Salute

RINASCE L’OSPEDALE SAN PIETRO

Quest’anno la celebrazione della Santa Pasqua si è caricata di significati particolari per la Provincia Romana dei Fatebenefratelli ed i suoi collaboratori, perché è avvenuta a due giorni di distanza dal completo ripristino delle attività assistenziali dell’Ospedale San Pietro, interessato dal tristemente noto evento incendiario del 3 novembre u.s.

Di Marta Angelucci

Mai come quest’anno infatti può parlarsi di una Pasqua di “resurrezione” in cui festeggiare non solo il Cristo risorto ma anche una porta che si spalanca nuovamente per riprendere un servizio che da sempre l’Ordine dei Fatebenefratelli, e nello specifico l’Ospedale San Pietro, svolge in favore dei malati e dei più bisognosi.

Un servizio di assistenza professionale e nel contempo carico di umanità, competente e aggiornato alle nuove tecniche mediche e sempre saldamente ancorato ai principi e ai valori del Vangelo e dell’etica cristiana nonché al carisma del Santo Padre Fondatore dell’Ordine Fatebenefratelli, San Giovanni di Dio, un maestro e testimone di straordinaria importanza in un mondo che va sempre più stimolato alla fraternità, alla solidarietà specialmente verso le categorie umane più deboli.

Tutto questo senza dimenticare i difficili mesi di chiusura che sono stati però un’ importante occasione, da un lato, per far apprezzare le doti non solo professionali ma anche umane dei collaboratori dell’Ospedale San Pietro distaccati provvisoriamente in altre strutture sanitarie e, dall’altro, per rendere consapevoli questi ultimi del particolare clima di “grande famiglia” che solo nelle Opere della Provincia Romana si respira e che finalmente sono potuti tornare a respirare con il loro rientro in Ospedale.

Solo con l’incessante impegno profuso da tutti – religiosi, collaboratori ed Autorità compenti - è stato possibile, da un lato, garantire al momento dell’evento incendiario il perfetto funzionamento della macchina dell’emergenza (e quindi il trasferimento in piena sicurezza dei pazienti ricoverati), dall’altro realizzare nel più breve tempo possibile le condizioni per il ripristino integrale delle attività.

Infatti, un ringraziamento particolare bisogna rivolgere all’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Dr. Alessio D’Amato, al Direttore Generale dell’ASL Roma 1 Dr. Angelo Tanese ed ai loro collaboratori per la fattiva collaborazione e per aver onorato tutti gli impegni assunti sin dall’inizio della vicenda.

Un ringraziamento deve essere rivolto anche a tutte le forze dell’ordine intervenute per i soccorsi e per domare l’incendio e alle strutture del San Camillo, Sant’Andrea e Asl Roma 1 (presso le quali è stato temporaneamente distaccato buona parte del personale sanitario dell’Ospedale San Pietro) per l’immediato e prezioso supporto.

Ora l’Ospedale potrà riprendere a pieno regime la propria attività che è fondamentale per l’intera rete dell’emergenza del territorio. Dal 23 aprile sono state infatti parzialmente riattivate tutte le Unità Operative e i servizi di emergenza tra i quali il Pronto Soccorso. A partire dal 2 maggio p.v. saranno ripristinate in toto le terapie intensive (Unità di Terapia Intensiva Neonatale, Unità di Terapia Intensiva Coronarica ed Unità di Terapia Intensiva Respiratoria) che andranno ad aggiungersi al già operativo Pronto Soccorso.

Il Servizio di Emodinamica, per il quale sono state già acquisite le nuove tecnologie, sarà invece riattivato nel mese di luglio p.v., in attesa del completamento dei lavori di adeguamento dei relativi locali.

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Avv. Giovanni Vrenna