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Debora Caprioglio

Sportiva… a tratti!

Di Valeria Barbarossa

Dal 12 al 24 aprile sarà al Teatro Quirino con la commedia “Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo”. Ben lontana ormai dalla figura sexy con cui la lanciò Tinto Brass nel 1991, è oggi un’attrice versatile che ama interpretare personaggi in costume e drammatici.

La sua vita si divide tra lavoro, tanto, e famiglia. Le piace mettersi in gioco con ruoli distanti dal suo modo di essere e quando è a casa si “sforza” di andare in palestra…
Debora come sei stata da bambina e da adolescente?
Abbastanza normale. Facevo danza classica, ho frequentato il liceo classico pensando che avrei fatto l’avvocato.
Sei approdata al grande schermo vincendo però un concorso: Un volto per il Cinema...
Esattamente. Mi sono iscritta per gioco prima di riprendere la scuola. Ho vinto e sono partita. Ho incontrato poi Klaus Kinski che mi ha scritturato per un film e da lì è nato tutto. Alla fine era il mio sogno e sono stata abbastanza fortunata perché l’ho realizzato anche se con fatica e dedizione.
La tua esplosione c’è stata con Paprika di Tinto Brass. Dopo 25 anni, fai un bilancio della tua carriera.
Tutto mi ha fatto crescere: sia le cose riuscite bene che quelle riuscite meno. Non esiste una carriera di soli successi, le ciambelle non sono sempre riescono col buco. Dopo 25 anni, faccio un bilancio e mi sento orgogliosa di tutto ciò che ho fatto. L’importante è fare, perché solo così si cresce. Il nostro mestiere si impara a bottega, al di là dello studio, e facendo esperienza. Poi, certo, è un lavoro precario ma mi ritengo fortunata perché a parte l’anno di pausa dopo il successo di Paprika, ho sempre lavorato molto.
Qual è l’aspetto che ti piace di più del tuo lavoro?
È un lavoro che lascia spazio alla creatività. Ci vuole impegno intellettuale, concentrazione e studio per interpretare al meglio un personaggio ma anche molta molta fantasia.
E i contro?
Quando si fa molto teatro, pur amando le tournée, stai tanto tempo fuori casa e se hai famiglia, come nel mio caso, la lontananza è dura. Bisogna avere l’intelligenza da parte di tutti di saper gestire anche questo lato. Ci vuole una bella organizzazione e devi sapere che puoi lavorare il giorno di Natale, di Capodanno e a Ferragosto.
Parlami dello spettacolo.
Ora siamo a Palermo, poi saremo a Bologna e a Roma dal 12 al 24 aprile. Una tournée fortunatissima e ricca di grandi successi. L’accoppiata con Iannuzzo si è rivelata vincente ed è stato un onore per me lavorare con un grande attore come lui. Ci troviamo benissimo, andiamo d’accordo e abbiamo creato un bellissimo gruppo.
Parlami del tuo personaggio.
Albertina è una donna che ha una caratteristica dalla quale non si può prescindere: è imbranatissima, goffa e non è bella. Si veste fuori moda ma è ricchissima. Quest’uomo, Orazio, pieno di debiti, decide di sposarla col proposito di ammazzarla. Questo proposito poi ovviamente viene meno e sboccerà l’amore. A tutto questo si uniscono gli altri personaggi che ruotano intorno alla storia: la cameriera Annunziatina, Enrico l’avvocato di Orazio innamorato di Albertina, Lucky il mafioso e Floriana.
Come ti prepari ad interpretare un personaggio così distante da te?
Guarda, credo sia il ruolo che negli ultimi anni mi sia riuscito meglio. Con il regista (Patrick Rossi Gastaldi, ndr), abbiamo dato un imprinting ben preciso al personaggio anche se poi ogni sera aggiungo qualcosa di nuovo. Albertina vive e cresce ogni volta: non è mai lo stesso identico testo.
Il personaggio che più ti è rimasto nel cuore?
Ho amato tutti i personaggi in costume. Il Goldoni ad esempio e Con gli occhi chiusi di Francesca Archibugi.
Quale ruolo vorresti interpretare?
La Locandiera per il teatro, mentre per il cinema un ruolo drammatico e in costume.
Parlami del tuo quotidiano quando non lavori.
Sono sportiva a tratti. Non ho un’attenzione maniacale per lo sport ma vado in palestra quando ho i periodi di pausa. Non tanto per un fatto estetico, quanto per un fatto di salute. Sono pigra quindi per me andare in palestra costituisce una fatica enorme ma quando vado poi sono contenta e fiera di me. Non ho l’ostinazione per il fitness. Poi mi piace viaggiare, leggere… insomma, le mie giornate non sono mai uguali!