UN PARADENTI NON CAMBIA LA VITA
Nel numero precedente abbiamo parlato di paradenti in quanto protezione per i traumi da sport, oggi la nostra rubrica ci racconterà come un paradenti può essere non solo funzionale alla protezione dei denti durante la crescita, ma anche all’aumento della performance sportiva.
Un paradenti, commerciale o professionale, nasce come ausilio alla protezione traumatica dei denti e di tutto il distretto orale, sia che l’atleta indossi un apparecchio ortodontico o faccette estetiche, sia per una normale dentatura. Ma vediamo come entra in gioco quando parliamo di salute dei denti o performance atletica.
Il dott. Vittorio Giannelli, specializzato nella odontoiatria estetica e con un blasonato trascorso sportivo, attraverso alcune metodologie nelle quali vengono coinvolte tecnologie e tecniche, ha messo a punto un metodo che non solo salvaguarda la correzione dei denti ma consente agli atleti un notevole aumento della performance.
“Non è solo importante che il paradenti sia perfettamente modellato alla dentatura”, commenta il dott. Giannelli, “in quanto un carico occlusale asimmetrico potrebbe ridurre la funzione del paradenti a una mera protezione contro i traumi”. Difatti, attraverso le tecniche e le tecnologie utilizzate è possibile misurare, con la massima precisione, la forza che i muscoli interessati all’occlusione (chiusura) della bocca esercitano durante uno sforzo; queste misurazioni serviranno quindi alla personalizzazione del paradenti che sarà costruito con caratteristiche diverse ovvero, polimeri più o meno morbidi al fine di uniformare la massima occlusione fino a renderla perfetta.
Questo, oltre alla protezione traumatica, offre una garanzia per una corretta crescita dentale dei giovani atleti nonché per un sensibile aumento della performance sportiva. I dati stimati indicano un aumento della prestazione che può variare fino al 30%; dati che spiegano la ragione per la quale questo tipo di paradenti è utilizzato da sportivi professionisti di altissimo livello.
Provando, ora, a stringere la bocca esercitando un carico importante, molti di voi lettori potranno notare sin da subito di non avere un’occlusione perfetta: forse sentirete di mettere più forza a destra o a sinistra, più avanti o più indietro; ecco provate ora ad immaginare quanto questa occlusione non simmetrica potrebbe condizionare durante uno sforzo atletico dove la biomeccanica fa appello a tutti i muscoli stabilizzatori per eseguire un gesto. Il metodo che il dott. Giannelli ha sperimentato rende un’occlusione perfettamente simmetrica migliorando fortemente la performance sportiva e salvaguardando la crescita e la protezione dei denti.
Anche Adolfo Fiorentino, giovane promessa d’interesse mondiale di Brasilian Jiujitsu, ha scelto di essere seguito dal Dott. Giannelli e non possiamo dire che i risultati non gli diano ragione.