NEL LAZIO PIÙ DIRITTI PER I RIDERS

La Regione Lazio ha approvato la prima legge in Italia su rider e lavoro digitale. Una legge partecipata, frutto del confronto con i lavoratori, con le aziende del settore e con i sindacati, per garantire tutele e sviluppo.
Grazie a tutti i protagonisti di questa vittoria e al Consiglio regionale. Nel Lazio dimostriamo che innovazione e diritti devono marciare nella stessa direzione. Le norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali presentata dell’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Claudio Di Berardino era stata già approvata dalla Giunta del Lazio il 19 giugno 2018. La legge riguarda non solo i rider, i fattorini che consegnano cibo a domicilio, ma una più vasta platea di lavoratori la cui attività è organizzata da app.

Si calcola che solo nel Lazio siano decine di migliaia di lavoratori digitali, di cui 7 mila impiegati dalle piattaforme di food delivery.

La legge è composta da tre capitoli e quindici articoli: il testo riconosce la tutela dei lavoratori in caso di infortunio sul lavoro e malattie professionali; assicura la formazione in materia di sicurezza, dispone a carico delle piattaforme l’assicurazione per infortuni, danni a terzi e spese di manutenzione per i mezzi di lavoro. Si introducono norme sulla maternità e sulla previdenza sociale; per quanto riguarda la retribuzione, la legge ribadisce il rifiuto cottimo e introduce un’indennità di prenotazione nel caso in cui il mancato svolgimento dell’attività di servizio non dipenda dalla volontà del lavoratore. Per la definizione della paga base e premialità si rimanda alla contrattazione collettiva, superando l’attuale situazione in cui sono esclusivamente i datori di lavoro a dettare le condizioni economiche; la Legge prevede, inoltre, la realizzazione di un Portale del lavoro digitale a cui si possono iscrivere lavoratori e piattaforme e che permette di godere degli strumenti e contributi messi a disposizione dalla Regione Lazio.
Sarà invece la nuova Consulta regionale del lavoro digitale a permettere il continuo aggiornamento dei temi e della consultazione tra le parti. Alla Consulta, inoltre, spetta l’elaborazione di una Carta dei diritti dei lavoratori digitali con l’obiettivo di promuovere principi, regole e tutele a garanzia dei lavoratori e delle piattaforme nonché di sostenere il principio di consumo responsabile.

Per il biennio 2019-2020 sono messi a disposizione 2 milioni e 100 mila euro per le politiche di assistenza e per la realizzazione del portale dedicato. La Legge coniuga diritti e innovazione e promuove lo sviluppo responsabile dell’economia digitale. Al testo definitivo siamo arrivati dopo una lunga fase di incontri e concertazione con tutte le parti, in cui non è mancata la consultazione su web, il lavoro di approfondimento svolto in sede di commissioni consiliari Lavoro e Bilancio e in Consiglio regionale. “Difendiamo i diritti e sosteniamo lo sviluppo responsabile dell’innovazione e dell’economia” questo il commento di Claudio Di Berardino, Assessore al Lavoro e Nuovi diritti.