Salute

Autostima

L’autostima è fondamentale e determinante per ottenere il meglio dalla vita. Il livello di autostima nasce da un confronto fra noi e il mondo circostante, ma se il  confronto è errato...

Dott.ssa Simona Porcelli
Psicologa clinica

Cosa penso di me?
L’autostima è il valore che ci attribuiamo. Che opinione ho di me stesso?
E’ una componente fondamentale per il nostro benessere psicologico perché è ciò che influisce in modo decisivo sulle nostre azioni: ingrandisce o riduce le nostre capacità: attribuisce o toglie valore al nostro comportamento.
Possiamo distinguere autostima positiva da negativa, alta da bassa e comunque affermare che questo determinerà il nostro atteggiamento sia in ambito sociale che lavorativo, relazionale e affettivo ed anche familiare.
Ma da dove nasce? Cos’è che determina la nostra alta o bassa autostima?
Pope A.W. nel 1992 affermò che l’opinione che si ha di se deriva dal confronto tra l’immagine con cui ci si percepisce e l’immagine di quello che si vorrebbe essere.
In tal senso, più il "come siamo" è lontano da il "come vorremmo essere" tanto più ci si sente "individui non in grado di…." e più si prova insoddisfazione nei propri confronti.
L’autostima si apprende da piccoli, durante l’infanzia, quando ci si relaziona con il mondo circostante. Il bambino assimila ciò che il suo mondo relazionale gli comunica : fa sue le opinioni che gli adulti di riferimento hanno di lui.
Frasi quali: "Non sei proprio capace"; "Non capisci niente" oppure "Lo sapevo che non ce l’avresti fatta" dette da persone che hanno un ruolo significativo nella vita del bambino diventano talmente veritiere ai suoi occhi che li bambino le conserverà facendole diventare parte importante della considerazione che svilupperà di se stesso: saranno queste che concorrono a sviluppare in lui i pensieri che influenzano e determinano l’opinione che ha di se stesso.
Sono bambini che rinunciano e che si tirano subito indietro. Sono coloro che , in un contesto sociale tendono ad isolarsi. Sono i bambini che mettono in atto comportamenti aggressivi o addirittura da veri e propri "bulli".
Il bambino accettato dall’ambiente familiare sia con i suoi punti di forza che con le sue difficoltà tende, invece, a sviluppare un senso di se adeguato e capace.
Diventeranno adulti che non si arrenderanno di fronte agli ostacoli ma raggiungeranno il loro obiettivo. Riconosceranno un loro insuccesso ma senza dargli un ruolo centrale nella loro vita: Saranno propositivi verso nuovi obiettivi.
Saranno in grado di riconoscere i propri bisogni, esprimere le proprie emozioni e riconoscere i propri diritti.
Un ‘autostima bassa genera nella persona pessimismo, eccessiva autocritica e soprattutto una maggiore severità nel giudicare il proprio operato. Minimizza se non addirittura squalifica l’atto corretto che compie e centra la sua attenzione sugli errori.
Chi ha una bassa autostima sente di valere poco e tende a sottovalutare le proprie abilità : non agisce per paura di sbagliare; prova incertezza e insicurezza nel prendere decisioni anche minime. Il comportamento è passivo, sottomesso e di ritiro. Difficilmente la persona comunica i propri bisogni o le proprie idee. Anche il tono di voce è basso ed esitante.
L’individuo con bassa autostima tende a colpevolizzarsi: l’insuccesso avviene per una sua carenza o una sua incapacità!
Pensa di non meritare le possibilità lavorative o personali che gli si presentano . Le emozioni caratteristiche sono di vergogna, frustrazione ed ansia. Tenderà ad evitare anche le situazioni più semplici per paura di essere rifiutato. 
Cosa si può fare per migliorare la propria autostima?
Innanzitutto è necessario che la persona capisca quali sono i propri valori scoprendo ciò che vuole e ciò che non vuole nella propria vita;
E’ importante riconoscere le emozioni negative che alimentano e distruggono la propria autostima;
E’ necessario modificare sia l’immagine che si ha di se stessi ma anche arrivare a comprendere come si è formata questa opinione che ostacola il raggiungimento dell’obiettivo.