Lifestyle

ECOSOSTENIBILITA’ URBANA

COME CAMBIA LA VISIONE DEL BUILDING NELLA SMART CITY


Secondo la tradizione Archimede di Siracusa, considerato come uno dei più grandi scienziati e matematici della storia, un giorno avrebbe detto: “Datemi una leva e solleverò il mondo”. Più di 2000 anni fa quando visse il famoso scienziato, le città stavano piano piano prendendo piede in tutto il mondo conosciuto e i progressi della scienza e delle nuove tecnologie ci avrebbero portato ai nostri giorni a vedere realizzati i più grandi centri urbani del mondo, le cosiddette grandi metropoli.
Se le priorità nell’antica Grecia erano di dare riparo ai cittadini, erigere insediamenti stabili e costruire grandi templi per onorare gli dei, con l’avvento dell’era moderna siamo giunti ad un cambio più che radicale e le città sono passate da piccoli centri a grandi poli di sviluppo con le rivoluzioni industriali che hanno portato ad un processo di evoluzione economica e industrializzazione della società moderna.
Giunti agli albori del XXI secolo, le priorità sono cambiate e l’uomo è chiamato a rispettare precisi criteri e obiettivi nella realizzazione dei centri urbani che rispondano al pieno rispetto dell’ambiente all’insegna della sostenibilità, riducendo l’impatto degli agenti inquinanti nelle metropoli e realizzando sistemi che sfruttino le energie rinnovabili, inesauribili e pulite che rappresentano il futuro di un pianeta che sta bruciando in fretta le tradizionali fonti dei combustibili fossili.
Analizzando come sia cambiata la visione del building nelle città italiane, non si può non citare il caso di successo della metropoli di Milano, capoluogo della regione Lombardia e oggi punto di riferimento di quella trasformazione che punta a rendere l’Italia una “Smart Nation”.
Uno degli esempi di maggior successo è sicuramente il noto “Bosco Verticale”, un complesso di due palazzi residenziali a torre progettato da Boeri Studio situato nel Centro direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola. Inaugurate nel 2014, la peculiarità di questo straordinario complesso è la presenza di più di duemila essenze arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti. Un progetto che ha rafforzato la riforestazione metropolitana e con la presenza di tanto verde punta a incrementare le biodiversità vegetali ed animali, a ridurre l’espansione urbana e a contribuire alla mitigazione del microclima.
E se nei prossimi 50 anni verrà consumato più cibo rispetto agli ultimi 10.000 anni messi insieme e l'80% verrà consumato nelle città, diventa prioritario trovare un'alternativa ecologica al nostro attuale sistema alimentare. Da questa premessa fondamentale sono partiti numerosi progetti che puntano a rendere le aree urbane parte di un circuito organico che assorbe la campagna.
Questo ha portato alla realizzazione di complessi edilizi con sperimentazione di orti sui tetti e grattacieli modulari in cui i residenti producono il proprio cibo in veri e propri orti verticali. In questo modo il cibo viene coltivato a chilometro zero con un processo circolare che parte da un sistema di trattamento dell'acqua che filtra l'acqua piovana, arricchendola con sostanze nutritive e la conduce fino alle serre. I rifiuti alimentari vengono raccolti nel seminterrato e trasformati in concime.
L’uomo è chiamato a rispettare il pianeta in cui vive e a cambiare le sue cattive abitudini. Dal riscaldamento globale al cambiamento climatico, occorre dare priorità ad azioni atte a contrastare questi fenomeni che mettono in pericolo l’ecosistema di vita delle Terra. Anche partendo da piccoli gesti all’interno delle proprie case o attraverso buone pratiche comportamentali per sostenere l’ambiente, è possibile contribuire alla salvaguardia del mondo attorno a noi, casa nostra.