SHARING MOBILITY, UN FENOMENO IN ASCESA

Oltre 5 milioni gli utenti dei numerosi servizi di car sharing nel nostro Paese: è la fotografia del Terzo rapporto nazionale sulla sharing mobility

Di Ludovica Urbani


Car sharing, bikesharing e carpooling sono alcuni dei tanti servizi che costituiscono la sharing mobility. Un fenomeno sempre più apprezzato dagli italiani, come dimostrano i dati aggiornati forniti dall’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility.
Il trend è in continua ascesa e coinvolge oltre 5 milioni di nostri connazionali, un milione in più del 2017. A sentire snocciolare, uno dopo l’altro, i numeri relativi alle nuove formule di mobilità condivisa non si rimane di certo impassibili. I servizi attivi in Italia nel 2018 sono 363 (14 in più dell’anno precedente) e nello stesso anno si sono registrati 33 milioni di spostamenti in sharing, in media 60 al minuto, il doppio del 2015.
Ecco i punti principali di un trend sempre più marcato che sta rivoluzionando il modo di spostarsi in città, che sia per lavoro o per le più svariate esigenze:

  • 7.961 auto in car sharing (2.126 elettriche)
  • di cui 6.787 free floating (che si prelevano e si lasciano ovunque)
  • e 1.174 station based (si prelevano e lasciano in appositi spazi)
  • 2.240 scooter in sharing (90% elettrici)
  • 36.000 bici in condivisione.

Veicoli sempre più sostenibili ed elettrici
Aumenta la quota di auto e scooter a zero emissioni condivisi rispetto al totale, passata dal 27% al 43% nel 2018. Mezzi non solo più elettrici, ma anche mediamente più leggeri e meno ingombranti grazie soprattutto al boom dello scooter sharing, presente per ora solo a Milano, Roma e Torino.

Car sharing
In crescita del 26% la formula free-floating, che si concentra solo in alcune città del centro-nord ed è presente soprattutto a Roma e Milano. A registrare un’impennata, in particolare, è il numero di utilizzi da parte degli utenti: mediamente 5 al giorno, una volta in più rispetto al 2017. Il car sharing station based, al contrario, è diffuso in tutta Italia e tra il 2017 e 2018 ha messo a segno una decisa crescita del numero di noleggi e di iscritti. Torino è la città in cui è più popolare questo tipo di modello. Si affaccia nelle città anche una forma nuova di condivisione tra privati (peer-to-peer) che, con 17.000 iscritti e 1.600 auto, mostra grandi potenzialità e in cui si inserisce anche la nuova startup Popmove (che vi presentiamo sulle pagine della nostra rubrica).

Bike sharing
Unico dato negativo quello che riguarda la condivisione di biciclette: nel 2018 mostra un andamento in flessione del 9% rispetto all’anno precedente. Colpa dell’uscita dal mercato di alcuni operatori di bike sharing free-floating. Roma rimane senza questo tipo di offerta, mentre i servizi più organizzati si confermano nelle città del nord Italia.

Carpooling aziendale
Questo particolare genere di sharing mobility, che prevede la condivisione di tragitti e singoli viaggi, continua a mostrare crescite record del 70% per quanto riguarda il numero di iscritti, in linea con gli anni scorsi. Ben più sostenuto l’incremento dei viaggi, quasi quadruplicati rispetto al 2017 e arrivati a 380.000, per un totale di 7 milioni di chilometri percorsi in condivisione per recarsi a lavoro.

Le città della sharing mobility
Milano si conferma la città della sharing mobility con i numeri più alti in termini di offerta di veicoli per abitante e noleggi. Seguono Torino e Roma. Grande balzo in avanti di Bologna, che nel 2018 ha inaugurato due servizi di car sharing e uno di bike sharing a flusso libero. Al sud spiccano le performance di Cagliari e Palermo, con i loro servizi di car e bike sharing station-based.