GLI ITALIANI E L’INNOVAZIONE
L’istituto demoscopico LAB.21.01 ha realizzato nel mese di settembre 2024, un’indagine demoscopica tramite la somministrazione di 1.500 interviste valide e complete ad un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne.
Quando pensiamo al futuro e alle nuove tecnologie, una domanda fondamentale ci viene subito in mente: quanto conta la collaborazione tra il settore pubblico e privato per lo sviluppo di queste innovazioni? Dai dati raccolti emerge un messaggio chiaro: per oltre l'80% delle persone è un aspetto decisivo.
Ma quali saranno le tecnologie più utilizzate nei prossimi anni? Anche qui, i dati offrono uno spunto di riflessione interessante. L’intelligenza artificiale (IA) guida la classifica con il 25,3%, confermando il suo ruolo come motore principale di trasformazione digitale. Realtà virtuale (14,5%) e robotica (11,4%) seguono da vicino, prefigurando un futuro sempre più dominato dall'interazione tra uomo e macchine intelligenti.
In questo scenario in rapida evoluzione, quali competenze cercano maggiormente le aziende nei giovani? I risultati sono sorprendenti: la “flessibilità” (32,7%) emerge come la caratteristica più ricercata, un chiaro segnale che le aziende apprezzano la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti. Le “competenze digitali” (14,6%) si piazzano al secondo posto, sottolineando quanto sia essenziale padroneggiare le tecnologie moderne. “Creatività” (12,9%) e “capacità di problem solving” (11,2%) sono altre due competenze chiave, confermando che le aziende cercano menti brillanti in grado di trovare soluzioni innovative a problemi complessi. “La capacità di lavorare in gruppo”, la “leadership” e la “gestione del tempo”, sebbene meno enfatizzate nei dati, rimangono comunque abilità essenziali in un mercato sempre più competitivo.
Quali settori, però, sono stati maggiormente influenzati dall'innovazione tecnologica? Non sorprende che l'”informatica e le comunicazioni” (ICT) siano in testa con il 30,1%. Ma ci sono altre sorprese: la “medicina e la salute” (20,3%) sono stati rivoluzionati dall'adozione di tecnologie come l'intelligenza artificiale e la telemedicina, migliorando non solo la cura dei pazienti, ma anche la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie. E se pensiamo che settori come l’”educazione” (12,1%) e i “trasporti” (9,8%) siano tradizionalmente meno innovativi, dobbiamo ricrederci: la tecnologia sta trasformando il modo in cui apprendiamo e ci spostiamo, rendendo tutto più veloce e accessibile.
In conclusione, il futuro delle tecnologie emergenti è un viaggio che possiamo intraprendere solo insieme. La collaborazione tra settore pubblico e privato sarà determinante, così come la capacità dei giovani di sviluppare competenze digitali e di adattarsi rapidamente alle nuove sfide. Alcuni settori stanno già sperimentando trasformazioni profonde, mentre altri si preparano a cavalcare l’onda dell'innovazione.
NOTA METODOLOGICA:
Indagine demoscopica campionaria (con estrazione randomica) realizzata attraverso la somministrazione di 1.500 interviste valide e complete alla popolazione italiana maggiorenne nel mese di settembre 2024.