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Una sola certezza...Amatrice Risorgerà!

Intervista esclusiva al Primo cittadino del paese sconvolto dal terremoto.

24 febbraio 2017. Sono passati 6 mesi da quella terribile notte. Oggi non può che piovere. Ad Amatrice non può esserci il sole, almeno per ora. 
"Sergio, sono arrivato. Dove devo venire?" "Luì, nell'unico posto rimasto in piedi...ti aspetto qui". L'inizio è da brividi, il resto altrettanto. Amatrice, come disse  il suo Sindaco Sergio Pirozzi non esiste più. Tanto è forte l'impressione che il tempo si sia fermato a quel maledetto 24 agosto, altrettanto è netta la sensazione che solo la tenacia e l'amore per la propria terra del primo cittadino possa fare in modo che Amatrice non venga mai dimenticata e risorga quanto prima agli antichi splendori. Pirozzi ci fa entrare nel suo ufficio prefabbricato, pieno di colori, dove le cornici e i quadri sono le mille sciarpe e magliette di calcio donate dai tifosi di ogni angolo dello Stivale. 
  Quanto è servito essere un uomo di sport per affrontare il dramma del terremoto?
Tanto, anzi tantissimo. Nonostante sia stato un ottimo giocatore di tennis, anche classifcato, fino al 24 agosto ho fatto del calcio la mia professione. Ascoli, Viterbese, Ostia Mare, Aprilia, Civitavecchia e Rieti. A pochi giorni dal sisma il mio Trastevere aveva fatto il ritiro pre campionato qui e giocato 2 ottime amichevoli. Era tutto pronto per disputare un'ottima stagione di serie D. Quando alleni per decenni ti rendi conto quanto è veritiero il vecchio detto che recita: lo sport è sinonimo di vita. Si perde, ci si rialza e si vince, questo è quello che mi hanno insegnato. Non arrendersi mai. Avere sempre chiaro l'obiettivo da raggiungere e fare di tutto per ottenerlo. 
Essere un Sindaco di una piccola cittadina è come allenare una squadra di calcio. Devi essere un leader, un punto di riferimento, mostrarti sempre sereno, tranquillo, ottimista e non puoi mai, e sottolineo mai, dare segni di resa. I cittadini sono i tuoi giocatori ed è con loro che devi giocare e vincere la partita più importante. 
Quanto ti manca il campo ed i tuoi giocatori?
Molto. Anche perchè la mia decisione di dedicarmi H24 ad Amatrice è stata giusta, ma mi ha chiaramente precluso la passione di una vita intera. Quando allenavo il Trastevere facevo avanti indietro da Amatrice per Roma quasi tutti i giorni, ma credimi, non mi è mai pesato. L'entusiasmo misto all'adrenalina mi accompagnavano sempre in ogni viaggio sulla Salaria. Penso ogni momento ai miei ragazzi, ma sono tranquillo perchè sono in buone mani. Li allena con ottimi risultati il mio secondo, Aldo Gardini. Li seguo con il cuore, posso fare questo adesso. Perchè non ho ancora trovato il tempo per asssitere dal vivo ad un loro incontro di campionato.  
In questi 6 mesi, il mondo dello sport ti è stato vicino?
I tifosi sono stati meravigliosi. I gruppi Ultrà da ogni parte d'Italia hanno fanno di tutto per raccogliere fondi e starci vicini. Tornei, aste, raccolte benefiche: hanno inventato ogni cosa per devolvere dei fondi alla nostra causa. Sono stato spesso in Curva con vari gruppi e tra breve andrò fino a Bergamo con i ragazzi della Dea Bendata. Voglio ringraziarli di persona, uno ad uno. Molti sportivi professionisti hanno mostrato con i fatti il loro affetto. L'ultimo è stato Roberto Baggio con la visita a sorpresa il giorno dei suoi 50 anni. Dal "Palazzo" è ancora presto per fare un analisi. Abbiamo un rapporto diretto e stiamo studiando molti progetti. Diciamo che stiamo aspettando con ansia una risposta alle nostre richieste. Sono fiducioso. 
Lo sport di base è riuscito a ripartire ad Amatrice?
Pian pianino stiamo ricominciando. Il calcio partecipa regolarmente al campionato di Terza Categoria, giocando a Barbano a mezz'ora di macchina da casa. Però debbono stare tranquilli perchè il campo da gioco ad Amatrice nessuno l'ha toccato e sarà ancora più bello di prima. Essendo perennemente bloccato in ufficio, ancora non sono riuscito a fare il tifoso e sostenerli la domenica. Ci sarà occasione. Le altre discipline ricominceranno con la primavera e con la riapertura del Palazzetto dello Sport il prossimo 1 marzo. Da centro di prima accoglienza riuscirà a tornare un edificio dove si potrà praticare sport. E' un altro segnale di ritorno alla normalità. Puntiamo ad un'estate sportiva che possa essere speciale per i nostri ragazzi sia per le attività indoor che outdoor. 
E' di queste ore l'esonero del tuo collega Ranieri. Tu, saresti rimasto anche dopo i successi?
Assolutamente no. Il giorno del trionfo con il Leicester avrei salutato tutti e sarei tornato felicemente in Italia. Avrei lasciato in Inghilterra un bellissimo ricordo di un vincente che ha portato nella cittadina inglese il più grande trionfo di sempre. Ora, suo malgrado, con questo esonero resterà qualche piccola macchia alla sua grande impresa. Sinceramente non farò come Ranieri. Come politico, quando sarò riuscito a fare tutto il possibile immaginabile per la mia Amatrice, sarà il giorno migliore per lasciare la poltrona di Sindaco. Amo troppo la mia Terra ed il mio sogno è quello che venga ricordato per sempre come il Sindaco che fatto del bene a questa gente. Vivo ogni giorno con il sogno che deve diventare assolutamente realtà...Amatrice risorgerà.