la rivoluzione di POPMOVE, IL PRIMO SOCIAL MOBILITY NETWORK

Parte da Roma il nuovo servizio che, basato su un modello di mobilità circolare, prevede la condivisione dell’auto tra privati. La piattaforma è uno dei pilastri della SWAP Mobility

Di Ludovica Urbani


Per oltre due settimane, a giugno, era diventato un vero tormentone, sui social e sui mezzi di comunicazione romani (e non solo). Ma alla fine sono usciti allo scoperto i veri artefici della misteriosa campagna teaser “Cercasi scambisti”, che ha tappezzato ogni angolo della Capitale con cartelloni “pop” dai colori sgargianti monopolizzati dall’insolito slogan, provocatorio quanto criptico.
Alla base della campagna di comunicazione unconventional c’era Popmove, una startup che nasce con l’ambizione di andare oltre il car sharing e il noleggio dando vita a un nuovo modello di condivisione dell’auto per chi vive in città o per chi viaggia per lavoro.

Il nuovo servizio
Popmove, secondo i suoi promotori, rappresenta il primo Social Mobility Network. Si tratta di una community certificata e garantita in cui è possibile trovare un’auto quando se ne ha bisogno e condividere la propria quando non la si usa. Da una parte ci sono i Popdriver, che hanno bisogno di una vettura e possono trovare quella che cercano pagando solo per l’uso che ne fanno; dall’altra i Popmover, titolari di un contratto di noleggio a lungo termine Popgo, che mettono a disposizione la propria auto sulla piattaforma Popmove e risparmiano sulla rata mensile, ricevendo un accredito fino all’80% dell’importo di ogni singolo viaggio effettuato da un Popdriver e abbattendo così il canone in pochi giorni. Attraverso l’app Popmove si ha accesso a un’ampia varietà di vetture: dalle citycar ai SUV, dalle berline alle auto di lusso. Il servizio parte da Roma per estendersi gradualmente a tutte le città italiane. Il funzionamento è molto semplice. Le vetture si mettono in condivisione e si aprono con una app proprio come un car sharing, ma con durate e percorrenze superiori: da 1 ora a 29 giorni e su tutto il territorio nazionale, purché si riconsegni il veicolo nei tempi indicati dal legittimo proprietario.

Un target nuovo
Uno degli obiettivi di Popmove è quello di abilitare la condivisione di un’auto all’interno di piccole comunità di prossimità: tra gruppi di amici, vicini di casa, colleghi di lavoro oppure, ad esempio, tra piccole attività commerciali e i loro clienti. Il servizio si basa sui rating di valutazione rilasciati dagli utenti, sia sui fruitori che sui mezzi. Due gli obiettivi di fondo: da un lato, incentivare i comportamenti virtuosi da parte di chi utilizza l’auto di un privato, garantendo a quest’ultimo di condividerla serenamente; dall’altra, assicurare la presenza di veicoli puliti e manutenuti. Il tutto grazie al supporto di un servizio di call center che gestisce le eventuali problematiche.

Economico ed ecosostenibile
Popmove intende promuovere un futuro in cui ci siano meno vetture ferme e vecchie e sempre più in condivisione, nuove e sicure. Con un minore impatto ambientale e sociale, per avere città più libere e pulite grazie all’ottimizzazione di auto già presenti sul mercato, efficienti e di ultima generazione. Il nuovo servizio, inoltre, contribuisce ulteriormente a eliminare i vincoli della proprietà dell’auto. Una tendenza che gli automobilisti privati, anche in Italia, mostrano di apprezzare sempre di più.

Secondo il Rapporto Aniasa sono infatti oltre un milione le persone che scelgono di muoversi attraverso il noleggio o lo sharing, ogni giorno, per ragioni di business e turismo. In decisa crescita anche i privati che hanno già scelto di sposare la tranquillità della formula del noleggio a lungo termine: nel 2017 erano in 30.000, divenuti 40.000 nel 2018, ed entro fine anno raggiungeranno quota 50.000.
“Popmove – dichiara Alberto Cassone, presidente di Hurry e amministratore delegato della startup – lancia una nuova sfida nel segmento della mobilità, cambiando gli schemi delle tradizionali forme di condivisione. È una community di persone e mezzi regolata da una piattaforma certificata e garantita che non aggiunge auto ma ottimizza il parco esistente, migliorandolo. Questo permetterà a chi vi aderisce di scegliere di prendere un’auto e usarla, di non usarla e guadagnarci o addirittura di non acquistarla affatto”.

La SWAP Mobility
Non è tutto. Popmove, infatti, si propone di andare oltre la sharing mobility. Il primo Social Mobility Network rappresenta uno dei pilastri della SWAP Mobility, una nuova visione della mobilità promossa in Italia da ALD Automotive, leader nel noleggio a lungo termine, e Hurry, azienda di mobilità innovativa nel segmento consumer.

“Attraverso la SWAP Mobility, oggi, siamo in grado di contribuire a cambiare ulteriormente le regole della mobilità andando oltre l’era dello sharing. L’auto diventa così una risorsa e non più un problema e riscopre il suo senso originario, che per noi diventa una vera e propria missione: aiutare le persone a muoversi nel modo più comodo e utile, senza aggiungere traffico al traffico e rendendo dunque le nostre città dei luoghi più vivibili”, conclude Andrea Badolati, amministratore delegato di ALD Automotive Italia.