FILA liscio!
di Marco Oddino
Sono passati oltre cento anni di storia dalla fondazione dell’azienda ed oltre 40 anni dalla creazione della “F-BOX”, nonchè dal lancio delle prime linee sportive….ed il brand FILA resta ancora oggi un marchio cult per le vecchie e le nuove generazioni, strizzando un occhio ormai, non solo al mondo dello sport.
Ma conosciamo un po di più la sua storia, attraverso la visita della sua Fondazione e Museo Storico con base a Biella.
La Fondazione FILA MUSEUM nasce nel 2010 per volontà di Gene Yoon, con lo scopo di far conoscere l’atipica evoluzione di questo marchio sportivo, che porta con sé una storia, una tradizione, un prezioso background dello stile italiano. L’attuale esposizione presente nella Fondazione, si articola in 9 sale in continua trasformazione, con fotografie, filmati e modelli della storia del marchio FILA. L’archivio storico si distribuisce invece in 6 sale, 2 delle quali aperte al pubblico, dove sono conservati i campionari e i documenti dell’azienda.
Biella, come sede della Fondazione, è stata proprio scelta da Gene Yoon, proprio per dare un tributo al luogo di nascita del marchio FILA, che non frena mai la sua voglia di espandersi.
La Fondazione ha la principale finalità di tutelare, promuove e valorizzare il patrimonio storico e culturale che da sempre sono considerati elementi fondamentali per lo sviluppo del brand FILA.
Ma iniziamo questo breve viaggio...
Si parte con la sala FILA SPORT – PEOPLE ARE FILA, dove si possono ammirare i personaggi che hanno costruito la storia del logo passando dal suo disegnatore Sergio Privitera all’attuale Presidente dell’azienda e ideatore della Fondazione Fila Museum, Mr. Gene Yoon.
Oltre a essere il Presidente dell’azienda Gene Yoon è anche l’ideatore della Fondazione Fila, in quanto affezionato al luogo di origine dell’azienda che in Korea è molto sviluppata, soprattutto nelle calzature.
Attraverso un percorso realizzato da immagini e da prototipi del logo Fila vengono raccontati le prime campagne pubblicitarie e la storia del logo “F Box” in 40 anni di vita, motivo che ha spinto il disegnatore a utilizzare i colori con cui Fila è famosa in tutto il mondo e l’abbigliamento con cui ha iniziato la sua scalata.
Da sempre FILA è il risultato di grandi binomi con gli sport più importanti ed i suoi protagonisti.
Come non passare quindi all'area tennis e chi di noi non ha mai indossato un completino a “righe” che fu la prima vera provocazione e “rottura” in questa specialità?
Con la nascita quindi della White Line si celebra la prima linea di abbigliamento che si distingue dal resto del mondo perché per la prima volta vengono esposti capi colorati nel circus del tennis, fino ad allora sempre e rigorosamente bianchi.
Nomi noti come Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Bijorn Borg, Boris Becker, Monica Sales e Gabriela Sabatini hanno indossato i capi firmati Fila della White Line.
In particolare la maglia indossata da Borg, disegnata dal famoso stilista Pierluigi Rolando è stata ispirata dalle divise di baseball americano, mantenendo le tipiche strisce e la stessa distanza tra l’una e l’altra, ottenendo grande successo.
La collaborazione con il Designer di fama internazionale Pierluigi Rolando non si limita a questa collezione ma continua per 14 anni durante i quali firmò tutte le linee sportive Fila.
In ogni lato della sala ci sono elementi che hanno cateterizzato Fila durante il suo percorso, come la rete da tennis che divide la stanza in due parti creando una linea tra passato e presente, dove nel presente abbiamo la Clijsters che nel 2012 ha indossato Fila.
FILA ha fatto anche un bel canestro da 3 punti sponsorizzando il mondo del basket e legandosi negli anni passati ad atleti come Grant Hill, con il quale realizzò una linea di calzature sportive, e alle storiche squadre come la Kinder Bologna e la Pallacanestro Biella.
Passando al calcio, Buffon, Ronaldo e Batistuta sono stati invece i grandi nomi che hanno vestito FILA in questo mondo, anche se questo sport non è tra i core business attualmente del’azienda.
….anche nei motori il marchio ha avuto un ruolo da protagonista.
Dal primo team degli anni ’80 fino alla Ferrari con Schumacher e alla Ducati con Capirossi, l’abbigliamento e le scarpe sono stati marchiati FILA con una grande visibilità e consenso da parte degli atleti ed addetti ai lavori.
Nella Sala del Motorsport è esposto anche il camioncino FILA del ’75 utilizzato come veicolo pubblicitario mentre si spostavano i capi di abbigliamento dall’azienda ai negozi.
All’interno del Museo è stato ricreato anche l’Ufficio Stile, il luogo dove gli stilisti e i grafici progettavano e pensavano tutte le nuove linee del brand FILA da lanciare sul mercato.
Nella sala sono raccolti tutti i cataloghi e i campionari del marchio biellese che fanno da contorno al grande tavolo da lavoro dove gli stilisti sviluppavano la loro creatività e le loro idee.
L’Ufficio Stile ospita inoltre al suo interno una vasta esposizione di calzature di vario genere marchiate FILA.
La Fondazione ha lavorato anche alla ricerca, al recupero e alla catalogazione del materiale storico dell’azienda. Nasce così l’archivio FILA, che ad oggi raccoglie circa 50.000 pezzi di campionario e altrettante immagini, oltre a cataloghi, rassegne stampa, materiale pubblicitario e video.
L’archivio storico è stato rinnovato nel 2017 in collaborazione con LAGO, proponendo un’idea di design versatile e alla portata di tutti.
L’archivio diventa così oggetto d’ispirazione e studio per gli stilisti impegnati a creare le nuove collezioni. Tutto il materiale presente è altresì consultabile da studenti e ricercatori.
Per informazioni: http://filamuseum.altervista.org