10 cose che non sapete di Leonardo Da Vinci
di Elena Oddino
Il mese scorso è stato l'anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, il grande “genio” rinascimentale scomparso, appunto, il 2 maggio del 1519 ad Amboise.
Tutta l’Europa festeggia l’anniversario nel 2019 con mostre, eventi e iniziative irripetibili. Del resto Leonardo è stato cittadino del mondo e ha lasciato la sua impronta negli ambiti più diversi. È stato artista, pittore e scultore, inventore e ingegnere militare, scenografo, anatomista, pensatore, uomo di scienza. Semplicemente un “genio”. L’archetipo dell’uomo del Rinascimento, dall’insaziabile curiosità e l’innato desiderio di superare i propri limiti. Le celebrazioni si svolgono soprattutto a Firenze e Milano, dove Leonardo trascorse la maggior parte della sua vita, ma anche a Genova, Torino, Venezia, e a Roma dove le Scuderie del Quirinale celebrano l’artista con la mostra "Leonardo da Vinci: La scienza prima della scienza" fino al 30 giugno. Eventi sono anche in corso ad Amboise, dove Leonardo morì, in Polonia, Olanda, persino Norvegia e Inghilterra, mentre al Louvre di Parigi dal 24 ottobre 2019 si preannuncia una mostra eccezionale con il maggior numero di opere di Leonardo mai esposte. Impossibile elencare tutte le opere e le invenzioni di Da Vinci. Così come la sua attività nelle corti e nei paesi d’Europa.
Ma qui vogliamo rivelarvi alcune curiosità e segreti del grande genio. 10 cose che forse di lui proprio non conoscete.
- 1 - Le origini: Leonardo di ser Piero da Vinci nasce il 15 aprile 1452 ad Anchiano, frazione di Vinci, paese vicino Firenze. Figlio illegittimo di Piero, notaio rispettato e ben introdotto nell’ambiente fiorentino, e di Caterina, donna di umili origini, secondo alcuni originaria dell’Oriente, forse una schiava. Pur se nato fuori dal matrimonio, Leonardo viene accolto, allevato e educato nella casa paterna. Nel 1466 il padre si trasferisce a Firenze e sarà proprio lui tre anni dopo ad accompagnare il figlio adolescente in una delle botteghe più importanti del tempo, quella di Andrea Verrocchio. Lì Leonardo entrerà come apprendista dell’illustre pittore ma si farà presto strada. A Firenze verso il 1479 entra sotto la protezione di Lorenzo de’ Medici. Più tardi nel 1482 va a Milano, e arriva alla corte di Lodovico Sforza, detto il Moro. Nel ‘99, partito da Milano occupata dai francesi, inizia un periodo di viaggi e peregrinazioni, che lo condurrà a visitare Corti e città. Torna a Firenze nel 1503, anno in cui dipinge la Monna Lisa, poi nel 1517 il re di Francia, Francesco I, lo invita ad Amboise, dove si occuperà di ingegneria idraulica per alcuni fiumi francesi. E il 2 Maggio del 1519 morirà.
- 2 - Elegante: Leonardo pare sia stato attraente, atletico e molto bello. Alto 1.73, non poco per i canoni dell’epoca. I suoi ritratti indicano che anche in età avanzata, a differenza della moda corrente che voleva l’uomo con capelli corti e barba rasata, teneva i capelli lunghi e fluenti cadenti sulle spalle, e la barba che arrivava al petto. Si vestiva in modo originale, con colori vivaci, e se i suoi contemporanei indossavano vesti lunghe e severe, lui preferiva tuniche corte e pratiche come quelle indossate dai ragazzi più giovani.
- 3 - Carattere: Da Vinci aveva grande fascino, era carismatico, gentile e generoso, e per questo era benvoluto. Dice il Vasari che era amabile e conversatore brillante e che nei suoi scritti metteva in guardia dai pericoli costituiti dalla superbia e dall’eccessiva autostima. Per Da Vinci i risultati si ottenevano soprattutto grazie alla consapevolezza, l’umiltà e l’impegno costante.
- 4 - La scrittura del diavolo: Si sa che Leonardo era mancino, che scriveva da destra verso sinistra, in modo che i suoi fogli fossero leggibili solo allo specchio, oppure partendo dall' ultimo foglio verso il primo, anagrammando le parole che voleva rendere incomprensibili. Per questo fu anche chiamato “scrittore del diavolo”. Pare che questo suo modo di scrivere fosse un sistema per rendere segreti e inaccessibili agli altri i suoi studi. Da Vinci sapeva anche usare la calligrafia “normale” ma con difficoltà, e per questo faceva scrivere ad altri le lettere di presentazione e i messaggi. Una curiosità: se allora tutti scrivevano con una penna d’oca, Leonardo usava una sorta di prototipo di penna stilografica inventata da lui.
- 5 - Omosessuale: Nella Firenze del tempo l’omosessualità era piuttosto comune e anche Leonardo seguiva la tendenza. Nel 1479 il genio fu processato e arrestato per sodomia e molestie ad un apprendista orafo di 17 anni, insieme ad altri allievi della bottega del Verrocchio. Ma alla fine tutti vennero assolti perché la denuncia era anonima e dunque non era possibile procedere.
- 6 - Vegetariano: Leonardo era animalista e vegetariano convinto. Aveva un grande amore per gli animali. Ha scritto Sigmund Freud che Da Vinci era gentile con tutti, che rifiutava di mangiare carne poiché non riteneva giusto privare della vita gli animali. Leonardo provava un piacere particolare nel comprare gli uccelli al mercato per poi liberarli aprendo le gabbie. Al genio è attribuita la frase “Fin dalla giovinezza ho rinunciato all’uso della carne, e verrà un giorno in cui uomini come me considereranno l’omicidio di un animale alla stregua dell’omicidio di un essere umano”.
- 7 - Le accuse di negromanzia: Nei primi anni dedicati alla ricerca scientifica Da Vinci aveva sezionato molti animali, e continuò a farlo fino alla vecchiaia. Ma sezionare un cadavere umano rappresentava un vero tabù, pericoloso da infrangere. Nell’Europa del Rinascimento la “scienza” non esisteva, e c’è chi per questo accusò Da Vinci di negromanzia. Leonardo riuscì a ottenere il primo cadavere per la dissezione solo quando diventò un personaggio famoso e rispettato, e comunque il Papa lo obbligò a rinunciare ai suoi esperimenti. La pratica della dissezione era contro la moralità. Per evitare le accuse di eresia Da Vinci praticava le dissezioni di notte, da solo. Grazie alla fama di cui godeva a corte, era riuscito ad ottenere il permesso, dalle autorità, ad eseguire le autopsie, dichiarando che ciò gli serviva solo per affinare le sue doti artistiche. Leonardo è stato uno dei più grandi studiosi di anatomia di sempre. Ai suoi tempi si credeva che il cuore servisse a scaldare il sangue in circolo, lui fu il primo ad intuirne la funzione di pompa, e per questo alcune strutture anatomiche cardiache hanno poi preso il suo nome, come il “fascio moderatore di Leonardo da Vinci”.
- 8 - Leonardo e la chiromanzia: La curiosità di Da Vinci spaziava davvero in ogni campo. E lo portò persino a disquisire sulla chiromanzia. Che fu dichiarata da lui “fallace”. Perché? Gli bastò osservare e far notare a tutti che le mani di persone morte nello stesso momento hanno le linee della vita non somiglianti e diversissime tra loro.
- 9 - Burlone: Leonardo era un uomo di spirito, amava raccontare barzellette anche sconce, e fare scherzi a tutti. Pare in particolare che si divertisse ad impaurire gli amici che andavano a trovarlo, facendo saltare fuori da una scatoletta un piccolo ramarro a cui aveva applicato delle ali ed altre strane decorazioni.
- 10 - Caricaturista: Da Vinci era attirato non solo dal bello, ma anche dal deforme, tanto che molti lo considerano l’iniziatore del genere della caricatura. Ed infatti ha lasciato parecchi documenti in cui sono stati ritratti volti grotteschi. Si narra che se l’artista si imbatteva per strada in un personaggio deforme o bizzarro, finisse per seguirlo per ore per prendere appunti sulla sua fisionomia. E si dice che per l’affresco del Cenacolo Da Vinci sia andato per più di un anno tutti i giorni nei sobborghi di Milano alla ricerca di un volto giusto da “traditore” da dare a Giuda. Una volta organizzò anche un banchetto per le persone più ripugnanti della città e le intrattenne tutta la sera con barzellette perché facendole ridere, i tratti dei visi si facessero deformassero ancora di più e lui potesse studiarli attentamente, e la notte, disegnarli. Un genio che non si saziava mai!