Horseball

Intervista a Fausto Sforza

Di Marta Angelucci

L’Horseball è una disciplina equestre ancora poco conosciuta in Italia. Per conoscerla meglio, abbiamo intervistato Fausto Sforza, capitano della nazionale italiana di Horseball, membro rappresentante del Circolo di Novi, club di Horseball estremamente all’avanguardia in Italia.

Fausto, spiegaci innanzitutto la storia ed il funzionamento di questo sport.
L’Horseball nasce in Francia, intorno agli anni ’30. Condivide con il rugby i principi del Fair Play, che condizionano l’intero gioco, salvaguardando in maniera particolare i cavalli. L’Horseball è infatti una disciplina di estremo contatto, sia per il cavallo per il cavaliere: per questo motivo quando si fa difesa, entrando in contatto diretto con l’attaccante, non ci si scontra a più di 45° gradi, evitando di ferire i cavalli.
Oltre al rugby, l’Horseball condivide delle caratteristiche anche con il basket: lo scopo del gioco è quello di fare canestro con un pallone simile a quello usato per il calcetto, racchiuso in un’armatura di cuoio dotata di una serie di cinghie usate per afferrarlo e strapparlo dalla presa dell’avversario. I canestri sono posizionati a metà dei lati corti e disposti perpendicolarmente al terreno, a circa tre metri e mezzo dal suolo. Le squadre sono due, formate da quattro giocatori e due riserve ciascuna. Prima del tentativo di canestro, sono obbligatori tre passaggi fra tre giocatori diversi di una stessa squadra. E’ vietato inoltre andare nel senso contrario alla palla e tenerla per più di dieci secondi a giocatore. Se la palla cade deve essere obbligatoriamente recuperata da cavallo, senza mai mettere piede a terra e senza mai fermarsi.
Il campo è lungo una sessantina di metri ed è largo fra i venti e i trenta metri e la partita dura venti minuti ed è divisa in due tempi da dieci, con un intervallo di tre minuti. E’ possibile anche chiedere, per ciascuna squadra, un time out di trenta secondi. Non ci sono limiti di sostituzioni e all’inizio della partita si estrae la squadra che inizia per prima, rappresentando l’attacco, mentre la seconda sarà quella difensiva. Si usano purosangue inglesi, che da giovani sono stati utilizzati come cavalli da corsa. Noi li prendiamo alla fine della loro carriera, a circa cinque o sei anni di età.
Dei tuoi progetti recenti invece cosa puoi dirci?
Ho partecipato agli Europei ad Agosto, in Francia. Avevamo avuto un buon sorteggio: siamo capitati contro la Spagna e l’Inghilterra, che era considerata la meno pericolosa. Dall’altro lato si scontravano Francia, Belgio e Portogallo. Purtroppo la nostra fortuna non è proseguita: l’Inghilterra ha vinto per un canestro contro di noi, e si è classificata sul podio come bronzo alla fine delle competizioni. Contro la Spagna invece abbiamo pareggiato, e al termine si è classificata come oro. È stata la prima volta in cui la Francia ha perso. Riguardo a noi, abbiamo vinto contro il Portogallo, classificandoci quinti.
Per ora cosa hai in programma?
Ho appena partecipato alla Champions League a Beja, in Portogallo, insieme al mio club, il Circolo di Novi Ligure. Campioni di ogni nazione si sono scontrati in tre giorni di partite. I nostri cadetti, Lorenzo Agnetti, Sara Crudo, Aurora Carletti, Massimiliano Soresi e Alessandro Baroni, hanno ottenuto il quarto posto e il premio di miglior binomio per Massimiliano Soresi.
Per quanto riguarda noi (me, Alessio Cilli, Mattia Fuse, Guillem Puigvert, Aleix Velasco e Lorenzo Anietti) ci siamo classificati secondi contro i francesi di Bordeaux, cinque volte Campioni d’Europa. La squadra femminile, invece, ha battuto le spagnole di El Serrat in finale, classificandosi al primo posto: Marta Gittardo, Melissa Hartley, Maria Porto, Maddalena Castello e Rebecca Parisi sono le nuove campionesse d’Europa. Rebecca Parisi è anche la detentrice del premio come miglior binomio e miglior cannoniere. Per concludere in bellezza, durante la premiazione World Horseball Ranking 2017, siamo stati classificati come Best Team 2017.
Il nostro circolo è stato classificato per due volte come miglior club del mondo. È un rank stabilito attraverso tutti i punti ottenuti nella nazionale. Esistono tre diverse categorie: il misto, il femminile e gli under 16. In Italia esistono club a Milano, Genova, Pescara, Sestri di Levante e a Novi. I circoli sono attivi principalmente al Nord, anche se piano piano si stanno sviluppando anche al Centro e al Sud.
L’Horseball è accessibile a tutti: anche i bambini dai sei anni in poi possono praticarlo. Ha anzi un valore aggiunto per loro e cioè quello della Pet Therapy. Viene visto come un gioco, per battere le proprie insicurezze ed imparare a stare in sella, unendo equitazione e divertimento.