NEC RECISA RECEDIT. 250 ANNI, ONORATI ALLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024
Era il 5 ottobre del 1774 quando il Colonnello Gabriele Pictet riceveva dal re Vittorio Amedeo III di Savoia le insegne del comando della Legione Truppe Leggere, corpo militare con compiti di contrasto al contrabbando e di difesa dei confini», da li tante le pagine che hanno fatto la storia di questo prestigioso corpo d’eccellenza. La prima apparizione delle Fiamme Gialle nel contesto delle gare sportive risale al 1911, con la partecipazione di una squadra alle gare di ginnastica. Di fatto il nucleo originario delle Fiamme Gialle, venne creato nel 1921 per partecipare ad una gara di marcia, il Trofeo Scudo Nelli, che si aggiudicò definitivamente dopo tre successi nel 1922, 1925 e 1928.
"Alle Fiamme Gialle, Onore di Fiume, Nec Recisa Recedit" Fiume d'Italia, 1920 Gabriele D'Annunzio. La frase divenne nel 1933 il motto ufficiale di questo corpo ed è riportato anche sullo stemma araldico. Tra le note di questi importanti traguardi, si elogia il coordinamento di grandi uomini, dal valore unico che si sono dedicati anima e corpo ai propri atleti. Noi di SportClub siamo andati ad intervistare il Vice Comandante Tecnico-Agonistico Fiamme Gialle Ten. Col. Gabriele Di Paolo, per assaporare il valore di queste ultime olimpiadi, ma soprattutto per capire l’evoluzione di questo prestigioso Gruppo Sportivo.
Gentile Ten. Col. Gabriele Di Paolo, come nasce la sua carriera e la sua passione per lo sport?
La mia passione per lo sport nasce sin da ragazzino. Fui un assiduo frequentatore, a livello amatoriale, di campi di atletica, basket, pallavolo, tennis, etc. La mia carriera nasce, invece, quasi per caso, quando da laureato in Economia e Commercio decisi di fare il servizio militare mediante il concorso come Ufficiale di Complemento nella Guardia di Finanza. Casualmente fui assegnato al Gruppo Sportivo, alle dipendenze degli allora Capitano Vincenzo Parrinello e Tenente Colonnello Gianni Gola. Fu una sorta di amore a prima vista tanto che mi convinsi a lasciare le ipotesi lavorative che avevo coltivato fino ad allora, sia in ambito aziendale sia di libera professione, a favore del concorso di rafferma in Guardia di Finanza, e fare dello sport la mia professione.
Un ritorno da Parigi 2024 con dei grandi risultati, sinonimo di quanto lo Sport sia un asset importante di principi e valori e tanto altro per la Guardia di Finanza. Che cosa ne pensa di questi grandi risultati?
L’Olimpiade di Parigi è stata, secondo me, la conferma dell’incredibile momento che lo Sport italiano sta vivendo. Le Fiamme Gialle hanno dato il loro contributo conquistando otto medaglie ed eguagliando il nostro record di medaglie vinte in un’Olimpiade. È un risultato molto soddisfacente nonostante l’amaro delle medaglie di legno ottenute con cinque quarti posti. Grande soddisfazione arriva dalla valutazione complessiva della spedizione gialloverde: su 54 atleti presenti, record di qualificati per noi, ben 33, quindi il 61% di loro, hanno avuto accesso alle fasi finali, classificandosi entro l’ottavo posto. Quest’ultimo è un dato molto significativo che va al di là delle medaglie conquistate dimostrando l’elevato tasso tecnico e la qualità che gli Atleti delle Fiamme Gialle hanno portato alle Olimpiadi di Parigi.
Quest’anno 250 anni di storia, immensi ed infiniti risultati, dallo sci all’atletica, alle mille discipline. Cosa ci può raccontare di questo viaggio stupendo?
Quest’anno sono stati festeggiati i 250 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza, un anniversario speciale e di grande importanza per tutti i finanzieri. La cosa che mi piace sottolineare è che lo sport ha accompagnato una delle istituzioni militari più antiche d’Italia per gran parte di questo tempo. Le prime attività sportive della Guardia di Finanza risalgono ai primi del ‘900, al 1911 per esattezza. Nel 1921, invece, è stato fondato il Gruppo Atleti Fiamme Gialle, il quale ha festeggiato il suo centenario nel 2021. L’anno prossimo sarà la volta del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle a festeggiare i 100 anni dalla fondazione. Una lunga storia della Guardia di Finanza ma anche una lunghissima storia di sport gialloverde, il Gruppo Sportivo più antico e con maggiore tradizione. In onore dei 250 anni della Guardia di Finanza, la nostra Amministrazione ha scelto numerosi eventi sportivi come vetrina: la maratona di Milano, il Nastro Rosa Tour, il Giro-E, la Millemiglia automobilistica e infine la Barcolana che si è svolta lo scorso 13 ottobre;. Tutto questo a confermare lo stretto binomio tra la Guardia di Finanza e lo sport.
Quanti atleti conta oggi il Gruppo delle Fiamme Gialle e come sono dislocati in Italia nei diversi centri sportivi?
In questo momento le Fiamme Gialle contano circa 250 atleti che svolgono la propria attività agonistica in 26 discipline. Negli ultimi anni l’amministrazione si è aperta a nuove discipline sportive: skateboard, snowboard, curling, ski cross e sci alpinismo nel 2022, tiro con l’arco compound lo scorso anno, taekwondo e tiro con l’arco olimpico quest’anno. Per quanto, invece, riguarda le sedi, il Centro Sportivo della Guardia di Finanza è situato a Castelporziano dove risiedono anche I e II Nucleo Atleti. Il I Nucleo si occupa di atletica leggera e di skateboard, il II Nucleo comprende, invece, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l’arco, judo, karate, taekwondo, nuoto, tuffi e scherma. A Predazzo ha sede il centro dei nostri sport invernali, a Gaeta il gruppo vela delle Fiamme Gialle e infine a Sabaudia il gruppo nautico ovvero le sezioni di canoa e canottaggio.
Oggi si parla non solo di Olimpiadi ma anche di Paralimpiadi, quindi di atleti disabili all’interno dei Gruppi Sportivi Militari e quindi nella Fiamme Gialle. Un cambiamento epico che ha fatto storia. Che prospettive ha in questo il Gruppo delle Fiamme Gialle?
Lo sport Paralimpico sta, giustamente, assurgendo a una grande importanza e assoluta divulgazione a livello nazionale, mettendo in evidenza un mondo straordinario e pieno di ricchezza non solo sportiva ma soprattutto morale ed emotiva. Le Fiamme Gialle possono vantare una primogenitura nello sport Paralimpico. Furono le prime nel 2012 a formulare un protocollo d’intesa con il Comitato Italiano Paralimpico e furono il primo Gruppo Sportivo a tesserare degli atleti paralimpici, nel 2022 furono i primi a dar seguito alla legge che permetteva la contrattualizzazione di atleti paralimpici nei Gruppi Sportivi. Sono piccoli numeri quelli dei nostri Atleti Paralimpici poiché purtroppo le norme vigenti ancora non ci consentono, e non sappiamo se in futuro ce lo consentiranno, di porre in essere dei contratti a tempo indeterminato come possono fare le forze di polizia. Questo però non ci ferma, proprio per quanto ho detto all’inizio, vogliamo dare sempre più spazio al mondo e allo Sport Paralimpico. Alle Paralimpiadi di Parigi hanno partecipato 5 atleti Fiamme Gialle che hanno conquistato ben 5 medaglie: l’oro di Martina Caironi nei 100m T63, l’argento sempre di Caironi nel salto in lungo T63, i due ori di Alberto Amodeo nei 400m stile libero S8 e nei 100m farfalla S8 e per finire il bronzo sempre di Amodeo nei 100m stile libero S8. Siamo molto fieri di tutti loro e vorrei raccogliere una frase del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Piancalli, che condivido pienamente ovvero che lo sport Paralimpico e la sua diffusione migliori la società in cui viviamo.
Per il secondo anno si organizzerà nella marina di Ostia, al Porto Turistico di Roma lo SPortCity Day proprio con il vostro prestigioso Gruppo. Ci può dare delle anticipazioni?
Noi Fiamme Gialle siamo vicini all’evento SportCity fin dagli esordi di questa splendida iniziativa. Ne condividiamo le finalità e i valori, crediamo fortemente che la sensibilizzazione delle persone alla pratica sportiva porti notevoli vantaggi alla nostra società: da un punto di vista sanitario, morale e valoriale. Quest’anno alle nostre consuete sedi di SportCity ovvero quelle di Ostia, Predazzo e Sabaudia, abbiamo aggiunto anche quella di Gaeta in cui la nostra Sezione vela allestirà un piccolo spazio a disposizione dei giovani e dei cittadini. Crediamo molto in questa iniziativa e speriamo che, come negli anni passati, possa essere un momento di grande festa e un’occasione in cui lo sport venga percepito come strumento assolutamente indispensabile per migliorare tantissimi aspetti della nostra società e di tutte le singole persone che ne fanno parte.
Quanto è importante fare sport per tutti e soprattutto avvicinare i più giovani alle diverse discipline? Promuovere lo Sport come opportunità di vita, per mezzo delle grandi storie dei grandi Atleti che oggi i più piccoli tendono ad identificarsi. Quale è la sua visione e prospettiva?
L’emulazione che i giovani hanno nei confronti dei grandi personaggi che lo sport crea è solo uno degli aspetti importantissimi dello sport stesso, ma ce ne sono molti altri. Da parte nostra abbiamo sempre dato rilievo, oltre agli aspetti agonistici, al valore sociale dello sport. È per questo che dagli anni ’60 abbiamo aperto la nostra attività alle sezioni giovanili promuovendo lo sport in diverse discipline praticate, ogni anno, da circa 500 giovani e giovanissimi. Abbiamo, inoltre, una presenza costante e interlocuzione continua con le scuole del territorio e progetti speciali fatti con diverse istituzioni a questo fine.
Mi piace anche ricordare che, ormai da tre anni, siamo gli unici a raccogliere l’insieme di tutte queste attività in un Bilancio Sociale proprio per dare valore a quello che, un’istituzione come la nostra, può e deve fare al di là dell’inseguire, giustamente, aspetti agonistici di altissimo profilo.
Come si sente ad accompagnare la crescita atletica di tanti giovani che poi approdando alle grandi competizioni internazionali sino ad arrivare alle Olimpiadi? Quanto è importante per i singoli ragazzi poter far parte di un Gruppo Sportivo d’eccellenza come le Fiamme Gialle?
Io credo che sia molto importante il ruolo che le Fiamme Gialle con i propri atleti, ma anche tutti gli altri Gruppi Sportivi Militari, svolgono all’interno dello sport italiano e credo che ci sia un’importante consapevolezza generale di questo. Noi abbiamo sempre proposto e cercato di sviluppare un modello di gruppo sportivo militare che vada oltre all’attività agonistica di alto livello. Ci siamo sempre occupati dei giovani cercando di supportare il CONI, le Federazioni e Sport e Salute anche nelle attività organizzative dei grandi eventi che si svolgono nel nostro Paese. Abbiamo dato e continueremo a dare un’importanza sempre maggiore all’attività sociale proprio per rispondere ai cittadini, che sostanzialmente finanziano il nostro operato e grazie ai quali possiamo svolgere la nostra attività, sotto ogni punto di vista.