IL FORO MI ESALTA
Fabio Fognini è atteso agli Internazionali d’Italia come uno dei protagonisti. In campo è un combattente ed è capace di grandi prestazioni. Quando ha vinto a San Paolo ha dedicato il trofeo alla famiglia di Davide Astori.
Fabio Fognini è uno vero. Uno di cuore, uno che non si tira mai indietro. Fare il tifo per lui è bello, anche se a volte ti fa incazzare perché è capace di distruggere in un attimo tutto quello che di bello ha costruito. Fabio è fatto così. Talento puro, personalità strabordante e tenuta mentale a volte non adeguata. Sul campo fa spettacolo, riesce a far ballare da una parte all’altra del campo i suoi avversari. E soprattutto un generoso ed ha una sensibilità fuori dal comune – quando sbaglia chiede scusa, quando lo attaccano ingiustamente risponde per le rime senza frasi di circostanza. E’ nato a Sanremo ma è cresciuto ad Arma di Taggia dove ha iniziato a giocare a tennis nel circolo locale. A fine maggio compirà 31 anni. Nel 2016 si è sposato con Flavia Pennetta, ex tennista italiana numero 6 del mondo. Nel 2017 hanno avuto un figlio che hanno chiamato Federico in ricordo di Federico Luzzi, amico e tennista morto nel 2008 per una leucemia fulminante. Vivono a Barcellona.
Fognini ha vinto sei tornei ATP in singolare. Nei tornei del Grande Slam vanta come miglior risultato i quarti di finale al Roland Garros 2011, e ha come miglior ranking ATP la 13ª posizione raggiunta il 31 marzo 2014. Nel doppio ha vinto 4 tornei ATP dei quali 3 in coppia con Simone Bolelli, tra cui anche il Grande Slam degli Australian Open 2015; sono così diventati la prima coppia italiana a vincere uno Slam nell'era Open in campo maschile.
Tre mesi fa, dopo aver vinto il Torneo ATP di San Paolo (Brasile) durante la premiazione ha voluto dedicare il successo a Davide Astori, il calciatore della Fiorentina deceduto pochi giorni prima. Con grande rispetto, con il microfono in mano, spiazzando il pubblico brasiliano così distante da quanto era accaduto ha fatto commuovere tutti con poche parole:
“Oggi è un giorno triste in Italia perché ci ha lasciati un calciatore - che io non conoscevo ma che era una grande persona. Con rispetto voglio dedicare questa mio trofeo a Davide Astori e alla sua famiglia.”
Fabio Fognini è tifoso dell’Inter ma questo non vuol dire nulla.
Al Foro Italico sei atteso come uno dei protagonisti. Qual’è il tuo stato di forma?
“Sto giocando abbastanza bene. Ho giocato tanto e nelle ultime settimane ho sentito la stanchezza. Speriamo di aver ricaricato bene le batterie”.
Come senti questa edizione degli Internazionali? Gli ultimi risultati non sono stati eccezionali ma il Foro Italico è magico..
“Roma è sempre un torneo speciale per me. Se giochi bene il pubblico ti può esaltare ancora di più, io cercherò di fare questo!!!”
Cosa chiedi al pubblico di Roma? La gente ti ama
“Il pubblico di Roma è molto esperto di tennis e sa capire. Se giochi bene e lotti, loro riescono a farti sentire speciale e ti trascinano!!!”
Sei considerato a ragione uno dei giocatori più talentosi del circuito. Cosa ti piace di più del tuo gioco e cosa non ti piace..
“Mi piace la facilità con cui riesco a giocare su tutte le superfici, non mi piace invece la mia incostanza di risultati.”
Qual’è il colpo che ti da maggiore soddisfazione
“Chiaramente il dritto. E’ il colpo che riesce a darmi più soddisfazioni”.
Hai battuto alcuni dei top ten della classifica Atp, sei arrivato al 13 esimo posto. Quale match ricordi con maggiore soddisfazione?
“Direi il match allo US Open vinto al Quinto contro Nadal in sessione serale. Un’atmosfera pazzesca!!!”
Per te cosa significa la Coppa Davis?
“Per me è un onore difendere i colori della mia Nazione, non è semplice programmare la stagione tra tornei individuali e Coppa Davis, ma io ho sempre dato il 100% per l’Italia anche a scapito di qualche torneo individuale. La Coppa Davis è la priorità.”
La paternità ti ha cambiato come giocatore? Sei più riflessivo?
“Si chiaramente la paternità ti da una visione della vita diversa.
Ultima domanda, o meglio una piccola curiosità. Cosa pensi del Padel?
“E’ uno sport molto divertente, ci ho giocato alcune volte e mi sono dovertito.”