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Lillo e Greg: nazisti e pupazzi!

Lillo è un tennista mancato. Greg non ama lo sport, ma lo fa. Dal 23 febbraio al Teatro Brancaccio saranno in scena con la commedia "Marchette in trincea". Dopo ogni replica sarà proiettato un cortometraggio inedito del fenomeno del web "Pupazzo Criminale".

di Giuliano Giulianini

Incontro Lillo e Greg in una pausa della registrazione di una puntata speciale di "Pupazzo Criminale". Il cortometraggio sarà mandato "in scena" dopo ogni replica della loro nuova commedia: "Marchette in trincea". Lo spettacolo, in cartellone al Brancaccio dal 23 febbraio, racconta le tragicomiche vicissitudini di una compagnia che cerca di allestire un'improbabile commedia sull'invasione tedesca del 1943, barcamenandosi tra difficoltà economiche, pretese dello sponsor, reazioni del pubblico e dei critici.

Che personaggi interpretate?

[Greg] Io interpreto due personaggi. Il primo è l'autore di questa vecchia commedia sulla Seconda Guerra Mondiale. Una commedia brutta, antiquata, anche scritta male dal punto di vista drammaturgico. Portando un cognome importante, Pirandello, pur non avendo nessuna parentela, mi ritengo un grandissimo commediografo, quindi credo nella commedia, investo del denaro e convinco il mio amico Pasquale a fare altrettanto ma la commedia va male. L'altro personaggio è il deus ex machina che risolve il problema: un imprenditore tedesco, una sorta di Ikea teutonico. Si innamora della giovane attrice della compagnia, come succede ne "L'angelo azzurro" al professore, ed è disposto a investire tutti i suoi soldi per ingraziarsi l'attrice.

[Lillo] Io sono Pasquale, il socio buttato dentro il progetto. Un tipo molto venale, che fa di tutto per salvare la compagnia, soprattutto per non andare in rovina. Accetta quindi un tntissimi compromessi che danno vita a questo crescendo al contrario in cui la commedia va sempre peggio. Come in "Esercizi di stile" vedrete la stessa parte di commedia rappresentata in diversi momenti ma con sempre meno risorse a disposizione: senza audio, senza scenografia... un degrado continuo fino al momento in cui il tedesco investe ma in chiede in cambio alcune cose. Pur di portarla avanti, e incassare, noi accettiamo tutto e la trasformiamo completamente. Senza anticipare troppo vi dico che il finale è "esplosivo", multicolore.

[Greg] Si può dire che c'è l'evoluzione e l'involuzione della commedia: all'inizio involve, diventa sempre più brutta man mano che vengono pignorati oggetti di scena, costumi ecc. Poi tornano i soldi, la commedia prende delle pieghe assurde, inizia a piacere alla critica e, attraverso vari sconvolgimenti, si arriva a un finale carnacialesco.

Una velata critica al vero mondo del teatro?

[Lillo] Beh, si. Specialmente in questo periodo. Siccome, purtroppo, il teatro non va benissimo ci si arrangia. Ho visto tante produzioni "povere" in cui si percepisce il tipico "vorrei ma non posso", che a volte è necessario perché non ci sono soldi. Oggi capita sempre più spesso, rispetto a quando abbiamo messo in scena questa commedia la prima volta. Infatti Greg ha scritto questo testo circa 15 anni fa, e lo avevamo già portato in teatro, anche se adesso lo abbiamo rivisto insieme e risistemato dal punto di vista narrativo. Abbiamo cambiato molto della storia e, principalmente, abbiamo aumentato le parti in cui io e Greg interagiamo con i nostri personaggi. Nella versione precedente c'era poca interazione tra me e lui. L'abbiamo rivista con 15 anni di esperienza in più.

Che cos'è il party col pubblico del debutto, il 23 febbraio?

[Greg] Ai primi 100 spettatori diamo la possibilità di festeggiare con noi la prima. Interverranno donne "facili", ci saranno droghe...
[Lillo] Per le donne invece ci saremo noi due: ci venderemo senza ritegno. Seriamente: anche l'8 marzo faremo un doppio spettacolo, dopo "Marchette in trincea" ci sarà un concerto di cover dedicato alle donne. Lo abbiamo già fato l'anno scorso e ci siamo molto divertiti.
[Greg] ... in cui Lillo si spoglia.
[Lillo] ecco, ora se lo aspettano... però è vero che mi esibirò in alcune "danze". In effetti, proprio a causa della mia provocante avvenenza, lo spettacolo è vietato ai minori di tre anni.

Vogliamo citare gli altri attori?

[Lillo] Ma nooo! Non ce ne frega niente: siamo noi i protagonisti. Gli altri stanno li per merito nostro, sennò col cavolo... (ride, ndr). Recitiamo con Dora Romano, Marco Fiorini e Monica Volpe; dirigiamo io e Greg, con la co-regia di Andrea Palotto.

Che potete dire della puntata speciale di Pupazzo criminale?

[Greg] Come la Pixar (che però lo mette all'inizio) alla fine dello spettacolo presentiamo un cortometraggio di "Pupazzo Criminale". Una cosa fatta già lo scorso anno ed è stata apprezzata dalla gente. Un regalo al pubblico.

Si tratta di una puntata speciale o è inserita nella trama della serie?

[Greg] Le puntate speciali che facciamo per il teatro sono come dei reboots, come si chiamano adesso. E' una puntata più lunga del normale: un compendio di tematiche già affrontate.

Come va la serie? Sta diventando un fenomeno della rete. Avete anche girato i cameo di attori come Francesco Montanari, Riccardo De Filippis e Daniela Virgilio: Libanese, Scrocchia e Patrizia della serie "Romanzo Criminale", e anche Virginia Raffaele.

[Lillo] Molto bene. Molti degli attori hanno chiesto di partecipare. Il nostro obiettivo è fare un film di "Pupazzo criminale", come è successo per il Muppet Show. Un film di pupazzi sarebbe una cosa innovativa, mai fatta Italia.

Per la serie avete una trama definita o andate a braccio?

[Lillo] Il concetto è quello delle strisce a fumetti: storie autoconclusive, tematiche che tornano, esattamente il lavoro che si fa con le strisce.
[Greg] Ci sono dei temi duraturi, come quello dei tre fratelli Cipriani, uno dei quali resta ucciso all'inizio (e viene cercato dagli altri, ndr). Ovvio che un film avrebbe bisogno di una drammaturgia più complessa.
[Lillo] Ci sarà una storia, chiusa, piena di gag.

Prossimi impegni al cinema e a teatro?

[Lillo] Continueremo la tournée di "Marchette in trincea", le riprese di "Pupazzo criminale", la radio con 610 (programma di Radio2, ndr). Più avanti, in aprile, saremo all'Ambra Jovinelli con un "Best Of" di sketch dagli spettacoli in radio, teatro e tv, che probabilmente porteremo anche per alcune date al sud. Al cinema faremo sicuramente il prossimo film di Natale. L'ultimo è andato molto bene ("Natale col boss", ndr). Ne siamo contenti perché è un film che abbiamo anche scritto, insieme al gruppo Filmauro. Speriamo che il prossimo sia, per noi, divertente come è stato questo, sia nello scriverlo che nel girarlo.

Avete approfittato dell'occasione per fare qualche session musicale con Peppino Di Capri?

[Lillo] Come no: l'ultima ieri sera (metà gennaio, ndr.)

Che musica suonate, voi, con Di Capri?

[Greg] Repertorio anni '50-60, pezzi che ci piacciono.

Quanto siete sportivi?

[Lillo] Greg fa palestra, boxe pre pugilistica. Io gioco a tennis, quando posso. Ogni tanto mi iscrivo in palestra... poi non ci vado... poi mi iscrivo di nuovo. In passato ho giocato molto a tennis.

[Greg] Da giovane ho fatto tanto sport, ma non mi è mai piaciuto. Ho ripreso a 40 anni con la pre pugilistica: continua a non piacermi ma credo sia imprescindibile per star bene.

Tra tutti gli sport assurdi che avete inventato in questi anni per il programma "610" quali proporreste per i prossimi giochi olimpici di Rio 2016?

[Lillo] A me divertiva la SciBoxe: due sciatori che mentre scendovano in slalom si prendovano a pugni.
[Greg] Io metterei la corsa dei sacchi con insulti, con i concorrenti che saltellando arrivavano davanti a dei lavoratori e facevano loro la pernacchia come Alberto Sordi ne "I Vitelloni".